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La geotermia di Enel si mette in mostra in Cile

mostra_cile“Geotermia, l’energia italiana dal cuore del Pianeta”. È il titolo della mostra che ha aperto i battenti il 7 settembre al Museo Interactivo Mirador di Santiago del Cile. La tradizione secolare italiana nell’utilizzo dell’energia della Terra e le tecnologie di avanguardia di Enel Green Power si svelano al Paese andino che, proprio grazie a EGP, sta costruendo il primo impianto geotermico di tutto il continente latino americano a Cerro Pabellón, nella regione di Antofagasta.

La mostra di Enel Green Power si basa sui tre pilastri “vedere, conoscere e imparare” per promuovere la conoscenza della geotermia e avvicinare i cittadini sin da molto giovani a questa fonte di energia rinnovabile e pulita, associata al calore della Terra, ancora poco nota in Cile, nonostante il grande potenziale del Paese.

L’evento di Santiago del Cile si inserisce nell’ambito delle iniziative organizzate per celebrare l’Anno dell’Italia in America Latina, un’attività promossa dal Ministero degli Esteri cileno, che mira a valorizzare i vari aspetti della presenza italiana in America Latina. Negli spazi del Museo Interactivo Mirador studenti, docenti e famiglie potranno approfondire la propria conoscenza della geotermia e della scienza riguardante questa fonte di energia pulita in modo ludico e coinvolgente. “Il MIM fa parte di questa iniziativa – ha spiegato la direttrice Orieta Rojas – fornendo uno spazio di incontro con la scienza per diffondere contenuti tanto essenziali e attuali come quelli delle energie sostenibili presenti in Cile, affinché i bambini, i giovani e le famiglie in genere possano conoscere in modo didattico e innovatore la storia, lo sviluppo e le prospettive future della geotermia nel nostro Paese”.

“Geotermia, l’energia italiana dal cuore del Pianeta” rimarrà aperta a Santiago sino al 30 settembre. Dopo la capitale cilena sarà esibita anche in Messico, Perù e Colombia, abbinata ad altre attività, come seminari, workshop e stage in Italia per gli studenti. Inoltre, Enel Green Power si è impegnata a collaborare nell’implementazione di un modulo sull’energia geotermica che farà parte della mostra permanente della Sala dell’Energia del MIM.

Con Enel, il solare cileno parla italiano

fotovoltaico02_150x106Sono arrivati da Catania gli oltre 200mila pannelli solari del parco fotovoltaico di Diego di Almagro in Cile. L’impianto di Enel Green Power, che a fine 2014 è entrato nella fase di piena operatività con la messa in esercizio di ulteriori 4MW è infatti, ha una capacità installata totale di 36 MW ed è composto da circa 225 mila moduli per lo più a “film sottile”, provenienti dalla 3SUN, la fabbrica di EGP che opera a Catania.

Anche in SudAfrica il made in Italy è arrivato con le rinnovabili Enel. L’impianto fotovoltaico di Upington, collegato alla rete elettrica in maggio, è il primo di una serie di installazioni di rinnovabili che Enel Green Power sta costruendo nel Paese per un totale di 500 MW di capacità, tra energia eolica e solare. E anche il nuovo campo fotovoltaico sudafricano, così come i quattro che seguiranno nelle località di Aurora, Tom Burke, Paleisheweul e Pulida, sono stati progettati con i moduli a film sottile prodotti dalla fabbrica 3Sun di Catania. Altre aziende, sempre italiane, sono fornitrici di EGP per le componenti degli impianti eolici.

L’Italia è un incubatore di innovazione tecnologica nel settore elettrico. Dispositivi e componenti degli impianti per le fonti rinnovabili sono il più recente esempio di un patrimonio di prodotti dell’eccellenza italiana che da anni competono sul mercato globale. Tecnologie come il contatore elettronico e i sistemi di telegestione sono nati con Enel nel Bel Paese e da qui hanno preso il largo nel resto del mondo conquistando nuovi mercati in Europa e America Latina. Le soluzioni fast recharge per la ricarica veloce e intelligente dell’auto elettrica sono un made in Enel che è anche made in Italy. E lo stesso vale per le soluzioni di illuminazione pubblica a LED ma anche per gli impianti di abbattimento fumi in servizio presso le centrali geotermiche toscane ed esportate negli altri siti di EGP nel mondo.

Dal Gruppo Enel un calcio all’emarginazione

endesa_realmadrid-2013Regalare un sogno ad un ragazzo povero, un’occasione che gli faccia dimenticare, sia pure soltanto per poco, le necessità e il disagio sociale. Un sogno che, in questo caso, ha la forma di un pallone da prendere a calci con allegria all’interno di un rettangolo verde.

Il “Torneo per l’integrazione” è esattamente questo: un triangolare di calcio dove ragazzi di età compresa tra i 12 e il 13 anni provenienti dalle zone più disagiate del Cile e del Perù vanno a sfidare i “campioncini in erba” sfornati dalla fucina di una delle squadre più famose del mondo: il Real Madrid.

Ma per chi lo vive da protagonista il Torneo è molto di più: è un’avventura  capace di dare emozioni uniche che restano poi come un ricordo indelebile nella memoria.

Per il quarto anno consecutivo Endesa e la Fondazione Real Madrid hanno reso possibile la realizzazione di questo sogno ospitando negli impianti sportivi della società madrilena due squadre , sudamericane: il Recoleta, la squadra vincitrice della Coppa Chilectra che Endesa organizza in Cile da 11 anni, e la Scuola municipale di Talara, detentrice del titolo della Coppa Endesa in Perù.

Per i ragazzi sudamericani si sono aggiunte emozioni ad emozioni, perché le due giovani squadre hanno potuto allenarsi negli impianti del Real Madrid a Veldebebas, visitare lo stadio Santiago Berrnabeu e infine ad assistere ad una partita del Real Madrid durante la quale hanno potuto vedere da vicino i loro idoli.

Si è trattato di un’ulteriore testimonianza dell’impegno di tutto il Gruppo Enel per migliorare la qualità della vita presso le comunità in cui opera. Un esempio di come sia possibile utilizzare anche lo sport per promuovere la convivenza, l’integrazione e l’inclusione sociale, dando così risposte concrete all’impegno di responsabilità sociale che ogni grande impresa deve assumere consapevolmente.

Con Enel, cresce l’innovazione in Cile

crystal_lagoonsUna tecnologia in grado di migliorare al tempo stesso i processi industriali della produzione di energia e le performance ambientali degli impianti: sono le “lagune di cristallo”, enormi piscine messe a punto dall’azienda Crystal Lagoons, e che il Gruppo Enel intende utilizzare un’idea per innovare i sistemi di raffreddamento delle centrali termoelettriche.

La controllata Endesa e Crystal Lagoons, che opera a livello mondiale con la sua tecnologia per la depurazione delle acque, costruiranno infatti in Cile la prima piscina artificiale per il raffreddamento di una centrale. La laguna di raffreddamento avrà una superficie di circa 5.000 metri quadri e conterrà 10.000 metri cubi d’acqua. Sarà collegata termicamente al sistema di raffreddamento dell’impianto a ciclo combinato di San Isidro (732 MW) e sarà operativa per circa 4 mesi all’anno.

Una soluzione che tutela gli ecosistemi dei corsi d’acqua, poiché le lagune costruite con questa tecnologia permettono di smaltire una grande quantità di calore usando un circuito chiuso, che utilizza, cioè, sempre la stessa acqua, minimizzando così l’impatto ambientale.

L’impianto pilota, comunque, non rimpiazzerà il normale sistema di raffreddamento, ma consentirà di analizzare l’applicabilità su larga scala di questa tecnologia. Il potenziale di questa tecnologia è infatti enorme, soprattutto se si considera che alcuni Paesi, come gli Stati Uniti, stanno iniziando a vietare che i sistemi di raffreddamento usino corpi idrici naturali. Crystal Lagoons inoltre sta studiando come utilizzare l’energia accumulata per altri processi industriali, per inviare acqua calda nelle case e per la desalinizzazione termica.

Cile, la crescita di Enel Green Power

Enel Green Power continua a crescere in Cile dove, nel mese di agosto, ha avviato i lavori per la costruzione di Taltal, quello che sarà il suo più grande parco eolico nel Paese.

Situato nella regione di Antofagasta, dove EGP sta costruendo il parco eolico di Valle de Los Vientos, (90 MW), l’impianto di Taltal sarà composto da 33 turbine eoliche da 3 MW ciascuna, per una capacità installata totale di 99 MW.

Una volta in esercizio, Taltal sarà in grado di generare fino ad oltre 300 GWh all’anno, il fabbisogno di consumo di circa 170 mila famiglie cilene, evitando così l’emissione in atmosfera di oltre 200 mila tonnellate di CO2.

1660504-1_IMGRID-1L’avvio dei lavori per la costruzione di Taltal fa seguito alla recente entrata in esercizio dell’impianto eolico di Talinay, che con i suoi 90 MW, rappresenta ben il 30% del totale di energia eolica prodotta ad oggi nel Paese.

Il Cile si conferma dunque un mercato importante per EGP, che a fine 2013 punta ad ottenere una quota di mercato di circa il 14% sul totale rinnovabili, arrivando al 20% nei prossimi 5 anni.

Il Paese Sudamericano, da parte sua, si prefigge di incrementare la quota di energia rinnovabile “non convenzionale” al 20% del totale entro il 2025.

Per sostenere il piano degli investimenti per la propria crescita nel Paese, inoltre, EGP Latin America ha inoltre finalizzato con il Banco de Credito e Inversiones un contratto di finanziamento per 100 milioni di dollari statunitensi.

EGP è già presente in Cile con due impianti idroelettrici, Pullinque e Pilimaiquen, per una potenza complessiva di 92 MW; nell’ambito della geotermia, detiene otto concessioni per l’esplorazione delle risorse del sottosuolo ed è in procinto di costruire Cerro Pabellón, il primo impianto geotermico in Sud America.

Enel, la biodiversità come valore

grifoneLa tutela della biodiversità è un obiettivo strategico della politica ambientale del Gruppo Enel, impegnato su questo fronte con progetti attivi in 16 Paesi tra Europa e Americhe.

Le attività consistono in interventi di varia natura: monitoraggi, progetti di tutela, ricerca e miglioramento, interventi compensativi o correttivi, studi di natura socio ambientale, spesso sviluppati in collaborazione con comunità locali ed enti di ricerca.

Uno dei casi più rappresentativi è in Cile, nell’area del Deserto di Atacama: si tratta di un progetto di salvaguardia delle coltivazioni degli Incas, frutto di accordi con le comunità locali volti a creare nuovi spazi di sviluppo e a migliorare la qualità della vita degli abitanti. L’attività, sviluppata dal 2008, prevede un programma di assistenza tecnica in Caspana e Toconce, comunità del’Alto Loa, con lo scopo di rafforzare i processi produttivi e ottimizzare il sistema di coltivazione, trattamento e resa di piante native come il mais, la quínoa, la patata e la produzione di infusi e condimenti, preservando la modalità di coltivazione in terrazze e favorendo la creazione di un canale di distribuzione equo, solidale e sostenibile.

A Panama, invece, sono in corso numerose attività in collaborazione con la Riserva Forestale Fortuna. L’area, che si estende per circa 19.500 ettari sulla costa pacifica, fa parte della rete “Riserve Mondiali della Biosfera” dell’Unesco , ed è considerata tra le più importanti per ricchezza di biodiversità.

Un altro interessante progetto di cooperazione è quello con il Parco Nazionale High Tatras, in Slovacchia, con lo scopo di tutelare cinque specie in particolare. I risultati evidenziano un incremento di camosci, più che raddoppiati dal 2007, una maggiore diffusione di marmotte, trasferite dalla parte occidentale a quella orientale del parco, e un incremento del falco pellegrino da 11 coppie nel 2008 a 16 nel 2012. Nel 2012, inoltre, sono stati registrati 12 esemplari di lince europea e 20 esemplari di lupo grigio.

Tramite la controllata Endesa, è attiva in Cile la collaborazione tra la Fondazione San Ignacio del Huinay (creata da Endesa) e la Pontificia Università Cattolica de Valparaiso. In un’area di circa 34.000 ettari, situata nel comune di Hualahuié e che si estende dal fiordo di Comau o Leptepu, nella provincia de Palena,fino all’Argentina, la fondazione si dedica alla conservazione delle foreste pluviali del pianeta e ad altre attività di ricerca che hanno portato al riconoscimento di numerosissime nuove specie e di ecosistemi in zone di particolare interesse.

Enel Green Power: nuove energie rinnovabili per il Cile

1659784-1_IMGRID-1Con 990 MW di potenza installata e 38 impianti attivi, Enel Green Power è oggi una presenza importante in tutta l’America Latina. In Cile, in particolare, EGP ha recentemente collegato alla rete l’impianto eolico di Talinay: “un passo importante per EGP”, ha spiegato Salvatore Bernabei, Country Manager di EGP in Cile, in una recente intervista per Enel Radio, “perché questo parco, con i suoi 90 MW, rappresenta ben il 30% del totale di energia eolica prodotta ad oggi nel paese”.

Il parco eolico è composto da turbine v90 e v100, aventi come diametro del rotore 90 m e 100 m rispettivamente, è in grado di generare oltre 200 GWh all’anno, evitando l’emissione in atmosfera di 165.000 tonnellate di CO2, e la sua costruzione ha richiesto un investimento di circa 165 milioni di dollari statunitensi.

Con l’avvio della produzione di Talinay, EGP rafforza dunque la sua presenza nel mercato delle rinnovabili in Cile, dove era già presente con gli impianti idroelettrici di Pullinque (51,4 MW) e Pilimaiquen (40,8), raggiungendo nel Paese una capacità installata di 182 MW.

Un mercato promettente, perché il Paese Sudamericano si prefigge di incrementare la quota di energia rinnovabile “non convenzionale” al 20% del totale entro il 2025.

“Altresì è in discussione al parlamento”, spiega ancora Bernabei, “una legge sulle concessioni elettriche, che consentirà di accelerare lo sviluppo e il potenziamento delle reti, necessari per una maggiore integrazione delle fonti rinnovabili”.

Un contesto di grande interesse per Enel Green Power: “a fine 2013 – ha dichiarato Bernabei – avremo una quota di mercato di circa il 14% sul totale rinnovabili, e puntiamo ad incrementare fino al 20% nei prossimi 5 anni. Uno dei punti di forza è che questa matrice rinnovabile sarà formata anche da idroelettrico, fotovoltaico e geotermico”. Con la ricezione del permesso ambientale per la costruzione dell’impianto di Cerro Pabellón, infatti, EGP costruirà la prima centrale geotermica di tutto il Sud America, nel deserto di Atacama, a ben 4600 metri di altezza, mentre nella regione di Antofagasta è in corso la costruzione di Valle de Los Vientos, un impianto eolico di 90 MW di potenza.

Rinnovabili oltre la crisi con Enel Green Power

eolico_eolic_snyder-1Proseguire il trend di crescita realizzato nell’ultimo anno solare, sia nei mercati maturi che in quelli emergenti: è l’obiettivo di Enel Green Power, che tra il 2012 e il 2013 ha collegato alla rete impianti per 987 MW (+13,7%), principalmente nel settore eolico.

Negli ultimi 12 mesi, nell’area Italia e Europa, la crescita registrata è stata pari a 444 MW, determinata principalmente dall’entrata in esercizio di impianti eolici in Romania (229 mw), Italia (97 MW) e Grecia (27 MW), per un totale di 353 MW, nonché di impianti fotovoltaici in Italia (14 MW) e Grecia (74 MW).

EGP prosegue dunque il proprio ciclo di investimenti anche nei mercati dell’eurozona, colpiti dalla crisi: nonostante la minor crescita della domanda energetica, infatti, i Paesi europei hanno già attuato e continueranno a favorire politiche incentivanti la crescita delle rinnovabili, al fine di valorizzarne il peso nel proprio mix energetico.

Oltre che in Europa, EGP continuerà ad investire anche nei Paesi emergenti, che copriranno circa il 69% degli investimenti preventivati dalla Società entro il 2017. Tra il 2012 e il 2013 la crescita registrata in America latina, deriva principalmente dall’entrata in esercizio di impianti eolici in Messico (144 MW), in Cile (90 MW). La crescita registrata nell’area Nord America si riferisce invece all’entrata in esercizio di impianti eolici (227 MW). Nei prossimi cinque anni, inoltre, EGP entrerà in cinque nuove aree geografie: Sudafrica, Turchia, Marocco, Colombia e Peru.

Complessivamente, Enel Green Power produrrà un volume di investimenti di più di 6 miliardi di euro, con 4400 MW di crescita in 5 anni, pari al 50% dell’attuale capacità installata. Tra le priorità per il prossimo quinquennio, una crescita sostanzialmente autofinanziata e l’allocazione centralizzata del capitale, che consentiranno a EGP di sostenere gli investimenti.

Con Enel Green Power, il Cile è sempre più rinnovabile

1657526-1_IMGRID-1Geotermia, idroelettrico, eolico: il Cile si configura come una vera miniera di energia rinnovabile per Enel Green Power, che nel Paese ha recentemente avviato la costruzione del parco eolico di Valle de Los Vientos.

Quest’ultimo impianto sarà costituito da 45 turbine eoliche da 2 MW ciascuna, per una capacità totale di circa 90 MW. Una volta in funzione, l’impianto di Valle de Los Vientos produrrà a regime oltre 200 GWh all’anno, evitando l’emissione in atmosfera di più di 165.000 tonnellate di CO2. L’investimento previsto per la realizzazione del nuovo parco eolico è di circa 140 milioni di USD.

“Stiamo parlando di 90 MW, ma sono già di fatto in costruzione altri impianti che porteranno a un totale di 250 MW circa di capacità eolica operativa in Cile entro il 2016”, spiega Maurizio Bezzeccheri, Responsabile Iberia e America Latina di EGP, in una recente intervista a Enel Radio. “Se il 2012 – sottolinea ancora Bezzeccheri – ha visto EGP protagonista in Messico, con la messa in esercizio degli impianti Bii Nee Stipa II e III, già nel 2013 sarà la volta di Cile e Brasile”.

In Cile, in particolare, EGP è già presente con due impianti idroelettrici,Pullinque e Pilimaiquen, per una potenza complessiva di 92 MW. Nell’ambito della geotermia, detiene otto concessioni per l’esplorazione delle risorse del sottosuolo ed è in procinto di costruire il primo impianto geotermico in Sud America, Cerro Pabellón, un impianto da 40 MW situato nella regione di Antofagasta.

Sul fronte eolico, oltre all’impianto di Valle de Los Vientos, è in cantiere il parco eolico di Talinay (90 MW), nella regione di Coquimbo.

“Prossimamente”, ha aggiunto Bezzeccheri, “speriamo di poter entrare nella fase operativa anche con impianti fotovoltaici, dove abbiamo 500 MW di pipeline”. Nelle regioni settentrionale e centrale del Paese, infatti, l’irraggiamento solare è tale da rendere estremamente vantaggiosi gli investimenti nelle tecnologie solari.

Enel sulle ali del vento

eolico_americalatinaL’anno trascorso si è chiuso con risultati di assoluto rilievo per il Gruppo Enel nel settore eolico. Durante il mese di dicembre, infatti, sono stati avviati o portati a compimento numerosi progetti che hanno riguardato sia l’Europa, sia diversi Paesi dell’America Latina dove la presenza di Enel Green Power è ormai consolidata, come il Cile, il Messico e il Brasile.

Per quanto riguarda il Cile, con un investimento di 140 milioni di dollari EGP ha avviato la costruzione dell’impianto Valle de Los Vientos da 90 MW nella regione di Antofagasta. Una volta  in funzione, l’impianto sarà in grado di generare più di 200 milioni di kWh all’anno, con un risparmio di emissioni in atmosfera stimato in oltre 165.000 tonnellate annue di CO2.

Ha invece una capacità di 70 MW ed una produzione prevista di 250 milioni di kWh all’anno l’impianto diZopiloan – Bii Nee Stipa III che EGP ha ultimato e allacciato alla rete nello stato messicano di Oaxaca. Riguardo a questo impianto si è anche concluso l’accordo relativo ad un contratto di finanziamento del valore di 76 milioni di dollari che l’Inter-American Development Bank metterà a disposizione per coprire parte degli investimenti.

Per quanto riguarda il Brasile, attraverso la controllata Enel Brasil Participacoes, con un investimento di circa 166 milioni di euro EGP ha avviato i lavori per la realizzazione di tre parchi eolici nello stato di Bahia. Una volta ultimati, avranno una potenza totale di  90 MW e saranno in grado di generare circa 400 milioni di kWh all’anno.

Sul continente europeo, sempre nel solo mese di dicembre, sono stati portati a termine progetti in Italia e in Romania. In particolare, in Italia sono stati connessi alla rete il parco eolico da 46 MW di Cutro, in provincia di Crotone, e quello da 18 MW di Potenza-Pietragallo, in provincia di Potenza. Insieme daranno luogo ad una produzione annua di circa 139 milioni di kWh.

In Romania, sono stati allacciati tre parchi eolici situati nella regione di Dobrogea per una capacità totale di 206 MW ed una generazione prevista in 560 milioni di kWh all’anno.

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