L'interruttore

Il mondo dell'energia sotto una nuova luce

Archivi per il mese di “ottobre, 2013”

Enel e l’elettricità intelligente

elettricita_smartÈ il vettore più efficace per accelerare la transizione verso un sistema energetico sostenibile, l’elemento basilare che sta imprimendo una forte accelerazione verso nuovi scenari di un mondo a basse emissioni.

L’elettricità, che nell’ultimo secolo ha già rivoluzionato il sistema energetico mondiale, è oggi al centro di un nuovo cambiamento epocale, determinato dalle trasformazioni in atto in quasi tutti gli aspetti produttivi e sociali, che però, a loro volta, sono sempre favorite dall’evoluzione e dalla maggiore penetrazione dell’elettricità.

Dal punto di vista energetico è lasoluzione più efficiente, più sostenibile per l’ambiente e di più facile utilizzo. Il mezzo ideale, cioè, per promuovere lo sviluppo sociale ed economico nell’era della globalizzazione, dove è essenziale annullare le distanze, rafforzare l’interconnessione globale e allargare a tutti la possibilità di usufruire di forme moderne di energia.

In tutta Europa c’è piena consapevolezza del ruolo centrale che l’elettricità svolge e ancor più svolgerà in futuro per supportare sviluppo, occupazione e sostenibilità ambientale. Come del resto ha riconosciuto la Commissione Ue, che ha recentemente dato larga priorità al potenziamento e all’ammodernamento delle reti elettriche nell’ambito dei progetti infrastrutturali considerati strategici per l’Europa.

Il Gruppo Enel lavora da sempre in questa direzione, riuscendo anche ad anticipare l’evoluzione “intelligente” dell’energia elettrica, con lo sviluppo delle Smart grids avviato con il contatore elettronico, di cui Enel è stata antesignana assoluta. Ma la visione di Enel è sempre più proiettata al futuro, dove innovazione e ricerca sono fondamentali per accrescere l’efficienza e l’intelligenza del settore elettrico e di quello energetico più in generale, con l’obiettivo di garantire un ambiente migliore, sviluppo industriale, benessere e sicurezza sociale.

Premiata la sicurezza di Enel

premio_sicurezzaPremiata la Safety di Enel. La Divisione Ingegneria e Ricerca ha, infatti, ricevuto un importante riconoscimento nel corso della seconda edizione del “Premio Imprese per la Sicurezza”, lanciato a marzo 2013 da Confindustria e Inail, con la collaborazione dell’Associazione Premio Qualità Italia (APQI) e di Accredia (l’ente italiano di accreditamento), a seguito della riduzione degli indici infortunistici del proprio personale e degli appaltatori che gestisce, valori tipici delle imprese eccellenti di primaria taratura internazionale.

Interiorizzare la cultura della prevenzione, e renderla una leva fondamentale per ogni strategia di crescita competitiva delle aziende e del Paese, è infatti l’obiettivo dell’iniziativa che promuove la valorizzazione delle migliori pratiche sulla sicurezza realizzate dal sistema produttivo italiano, premiando le imprese che si distinguono per i risultati.

Per raggiungere tali risultati Ingegneria e Ricerca ha adottato, negli ultimi anni, un approccio TQM (Total Quality Management), rivedendo ogni suo processo produttivo alla luce dei migliori standard di Salute, Sicurezza e Ambiente conseguibili.

Per questo, il riconoscimento, oltre a essere motivo di orgoglio per Enel Ingegneria e Ricerca, rappresenta un’importante conferma dell’impegno di tutta l’azienda.

Il team di verifica è stato accolto a Roma, lo scorso 25 settembre, dal direttore Livio Vido, assistito dal responsabile della Sicurezza, Qualità ed Ambiente, Antonio Dentini, e dalle altre prime linee della società, insieme al responsabile Health and Safety di Holding, Alda Paola Baldi, focalizzando la discussione sulla leadership.

Il 26 settembre, poi, il team di verifica presente contemporaneamente a Pisa e Milano, ha potuto valutare direttamente le attività delle varie aree, evidenziando l’eccellente livello di qualità riscontrato in tutti i processi aziendali analizzati, l’alto senso di leadership, le elevate capacità gestionali e l’alta preparazione tecnica, restituendo una visione di indiscusso valore sulla capacità di prevenzione e di miglioramento continuo dell’organizzazione e sulla possibilità di utilizzare al meglio queste leve come strumenti di business.

Enel dà luce alle scuole dell’America Latina

calahuache_ragazziDare luce a 66mila scuole dell’America Latina che non hanno ancora accesso all’elettricità. È il progetto Luces para aprender, promosso dall’Organizzazione degli Stati Ibero-Americani, che ha l’obiettivo di portare energia solare e accesso a internet ai giovani studenti di quelle scuole del continente che pagano anche con la loro educazione la mancanza di elettricità nei loro villaggi e paesi.

I bambini dei villaggi rurali dell’Alta Guajira in Colombia hanno beneficiato del progetto grazie alla collaborazione di Endesa che ha sposato Luces para aprender riconoscendosi nei valori e nella filosofia dell’iniziativa nella quale emerge in modo lampante il rapporto tra energia e sviluppo.

Per gli studenti delle comunità indigene di Wachuary, Flor de la Guajira, Castilletes, Warrutamana e Topia i pannelli solari che in tante città latinoamericane ed europee sono ormai una presenza abituale e quasi scontata, rappresentano invece la possibilità di avere luce, computer, proiettori per audiovisivi e una quantità di strumenti per la loro educazione fino ad oggi impensabile.

Oltre 1 miliardo di persone al mondo non hanno accesso all’elettricità. E le stime dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) fotografano una situazione che in Paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina si traduce in arretratezza economica, condizioni di vita difficoltose e limiti per la crescita delle giovani generazioni.

Enel è impegnata per l’accesso all’energia in molti Paesi nei quali è presente. Luces para aprender è infatti un esempio della lunga serie di progetti che il Gruppo ha messo in atto in America Latina ed in Africa. Con il programma Enabling Electricity l’azienda ha infatti dato vita a iniziative che varato rispondere all’appello delle Nazioni Unite che ha fatto del 2012 l’anno dell’energia sostenibile e del periodo 2014-2024 il decennio della lotta alla povertà energetica.

La partnership tra Enel Green Power e il Barefoot College per le comunità rurali dell’America Latina o programmi come Efficient Cook Stoves ad Haiti sono la realizzazione concreta di un impegno che si basa su tre principi di intervento:

  • utilizzare nuove tecnologie di generazione distribuita e infrastrutture di rete;
  • rimuovere le barriere economiche all’accesso all’elettricità;
  • investire nella capacity building di persone e comunità

L’innovazione è decisiva per la lotta alla povertà energetica. E il Gruppo, insieme ai progetti di Enabling Electricity, porta avanti programmi di ricerca che permettono di realizzare sistemi come il TOB, ideato per produrre elettricità in zone isolate, con i quali abbattere le barriere che oggi impediscono a larga parte della popolazione mondiale di accedere al principale elemento dello sviluppo di comunità e Paesi nell’ultimo secolo.

Carbone pulito, Enel esporta in Cina la tecnologia italiana

carbone_cooperaz_cinaEntro il 2020 il carbone sarà la principale fonte di energia al mondo (oggi è al secondo posto, dopo il petrolio) e per decenni resterà il protagonista della generazione elettrica, soprattutto nei Paesi emergenti e in via di sviluppo. È quindi importante proseguire gli sforzi che sono in corso un po’ ovunque per ridurre l’impatto ambientale del suo utilizzo e migliorarne la sostenibilità.

È una strada che Enel sta percorrendo con determinazione, esplorando tutte le possibilità offerte dall’innovazione tecnologica e dalla cooperazione internazionale. Due opzioni favorite dal processo di internazionalizzazione che il Gruppo ha da tempo avviato, e che vedono come logica conseguenza la partecipazione a un gran numero di programmi di ricerca internazionali.

L’obiettivo immediato è di migliorare la sostenibilità dell’intero ciclo di vita del carbone (produzione, trasformazione, combustione e smaltimento), grazie allo sviluppo e alla diffusione di nuove tecnologie, anche con attività di cooperazione con i Paesi emergenti e in via di sviluppo che più ne fanno uso.

Fra questi spicca la Cina, sia per l’importanza economica e politica, sia per la forte crescita della domanda energetica e dei consumi di carbone.

Il Gruppo Enel collabora da tempo con imprese e centri di ricerca cinesi sulle tecnologie del carbone pulito. Nei giorni scorsi è stato firmato un nuovo memorandum d’intesa con il China Huaneng Group (CHNG), finalizzato a rafforzare la cooperazione con particolare riguardo sia alle tecnologie del carbone pulito, sia alle fonti rinnovabili e alla generazione distribuita.

Enel offrirà il proprio contributo avvalendosi delle esperienze e competenze maturate in tutte le tecnologie energetiche nel corso degli anni e che – per quanto riguarda il carbone – sono anche state già applicate in diversi impianti del Gruppo, e in particolare a Torrevaldaliga Nord. Quest’ultima centrale, in particolare, è un vero e proprio esempio di successo internazionale dell’innovazione tecnologica nel settore: purificazione dei fumi di combustione, riduzione di tutte le emissioni, miglioramento dell’efficienza complessiva d’impianto, riduzione dell’impronta ecologica tramite innovativi sistemi di movimentazione del carbone e delle ceneri e altri rifiuti prodotti.

Le smart city di Enel per il futuro del Paese

e-mobility“La trasformazione delle nostre città in smart cities è un’incredibile opportunità di ammodernamento e sviluppo socio-economico per il nostro Paese con ritorni positivi sull’economia, l’occupazione e sulla creazione di nuove professionalità”. Lo ha detto il direttore Relazioni esterne Gianluca Comin, intervenendo ad una tavola rotonda sul Welfare dei Comuni, tenuta a Firenze lo scorso 24 ottobre, nell’ambito della XXX Assemblea Annuale ANCI.

Per essere pronti a cogliere queste opportunità – ha aggiunto Comin – dobbiamo sin d’ora essere in grado di immaginare come diventeranno le nostre città nei prossimi dieci anni, agendo subito e con decisione, facendo rete, e mettendo in campo tutte le energie pubbliche e private. La possibilità di beneficiare in futuro di una migliore qualità della vita  – ha spiegato il Responsabile Relazioni Esterne di Enel – dipenderà in gran parte dalla nostra capacità di saper trasformare la crescente urbanizzazione, da fattore di rischio in opportunità. Le città sono il luogo dove, in maniera più evidente, è possibile osservare problemi di natura complessa che toccano le sfere economiche, sociali e culturali della società”.

Il Gruppo Enel è impegnato da tempo nello sviluppo di tecnologie capaci di coniugare efficienza energetica e innovazione dei servizi per migliorare la vita nei centri urbani e rendere la quotidianità dei cittadini sempre più a misura d’uomo. Al tempo stesso è pioniere a livello mondiale nello sviluppo di città intelligenti, con progetti avviati o in fase di sperimentazione, in diverse città italiane (Bari, Cosenza, Torino, Piacenza, Genova, L’Aquila, Bologna e nelle altre città dell’Emilia Romagna).

Innovazione, tecnologia e sostenibilità sono le fondamenta delle smart cities, città intelligenti in grado di migliorare notevolmente la qualità della vita dei cittadini – ha sottolineato Comin – che vede nella diffusione su larga scala delle smart grids, la possibilità di integrare la crescente produzione di energia da fonti rinnovabili alla diffusione della mobilità elettrica, riducendo i consumi e dando vita ad una profonda rigenerazione urbana”.

All’interno del modello “smart city” promosso dall’Enel, inoltre, sono stati siglati accordi con amministrazioni locali e municipalizzate per favorire la diffusione delle nuove tecnologie e della mobilità elettrica. Gli interventi di riqualificazione energetica e gestione integrata degli impianti di illuminazione pubblica e semaforica, ad esempio, permetteranno un risparmio energetico del 40% rispetto ai consumi attuali.

Con Enel, l’Italia è più competitiva

smartgridforum_308x218Stabilità e competitività sono le condizioni favorevoli agli investimenti necessari per creare occupazione e avere benessere, puntando su una crescita di almeno il 2% all’anno, come evidenziato dallo stesso amministratore delegato di Enel Fulvio Conti, intervenuto recentemente al XXVIII Convegno di Capri per Napoli.

L’Italia vive una fase di “rimbalzo”, e non propriamente di ripresa, e sono tante le questioni che il governo è chiamato ad affrontare per far ripartire il Paese. Tra queste le più rilevanti sono: il miglioramento delle reti immateriali, il raggiungimento di una maggiore efficienza della macchina burocratica e amministrativa e di un quadro regolatorio chiaro e stabile, di un mondo bancario che sia vicino alle imprese, e di un sistema educativo che sia capace di colmare il gap tra l’università e l’economia reale puntando sui talenti. Senza dimenticare l’importanza ed il ruolo delle reti materiali come trasporti, ICT ed infrastrutture energetiche, un gap infrastrutturale che potrebbe costare al Paese ben 470 miliardi di € nei prossimi 15 anni.

Quando si parla di reti un ruolo strategico lo rivestono le smart grids, che aggregano componenti e contenuti tecnologici che provengono dal mondo manifatturiero, edile, trasporti e ICT, e permettono di “fare rete tra le imprese”.

Ne sa qualcosa Enel che ha sviluppato da anni i contatori elettronici nelle case, le auto elettriche che circolano nelle nostre città, le infrastrutture per la ricarica dei veicoli, i pannelli fotovoltaici sui tetti di case e capannoni o l’illuminazione pubblica a LED: componenti di natura diversa che sono però parte integrante di un sistema più ampio, che costituisce il tessuto connettivo delle smart city, le città del futuro.

“Un’Italia più smart rappresenta un’imperdibile occasione di crescita economica”, ha evidenziato Conti rivolgendosi ai giovani imprenditori riuniti in convegno, invitandoli a cogliere le innumerevoli opportunità che derivano da questo processo di trasformazione globale. Una sfida coraggiosa lanciata da Enel a chi rivendica l’idea di “un’Italia che mette in chiaro le diverse possibilità di futuro e sceglie la migliore”.

 

Balerari isole dell’efficienza energetica con il Gruppo Enel

enel-smart-info_150sPrendete gli abitanti di un arcipelago, dotateli di nuove tecnologie in grado di monitorare i loro consumi elettrici e avrete in piccolo (ma neanche troppo) un esempio compiuto dei vantaggi che l’efficienza energetica può portare nella vita quotidiana a livello globale.

Il progetto di risparmio ed efficienza energetica realizzato nelle isole Baleari (Spagna) è un piano pilota che Endesa ha cominciato a sviluppare nel 2012 coinvolgendo 150 abitazioni nelle quattro principali isole dell’arcipelago. Grazie alla collaborazione con l’amministrazione pubblica, al costante dialogo con la popolazione locale e al monitoraggio quotidiano dei dati raccolti, i novi mesi del progetto hanno dimostrato l’efficacia delle soluzioni messe a punto da Endesa.

Cambiare le abitudini di utilizzo dell’energia, introducendo accorgimenti e soluzioni efficienti, può portare ad un risparmio di circa il 19% dei consumi. Il dato, rilevato da uno studio dell’Istituto per la diversificazione e il risparmio energetico della Spagna, si traduce non solo in KWh non sprecati, ma anche in euro risparmiati che gli abitanti delle Baleari coinvolti nel progetto hanno potuto quantificare con i loro occhi e in tempo reale.

I dispositivi per il controllo dei consumi e dei costi installati da Endesa si chiamano Control Power Pack e Current Cost. Distribuiti tra le quattro isole – Mallorca (90), Menorca (30), Ibiza (20) e Formentera (10) – consistono in due differenti soluzioni di monitoraggio e gestione dei consumi.

I servizi offerti dal Control Power Pack permettono di:

  • gestire gli elettrodomestici di casa in remoto ricevendo consigli puntuali per l’efficienza;
  • conoscere l’utilizzo di elettricità in tempo reale, per singolo utilizzo, in Kwh e in euro;
  • verificare lo storico dei consumi e compararli con gli attuali;

I servizi offerti da Curent Cost permettono di:

  • conoscere il cumulativo dei consumi in tempo reale, in KWh ed euro;
  • analizzare l’utilizzo dell’energia in modo istantaneo.

Enel mette l’efficienza energetica al servizio dei consumatori in Spagna così come negli altri Paesi nei quali opera. Oltre al progetto pilota delle Baleari il Gruppo ha infatti in corso programmi integrati in Italia, nella provincia di Isernia e nelle città di Bari e Cosenza, in Romania e in diversi Paesi dell’America Latina.

Assunzioni in Enel, come candidarsi?

squadra_enelContinua il processo di selezione dei 1500 giovani, che saranno assunti in Enel per garantire il ricambio generazionale e sostenere i piani di sviluppo. Di seguito tutte le fasi che compongono l’attività di recruiting.

Continua il processo di selezione dei 1500 giovani, che saranno assunti in Enel per garantire il ricambio generazionale e sostenere i piani di sviluppo. Le selezioni andranno avanti fino a dicembre e si svolgeranno principalmente nei vari capoluoghi di Regione; le assunzioni sono previste in diverse sedi Enel dislocate su tutto il territorio nazionale.

I candidati saranno scelti tra coloro che hanno inserito il proprio CV nella sezione carriere del sito www.enel.it. Per questo, chi fosse interessato e avesse già inserito in passato il proprio profilo, è invitato ad aggiornarlo. Le figure professionali ricercate sono, nella maggior parte dei casi, figure tecnico-operative da inserire nella rete di distribuzione, con contratti di apprendistato; tuttavia ci sono possibilità di inserimento anche in altri ambiti aziendali.

Per ogni neoassunto è previsto un percorso formativo da apprendista che sarà seguito da un tutor aziendale, responsabile del processo di inserimento lavorativo e professionale.

Il processo di selezione si svolge in diverse fasi:  a seconda della posizione, sono previsti test, prove di gruppo e colloqui individuali, finalizzati alla verifica degli aspetti attitudinali e delle conoscenze tecnico-professionali.

Tra i titoli richiesti il diploma quinquennale di istituto professionale o tecnicoad indirizzo elettrico, elettronico o meccanico, un’età compresa tra i 18 e i 29 anni (oppure 30 anni non compiuti alla data del 31 marzo 2014), il possesso della patente di guida ed una residenza che consenta di intervenire in reperibilità in tempi congrui nell’ambito del territorio di competenza.

 

Enel, dieci anni di innovazione

storage-and-smart-gridsDal grande blackout che colpì l’Italia il 28 settembre del 2003 sono passati dieci anni. Anni densi di novità per l’evoluzione del sistema elettrico nazionale: da allora, infatti, anche grazie all’impegno e al contributo di Enel, è stato intrapreso un percorso virtuoso che ha messo in condizioni di maggiore sicurezza il sistema nazionale, facendolo anche evolvere tecnologicamente su posizioni di avanguardia in Europa.

Ingenti investimenti sono stati fatti per il potenziamento e l’ammodernamento del sistema di generazione, con il risultato che il parco centrali italiano è oggi tra i più efficienti in Europa e la quota di elettricità da fonti rinnovabili tra le più elevate. Anche nel settore del carbone è rilevante l’impegno per l’ammodernamento degli impianti, e in particolare la realizzazione della centrale Enel di Torrevaldaliga Nord, che nel suo genere è tra le più efficienti al mondo e costituisce una sorta di benchmarking nelle soluzioni adottate per l’abbattimento delle emissioni e per la minimizzazione complessiva dell’impatto ambientale.

Per quanto riguarda la rete di distribuzione dell’elettricità, progressi sostanziali sono stati sostenuti dall’innovazione tecnologica di Enel. A cominciare dall’evoluzione verso le future reti intelligenti , che vede l’Italia leader internazionale grazie all’installazione dei contatori elettronici: il primo fondamentale passo verso le Smart grids che Enel per prima nel mondo ha realizzato in Italia. Inoltre la ricerca di Enel sta dando contributi importanti anche in diverse altre direzioni: per esempio l’integrazione in rete della generazione distribuita da fonti rinnovabili, realizzata anche con avanzati sistemi di accumulo (storage), in grado di accrescere la flessibilità di gestione del sistema.

Dopo il blackout di 10 anni fa, insomma, si è rafforzato un salutare processo di innovazione delle infrastrutture elettriche che Enel aveva già anticipato, ma che ha trovato nuovi stimoli per accelerare sulla via dell’efficienza, in molti casi raggiungendo livelli di eccellenza internazionale.

Enel, il futuro tra rinnovabili e smart city

smart_grids_citta_notte“Sviluppo delle rinnovabili e rigenerazione urbana tra i principali volani per il rilancio del Mezzogiorno”.  Ad affermarlo il Direttore delle Relazioni Esterne di Enel Gianluca Comin, all’ultimo convegno Svimez.

Bisogna creare le condizioni per disporre, in futuro, di un mix sostenibile, sia dal punto di vista ambientale sia economico”, è quanto ha sottolineato Gianluca Comin, direttore Relazioni esterne di Enel, nel corso della ‘Presentazione del rapporto Svimez 2013 sull’economia del Mezzogiorno’, tenutasi a Roma, nei giorni scorsi.

Una prima risposta a questa sfida è rappresentata dal perseguimento dell’efficienza energetica: “Grazie alla riqualificazione degli edifici – ha spiegato il responsabile Enel- alle nuove reti elettriche dotate di tecnologia ICT (smart grids), alla mobilità elettrica e all’efficientamento dell’illuminazione pubblica, è possibile dare vita a quella ‘rigenerazione urbana’ che rappresenta un volano produttivo importante”.

Esempi in tal senso sono i progetti smart cities finanziati dai fondi comunitari, “un presupposto importante per trasformare la crescente urbanizzazione da fattore di rischio a opportunità per uno sviluppo sostenibile”, ha detto. Enel è, infatti, impegnata nel progetto “Res Novae”sia a Bari, sia a Cosenza, per sviluppare una delle prime reti intelligenti su vasta scala in Europa.

Una seconda risposta, invece, “verrà da una crescita delle rinnovabili strettamente collegata alla promozione di filiere tecnologiche nazionali – ha spiegato Comin, non nascondendo le  criticità derivanti dagli incentivi programmati, che hanno prodotto risultati modesti in termini di sviluppo di filiere tecnologiche nazionali e di ricadute occupazionali, e per contro determinano impatti molto negativi sul funzionamento degli impianti convenzionali programmabili recentemente costruiti, che hanno una funzione fondamentale per il bilanciamento e la sicurezza del sistema”.

Il rapporto Svimez analizza le politiche economiche esaminando i punti di forza e di debolezza delle regioni del Sud del Paese. Un Sud che, per la sua posizione geografica, “rappresenta il naturale avamposto per una politica energetica, non solo italiana ma europea, del Mediterraneo”.

In conclusione, secondo il Direttore Relazioni esterne di Enel, “l’Italia e i player dell’Unione Europea, devono giocare un ruolo di primo piano, contribuendo con know-how, tecnologia e finanziamenti, sia allo sviluppo delle rinnovabili, sia ad una reale integrazione, sotto l’aspetto delle infrastrutture energetiche,  delle due sponde del Mediterraneo per poter sviluppare un mercato della green economy capace di creare ricadute economiche e occupazionali per il Mezzogiorno.

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