L'interruttore

Il mondo dell'energia sotto una nuova luce

Archivi per il mese di “dicembre, 2014”

Responsabilità Sociale d’Impresa, valore del Gruppo Enel

endesa_sostenibilitaIl Club di Eccellenza nella Sostenibilità, con il sostegno della Direzione Generale Lavoro Autonomo, Economia Sociale e Responsabilità Sociale delle Imprese del Ministero del Lavoro e della Previdenza, ha presentato la strategia spagnola di Responsabilità Sociale d’Impresa, lo scorso 17 dicembre presso la sede di Endesa a Madrid.

Il Club consiste in un’associazione costituita da un gruppo di grandi aziende che si impegnano per una crescita sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale, e in Spagna rappresenta il forum di riferimento per la diffusione e la promozione di pratiche responsabili.

A presentare le linee guida Miguel Ángel García Martín, responsabile per il Ministero del Lavoro Spagnolo di Economia Sociale e Responsabilità Sociale delle Imprese, strutturate in tre parti: la trasparenza, il buon governo e l’esempio; la promozione prioritaria del lavoro; e infine la creazione di un quadro di riferimento comune per tutto il territorio. Obiettivo, coinvolgere imprese pubbliche e private per una società più competitiva, sostenibile e inclusiva, incoraggiando la promozione e lo sviluppo della CSR nel tessuto produttivo della Spagna.

A spiegare nel corso dell’evento le nuove tendenze in materia di CSR il segretario generale del Club di Eccellenza nella Sostenibilità, Juan Alfaro. Quest’ultimo le ha illustrate “sulla base di studi e osservazioni che la nostra istituzione conduce, e da cui emergono i migliori esempi del settore, che includono temi come l’uguaglianza, l’influenza degli investitori istituzionali, la comunicazione o la mobilità sostenibile”.

La giornata ha visto, inoltre, la presentazione di best practice di alcune aziende quali Endesa, Mahou San Miguel, ORANGE, Red Eléctrica de Spagna e Seat.

“La città del futuro richiede una visione integrata, incentrata sul cambio delle abitudini comportamentali e sulle necessità del cittadino, che vada di pari passo con lo sviluppo dell’ambito tecnologico”, ha sottolineato Fernando Ferrando, responsabile Sostenibilità di Iberia. “Il nostro obiettivo è proprio rispondere alle esigenze dei clienti, in maniera efficiente e sostenibile”.

L’obiettivo principale del ciclo di workshop organizzati è stato quello di favorire e promuovere la CSR in tutto il Paese come fattore di competitività, sostenibilità e coesione sociale in aziende private e in organizzazioni pubbliche, tra imprenditori e liberi professionisti, e nei centri di formazione. Madrid ha rappresentato l’ultima tappa del ciclo di conferenze promosso dal Club di Eccellenza nella Sostenibilità, dopo quelle in Catalogna, nei Paesi Baschi, e in città come Valencia, Castilla e León.

Enel, 10 milioni per la nuova rete elettrica di Belluno

la_nostra_rete_150x106Sinergia, collaborazione e innovazione. Sono queste le parole chiave che hanno permesso a Enel di avviare in meno di un anno, in una zona ad alto valore paesaggistico come quella di Belluno, un corposo e innovativo intervento sulla rete elettrica.

Il piano – per il quale sono stati investiti oltre 10 milioni di euro, con l’obiettivo di rendere più sicura l’infrastruttura di distribuzione – è stato studiato per far fronte a eventuali emergenze climatiche e ambientali, come quella di un anno fa.

Alla fine del 2013 e nelle prime settimane del 2014, si erano infatti presentate condizioni meteo eccezionali: a fronte di temperature miti per il periodo, in due occasioni si sono verificate improvvise e intense nevicate accompagnate da forti venti di scirocco. Questa combinazione non ha permesso ai terreni di ghiacciare e indurirsi così da reggere il peso degli alberi innevati e sferzati dal vento. Di conseguenza molti di questi, alti anche 20-30 metri, si sono sradicati abbattendosi ovunque, sulla viabilità e sugli elettrodotti.

“Per rafforzare la rete e renderla più sicura in situazioni straordinarie – spiega Roberto Ruggiano, responsabile della Distribuzione Territoriale del Triveneto di Enel – abbiamo aperto in questi mesi 75 cantieri per la costruzione di 140 chilometri di linee e una nuova cabina primaria. È stato inoltre completato il taglio di piante su un’area di oltre 400 chilometri. Un’operazione per la quale hanno lavorato e continuano a lavorare circa 200 persone tra tecnici e operai. Tra questi ci sono circa 50 progettisti Enel del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, che hanno svolto un’attività di studio eccezionale per la ricostruzione di queste decine di chilometri di reti e per la realizzazione in tempi record della  nuova cabina primaria. Tutto ciò permetterà di ricostruire gli elettrodotti danneggiati, utilizzando tecnologie innovative”.

“Ma il vero segreto di questo enorme lavoro – aggiunge Ruggiano – è stata la sinergia che si è creata tra Enel, la Prefettura di Belluno, i vigili del fuoco, la protezione civile, l’Anas, la società autostrade e gli enti Territoriali, già nel corso dell’emergenza dello scorso anno”. Ad esempio, i tecnici di Enel hanno avuto il supporto del Soccorso alpino per valutare, nelle aree lontane dalla viabilità, le possibile ripercussioni del rischio-valanghe rispetto alla presenza di elettrodotti. “Questa stretta collaborazione – sottolinea il manager di Enel – ha permesso inoltre all’azienda di svolgere tutti gli iter autorizzativi, pur se relativi a un’area con vincoli ambientali, in tempi molto stretti e realizzare in pochi mesi opere per circa 10 milioni. Un esempio raro, se non unico, in Italia. Sicuramente da prendere a modello per futuri interventi”.

Enel, rinnovabili e innovazione “made in Italy”

biomasse_italiaLe energie rinnovabili crescono con l’innovazione e l’Italia rappresenta un laboratorio di know how, progetti e invenzioni che si trasformano in nuovi macchinari, modelli di gestione basate su Big Data e nuove tecnologie applicate alla manutenzione dei componenti come alla previsione dell’esercizio.

L’innovazione delle rinnovabili “made in Enel” è un percorso costante. E l’ultimo passo è avvenuto in Toscana dove Enel Green Power ha da poco avviato il cantiere per il primo impianto al mondo che integra biomassa e geotermia. L’impianto a biomassa forestale presso la centrale Cornia 2, nel comune di Castelnuovo Val di Cecina, rappresenta un’innovazione tecnologica di grande valore perché ha un impatto ambientale vicino allo zero, integra un insediamento industriale già esistente, mantiene la totale rinnovabilità della risorsa e del ciclo coniugando due fonti rinnovabili per una produzione che apre nuovi scenari a livello internazionale.

Gli impianti “ibridi” che integrano diverse fonti rinnovabili sono un fronte di sviluppo che Enel Green Power ha ormai cominciato a intraprendere da tempo. Oltre all’esempio di Cornia 2, dove l’esistente impianto geotermico verrà affiancato da una piccola centrale alimentata a biomasse vergini di “filiera corta”, esempi di integrazione sono in corso negli Usa a Stillwater, con l’unione di geotermia e solare, e in Cile a Ollague dove EGP sta realizzando un impianto composto da fotovoltaico, mini eolico e sistema co-generativo.

Le rinnovabili 2.0 di Enel nascono con l’ibridazione tra fonti, ma anche con lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche secondo la filosofia dell’open innovation con la quale EGP sta ampliando il suo portafoglio di impianti. Sono esempi in questo senso la macchina marina realizzata da 40 South Solar Energy – di recente premiata con l’Eurosolar 2014 – e il sistema termodinamico cogenerativo Trinum prodotto dall’azienda Innova. Entrambe le aziende sono due esempi dell’eccellenza tecnologica “made in Italy” che grazie a Enel Green Power sta trovando nuovi orizzonti di sviluppo anche sul mercato internazionale.

Tecnologia, innovazione e Big Data sono gli ingredienti di un altro fronte di sviluppo per le energie rinnovabili di Enel che da tempo ha avviato con EGP il progetto Predictive Analytics per capitalizzare il patrimonio di dati prodotti dai diversi componenti delle singole turbine eoliche e impianti solari del parco centrali rinnovabili del Gruppo. Grazie a questo progetto Enel Green Power è in grado di seguire dati meteo, curve di produzione, performance ed efficacia di pannelli e aerogeneratori. Raccogliendo e processando i Big Data è infatti possibile analizzare in modo singolo e integrato vibrazioni, lubrificazioni e temperature dei componenti, prevedere rischi di malfunzionamenti, scoprire piccoli difetti di produzione, calibrare le curve di potenza di ogni macchina in base alle condizioni reali di esercizio. Il tutto con il risultato di migliorare l’esercizio e realizzare una manutenzione predittiva che ottimizza il lavoro degli operai e l’attività delle macchina stessa.

Termoli brilla alla luce di Enel Sole

led_308Enel Sole si è aggiudicata una gara indetta dall’Amministrazione di Termoli per la gestione integrata degli impianti comunali d’illuminazione pubblica, con il triplice obiettivo di ridurre consumi ed emissioni climalteranti e raggiungere il massimo livello di efficienza della rete elettrica.

Oltre alla gestione del servizio (per 15 anni) e alla manutenzione ordinaria e straordinaria, Enel Sole si occuperà dell’ammodernamento e dell’efficientamento di circa 4.000 punti luce, su cui verranno installati sistemi di telecontrollo. Le nuove tecnologie consentiranno un risparmio annuo di oltre 1.800.000 kwh, pari al 40% dei consumi totali.

La convenzione prevede inoltre la realizzazione di interventi di illuminazione artistica del Borgo Vecchio, dove le Mura e la facciata della Cattedrale verranno valorizzate anche nelle ore notturne grazie a progetti appositamente studiati. Nella stessa area, Enel Sole installerà anche un moderno sistema di videosorveglianza wi-fi.

“Il nostro progetto è stato ritenuto il migliore dal punto di vista tecnico: è un grande riconoscimento per il nostro team di architetti, ingegneri e tutti coloro che hanno partecipato alla stesura dell’offerta” ha commentato Carmelo La Rosa, responsabile del Dipartimento Territoriale Centro Italia di Enel Sole. “Sostituiremo circa 4.000 punti luce stradali utilizzando tecnologie SAP (sodio alta pressione), che offrono una notevole razionalizzazione dei consumi rispetto all’attuale impiantistica a vapore di mercurio. Il centro storico sarà illuminato con proiettori a LED in grado di cambiare colore e la facciata della cattedrale, in marmo bianco del Gargano, sarà teatro di spettacoli policromatici. Gli interventi che effettueremo nel territorio comunale permetteranno di risparmiare energia migliorando al tempo stesso la qualità e l’efficienza dell’illuminazione” ha concluso La Rosa.

Enel, la sostenibilità che va dai cantieri alla Borsa

sostenibilita_enelLa sostenibilità è un comune denominatore dell’attività di Enel a livello sociale, economico e ambientale, e si articola in diverse forme sulla base dei principi fondamentali rappresentati dal Codice Etico, dal Piano “Tolleranza Zero alla Corruzione”, dalla Policy sui Diritti Umani, e dal Modello Organizzativo e Gestionale 231. Tutto questo si concretizza anche in aspetti operativi, a volte meno noti.

È il caso dei cantieri sostenibili, caratterizzati da un utilizzo razionale delle risorse e dall’attenzione alla salute dei lavoratori. Ogni fase del cantiere è nel segno della sostenibilità: dalla selezione dei differenti materiali che verranno utilizzati in fase d’opera, alla gestione ecocompatibile del cantiere una volta iniziati i lavori, sino alla fase funzionale dell’impianto. Il modello di “cantiere sostenibile” prevede inoltre il monitoraggio costante delle attività con lo scopo di ottenere un mappa delle performance ambientali all’interno dei cantieri.

Nell’ambito della produzione, la sostenibilità viene perseguita anche attraverso lo strumento dell’efficienza. Nel comparto termoelettrico, in particolare, l’innovazione tecnologica e quella dei processi produttivi e di gestione rivestono un ruolo fondamentale nel mitigare gli impatti ambientali e ridurre le emissioni di gas serra.

Nel settore delle fonti rinnovabili, Enel Green Power ha puntato con successo sull’eccellenza nelle operazioni di Engineering, procurement and construction e Operations and maintenance. L’efficacia nella costruzione e nella gestione degli impianti e l’ottimizzazione della manutenzione e dei costi di esercizio, infatti, sono elementi che si traducono in maggiore produzione, minore impatto ambientale, sviluppo delle economie di scala e miglioramento continuo dei risultati.

Per quanto riguarda la distribuzione, l’automazione delle rete operata da Enel nel corso degli anni è stata in grado, oltre a migliorare la qualità del servizio e i costi operativi, di ridurre i consumi e la dispersione di energia, con ricadute positive a livello ambientale. I sistemi di telecontrollo installati da Enel in tutte le cabine primarie e secondarie presenti sul territorio italiano, inoltre, hanno significato un miglioramento costante del servizio di fornitura di elettricità per gli utenti finali.

La sostenibilità e la responsabilità sociale si esprimono infatti anche nel rapporto con i consumatori finali dell’energia. In questo settore, Enel ha adottato soluzioni smart per il controllo dei consumi e la partecipazione attiva degli utenti, dalla sperimentazione di Enel Info+ al servizio già attivo Bolletta Zoom per i clienti Enel Energia.

L’impegno di Enel per la sostenibilità è riconosciuto a livello internazionale e ha trovato conferma nella recente ammissione del Gruppo nel prestigioso indice CDP Italy Climate Disclosure Leadership 2014 e nello STOXX Global ESG Leaders, che raccoglie le società leader a livello globale per la sostenibilità in termini ambientali, sociali e di governance. Enel è stata inoltre nuovamente confermata negli indici FTSE4Good e lo scorso settembre, in occasione della revisione semestrale del FTSE4Good, ha debuttato nell’indice anche Enel Green Power.

Cile, l’eolico parla italiano

Interessante post sul nuovo parco eolico di Enel Green Power in Cile

Energie Rinnovate

1658127-1_IMGRID-1Sventola il tricolore sul settore eolico cileno. Enel Green Power, la società del Gruppo Enel dedicata alle rinnovabili, ha infatti appena completato ed allacciato alla rete Taltal, il più grande impianto eolico realizzato dall’azienda in Cile.

La centrale, che ha richiesto un investimento di 190 milioni di dollari, è in grado di soddisfare il fabbisogno elettrico di circa 170 mila famiglie cilene evitando al contempo l’emissione di 200 mila tonnellate di CO2.

Situato nella regione di Antofagasta, l’impianto è associato ad un contratto d’acquisto ventennale dell’energia prodotta dall’impianto (PPA), che sarà consegnata alla rete di trasmissione della regione centrale cilena (SIC).

Come si legge nella nota stampa, “Enel Green Power si è aggiudicata la concessione di terre pubbliche per lo sviluppo del parco eolico nel 2012, a seguito della prima gara pubblica cilena, organizzata congiuntamente dal Ministero dei Beni Nazionali e dal Ministero dell’Energia. Obiettivi della gara, sostenere…

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INCENSe, l’innovazione Enel alla conquista dell’Europa

enellabCon l’obiettivo di sviluppare ed adottare nuove tecnologie nell’ambito cleantech, Enel, la sua controllata spagnola Endesa, l’incubatore danese Accelerace e quello spagnolo FundingBox hanno lanciato il progetto INCENSe (INternet Cleantech ENablers Spark), finanziato con otto milioni di euro, ricevuti dalla Comunità Europea, per supportare start-up innovative.

Il primo bando rivolto a start-up europee ed israeliane si chiuderà a metà gennaio e si concentra sulle nuove frontiere del settore energy: efficienza energetica e domotica, energie rinnovabili, smart grid, accumulo di energia, soluzioni avanzate per la diagnosi e l’automazione, mobilità elettrica, sicurezza informatica e digitalizzazione attraverso l’ICT, smart cities.

Le 42 start-up vincitrici riceveranno un contributo a fondo perduto di 150mila euro e potranno contare su un programma di incubazione di sei mesi fornito dai partner di INCENSe, sessioni di training, workshop su programmi di finanziamento europei, accesso a progetti specifici in Spagna, Danimarca e Italia. Inoltre, le migliori aziende selezionate avranno la possibilità di collaborare ulteriormente con le divisioni di business di Enel.

“Questa ennesima iniziativa conferma ancora una volta che Enel è molto attiva nel campo dell’open innovation. Vogliamo fornire ai nostri clienti servizi ad alto valore aggiunto, e per questo cerchiamo startup che ci aiutino a comprendere e anticipare i trend tecnologici e di business», ha commentato Luciano Tommasi, project manager INCENSe di Enel.

Il primo bando, attraverso un processo di selezione che vedrà coinvolti esperti interni ed esterni al consorzio, individuerà 14 imprese; a Giugno verrà quindi lanciato un secondo bando per selezionare ulteriori 28 aziende ad alto potenziale. È possibile trovare i dettagli sulle candidature visitando il sito  www.incense-accelerator.com.

«Incense è un’ottima opportunità per le start-up, ma anche per Enel. Impariamo molto dalle aziende con cui lavoriamo; di fatto sono nostri partner nello sviluppare le soluzioni innovative per il nostro business e a creare i servizi a valore aggiunto per i nostri clienti. Con i progetti come Enel Lab e Incense, Enel implementa un ecosistema dell’innovazione in cui collabora con le start up in un approccio win win», ha sottolineato Ernesto Ciorra, direttore Innovation & Sustainability Enel.

Un percorso virtuoso quello intrapreso dal Gruppo Enel. Lo testimonia il riconoscimento ottenuto da Athonet, start up vincitrice di Enel Lab nel 2012 che si è classificata nella top 5 delle aziende più innovative d’Italia secondo Wired Magazine per il Wired Audi Innovation Award 2014. L’azienda vicentina, focalizzata sullo sviluppo di sistemi avanzati per telecomunicazioni mobili per portare connettività durante le catastrofi naturali, ha già collezionato una medaglia di riconoscenza del Presidente della Repubblica e una nomination agli Oscar delle telecomunicazioni (Global Mobile Awards), edizione 2013 a Barcellona.

Enel, tecnologia al servizio della sicurezza

italia_piacenza_004La salute e la sicurezza dei dipendenti sono al centro delle priorità del gruppo Enel, che ha recentemente organizzato in tutti i Paesi in cui opera una settimana di attività di approfondimento su queste tematiche, per sensibilizzare colleghi e ditte appaltatrici. In Italia sono state messe in atto oltre 600 iniziative all’interno e all’esterno dell’azienda: prove di evacuazione, Safety Walks e Cleaning Day, corsi di primo soccorso, simulazioni e gestione delle emergenze.

Un impegno riconosciuto anche a livello internazionale, con la vittoria del Safety & Health Award 2014 indetto da Verband der Großkessel-Besitzer (VGB), un’associazione europea di operatori del settore energetico. Enel è stata premiata grazie al suo ZAP (Zero Accident Project), un progetto di ricerca che mira ad applicare nei cantieri tecnologie avanzate nell’ambito dell’IT o della sensoristica per monitorare il livello di sicurezza dell’ambiente e degli operatori.

“Un aspetto su cui ci siamo particolarmente concentrati è il monitoraggio dell’eventuale insorgere di rischi non pianificati. Abbiamo ideato una rete di sensori installati nell’impianto e sulle persone per avere un controllo continuo e in tempo reale delle condizioni del lavoro. A ogni operatore viene assegnato  un safety badge dotato di funzioni integrate in grado di rilevare l’utilizzo delle protezioni adatte, controllare i parametri biometrici e inviare richieste di soccorso” spiega Daniela Pestonesi, responsabile del progetto.

La ricerca Enel ha poi sviluppato un materiale innovativo per guanti da lavoro, in grado di proteggere chi lavora sui cavi di tensione: l’obiettivo è garantire (rispetto ai guanti attualmente in uso) una maggiore resistenza e l’isolamento dall’arco elettrico. Centri di eccellenza per lo sviluppo di nanomateriali stanno mettendo a punto prototipi da sottoporre a test di certificazione.

“Ci sono ancora ampi margini di miglioramento. È necessario affiancare all’innovazione nuovi metodi di training per aumentare il livello di consapevolezza del rischio: l’utilizzo di tecnologie di realtà virtuale può facilitare questo percorso” ha concluso la Pestonesi.

Enel al fianco del Terzo Settore

csr“Le strategie aziendali dovranno sempre più essere orientate ad aumentare la competitività dell’impresa ma, al contempo, a migliorare le condizioni economiche e sociali delle comunità con cui essa  interagisce. Da una parte perché migliori saranno le situazioni sociali in cui l’azienda opera, tanto meglio potrà portare avanti le proprie attività sul territorio; dall’altra perché le politiche di sostenibilità hanno un valore economico rilevante per l’azienda stessa”. A sottolinearlo il presidente di Enel, Patrizia Grieco, intervenuta al Forum promosso dalla Fondazione Ernst&Young Italia Onlus, dal titolo “Valore, innovazione, integrazione: Social Economy motore di sviluppo”, lo scorso 4 dicembre a Milano.

L’incontro, a cui hanno preso parte autorevoli esponenti del mondo imprenditoriale, accademico, delle istituzioni e dei media, affrontava i temi cruciali per lo sviluppo del Terzo Settore, quello a maggiore crescita del Paese: il modello di governance relazionale, necessario per fare sistema per la programmazione e l’attuazione delle politiche sociali; i nuovi strumenti finanziari; l’innovazione come momento di incontro tra domanda e offerta.

Il terzo settore sta svolgendo un ruolo sempre più fondamentale sia da un punto di vista economico che sociale, rappresentando uno dei comparti più dinamici e vitali con il 4.5% del Pil nazionale (pari a circa 67 miliardi di euro) e coprendo le aree del welfare che l’intervento pubblico è costretto a trascurare, perché non in grado di dare risposta a tutte le istanze provenienti dalla società.

“Il punto cruciale è capire come possiamo valorizzare risorse e competenze esistenti nel terzo settore e come questo vasto ‘mondo’ possa interagire e integrarsi con le istituzioni per creare un nuovo modello di welfare”, ha affermato il presidente Enel. “La vera sfida è fare in modo che questa nuova azione avvenga in maniera coordinata e sinergica con il settore pubblico, chiamato a sostenere ed essere a sua volta sostenuto dal privato e dal no profit. Le istituzioni in altre parole devono cercare di ‘utilizzare’ il privato e il no profit, di assimilarne le competenze e le migliori pratiche, per creare un nuovo modello di welfare”.

Per farlo è necessaria una regolamentazione che ovvii all’assenza nella legislazione vigente di una definizione normativa del settore, stabilendo modelli organizzativi basati su caratteristiche comuni, su regole che possano dar vita a una governance condivisa e partecipata. “Le organizzazioni che fanno capo al terzo settore hanno bisogno di politiche che le aiutino a consolidarsi e a crescere, poiché le loro dimensioni medie risultano spesso assai modeste, tali da non consentire la pianificazione strategica, la formazione del capitale umano, la ricerca e l’investimento”, ha aggiunto ancora il presidente di Enel.

Un ulteriore elemento da considerare è relativo alla ricerca di nuovi strumenti per finanziare il terzo settore, ad esempio i social bond che assicurano all’investitore un rendimento del tutto paragonabile a quello di analoghi strumenti d’investimento e consentono ai sottoscrittori di finanziare iniziative sociali. “l’interesse dei Fondi di investimento etici verso Enel, nonostante la difficile situazione economica, è continuato a crescere: al 31 dicembre del 2013 il nostro azionariato comprende 117 Investitori etici (rispetto ai 108 del 2012), che rappresentano il 15,6% degli investitori istituzionali (rispetto al 14,6% del 2012)” ha affermato Grieco.

Enel esempio di innovazione digitale

sostenibilita2La divisione Information, Communication and Technology di Enel non si limita a svolgere un ruolo di servizio, ma opera in coordinamento con le linee di business per elaborare soluzioni innovative basate sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie.

Giovanni Pepicelli, Global ICT Innovation Program Manager di Enel, illustra il funzionamento dei processi di innovazione digitale nel Gruppo. “Il nostro lavoro segue tre linee di sviluppo. La prima prevede la ricerca di opportunità d’investimento offerte dalle istituzioni e la creazione di partnership con altre aziende per la sperimentazione di nuove tecnologie IT. La seconda linea è la partecipazione: cerchiamo di diffondere approcci digital innovativi attraverso strumenti come le campagne di idea generation rivolte a tutti i colleghi”.

“La terza linea è il network: abbiamo una rete di collegamenti con grandi fornitori ma anche con start-up, che seguiamo con particolare interesse” prosegue Pepicelli. “La rete si estende ai laboratori di ricerca del settore privato, che ogni anno producono brevetti, ma anche con quelli delle università, con cui abbiamo contatti e svolgiamo attività. Infine osserviamo con attenzione tutte le previsioni degli analyst per capire qual è il futuro dell’innovazione applicata all’ambito aziendale.”

Le tecnologie progrediscono in maniera sempre più rapida: da quelle che tocchiamo con mano ogni giorno, a quelle di più recente introduzione, come i device mobili e i big data, che offrono notevoli opportunità. La strategia digitale Enel si articola in tre direzioni: i digital customers, cioè i clienti; la digital enterprise, che riguarda le persone che vivono in azienda e tutti i servizi a loro dedicati; e infine gli asset aziendali come le centrali di produzione, la rete elettrica e gli edifici, in cui ICT opera per generare ottimizzazione e risparmio.

“Lo sviluppo di soluzioni innovative e la comprensione delle trasformazioni che stanno per avvenire nei modelli di business è oggi fondamentale non solo per competere, ma anche per sopravvivere nel mercato. È dunque necessario un percorso di crescita dell’azienda che preveda l’individuazione di nuove professionalità e l’investimento nella loro formazione” conclude Pepicelli.

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