L'interruttore

Il mondo dell'energia sotto una nuova luce

Archivi per il mese di “giugno, 2015”

Enel all’avanguardia anche nella sicurezza informatica

telegestione_smartgridsL’evoluzione tecnologica, sempre più parte della nostra quotidianità, porta con sé numerosi vantaggi, ma ci espone costantemente al rischio di attacchi informatici. Nelle cosiddette infrastrutture critiche nazionali (CNI), l’energia elettrica riveste un ruolo cruciale, perché necessaria all’alimentazione di tutte le altre. Per questo la cybersecurity, asset strategico per un’utility come Enel, al tempo stesso tutela il know-how aziendale e la sicurezza dei cittadini, garantendo la continuità del servizio elettrico nazionale.

Per intercettare le minacce prima che si manifestino sui sistemi, è necessario predisporre attività di cyberintelligence mutuate dalle logiche e dalle metodologie dell’intelligence tradizionale. Tuttavia, le modalità di attacco diventano sempre più sofisticate e non è sempre possibile prevederle. “Lo scenario attuale ci pone di fronte a una sfida costituita da due fattori: la maggiore complessità degli attacchi, che presuppone una capacità di organizzazione sempre più evoluta, e la rapidità con cui evolvono” spiega Francesco Ceccarelli, responsabile Security Italia di Enel. “La cybersecurity opera su tre fronti: prevenzione, rilevazione e contrasto. Cerchiamo di agire quanto più possibile in termini preventivi. In caso contrario, bisogna essere in grado di rilevare eventuali anomalie in atto, e reagire in maniera rapida ed efficace quando la minaccia si manifesta”.

Il Gruppo Enel è stato tra le prime utility a predisporre misure di sicurezza per i propri asset e promuove da anni lo sviluppo della tematica a livello internazionale. Di recente, Ceccarelli ha partecipato un tavolo tecnico che nasce in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Università La Sapienza di Roma. “L’obiettivo è creare in Italia uno standard di riferimento per la protezione dei sistemi informatici, guardando all’esperienza di altri Paesi. Enel è presente anche in altri tavoli di lavoro per definire un framework a livello europeo: in virtù della nostra esperienza in materia pensiamo di poter dare un contributo nel tracciare le future normative e gli standard di settore”.

Un presupposto fondamentale della smart city, la città intelligente del futuro, è che tutti i sistemi di controllo delle reti elettriche siano adeguatamente protetti rispetto a minacce informatiche. La cybersecurity gioca quindi un ruolo fondamentale nell’evoluzione dello scenario energetico. “In passato l’attuazione di misure di sicurezza comportava il rallentamento dei processi di business. Oggi non solo non è più pensabile, ma dobbiamo vedere la cybersecurity come un fattore abilitante per la digitalizzazione delle reti e lo sviluppo di servizi innovativi per i cittadini” ha concluso Ceccarelli.

Enel per un uso dell’acqua sempre più efficiente

diga_ancipa_01Il processo di produzione di energia elettrica richiede l’utilizzo di ingenti quantità di acqua. Una risorsa comune e globale, ma con una disponibilità che dipende dalle condizioni locali e può variare nello spazio e nel tempo, esponendo a rischi l’intero ciclo energetico. L’importanza della relazione tra acqua ed energia è stata riconosciuta dall’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE), che ha dichiarato nel World Energy Outlook (il suo rapporto annuale) come sia necessario, per assicurare la fornitura di energia, modificare le politiche convenzionali in campo idrico e operare secondo un approccio integrato, creando sinergie tra i settori.

In questo quadro, il Gruppo Enel si è posto come obiettivo per il 2020 la riduzione del 10 per cento, rispetto ai dati del 2010, del consumo totale di acqua. Per raggiungerlo, Enel effettua un costante monitoraggio di tutti i siti di produzione che si trovano in zone a rischio di scarsità idrica e sta investendo nell’applicazione di sistemi per ridurre i consumi di acqua nei processi produttivi e migliorarne l’efficienza.

Le centrali Enel di Brindisi e Torrevaldaliga Nord, ad esempio, sono state dotate di sistemi Zero Liquid Discharge (ZLD). Lo ZLD permette una gestione sostenibile degli spurghi liquidi degli impianti di desolforazione delle centrali termoelettriche, evitando lo scarico in mare a conclusione del trattamento nel rispetto dei limiti di legge (D.Lgs. 152) e destinando i reflui degli impianti al riutilizzo nel processo produttivo. Grazie allo ZLD è possibile risparmiare oltre 600 tonnellate di acqua all’ora.

Va inoltre sottolineato che il 99 per cento dell’acqua prelevata dal Gruppo Enel per fini industriali viene nuovamente immessa al bacino idrico di provenienza.

Enel, che partecipa dal 2013 al CDP Water, è stata la prima utility al mondo ad attuare una ulteriore valutazione sull’utilizzo delle risorse idriche con Aqua Gauge, programma sviluppato da Ceres e World Business Council for Sustainable Development  per rispondere alle esigenze di investitori interessati a comprendere come le aziende gestiscano le risorse idriche e i rischi ad esse correlati.

Con Enel, l’auto elettrica raggiunge il mondo della geotermia

smart_grids_renderUn’infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici nel luogo dove, oltre un secolo fa, i vapori geotermici sono stati utilizzati per la prima volta a fini industriali. Enel mette in scena l’anteprima di un futuro a zero emissioni (sia nell’alimentazione energetica che nei trasporti) con l’inaugurazione della prima colonnina di ricarica per e-car a Larderello, nel comune di Pomarance (Pisa), proprio accanto al Museo della Geotermia.

La nuova colonnina, installata da Enel Distribuzione, può ricaricare i veicoli a 3kW o a 22 kW (rifornimento veloce) e garantisce l’alimentazione delle e-car con una ricarica intelligente e interoperabile (in base a un accordo tra gestori, può essere utilizzata dai clienti indipendentemente dal contratto di fornitura). Le infrastrutture Enel consentono così una ricarica innovativa e interamente telegestita da remoto, in cui l’identificazione dell’utente avviene tramite una card dedicata, per un uso semplice, comodo e sicuro della stazione.

“La mobilità elettrica sta diventando una realtà sempre più importante nel territorio toscano. L’installazione di una colonnina di ricarica nel cuore di Larderello è un innovativo segnale di integrazione fra l’attività di distribuzione di elettricità e quella di generazione da fonti rinnovabili. Lanceremo presto iniziative di questo tipo in altri comuni dell’area” ha dichiarato Fabio Pasquini, responsabile Enel Distribuzione Zona Pisa e Livorno, a margine dell’inaugurazione dell’infrastruttura.

Enel prosegue dunque nel suo impegno di diffusione della mobilità a zero emissioni, che ha visto ad oggi l’installazione di oltre 1.600 punti di ricarica in tutto il territorio nazionale (di cui è possibile individuare l’esatta ubicazione su Enel Drive e utilizzando l’App Enel Drive per smartphone e tablet) in un territorio che è storicamente la culla delle energie rinnovabili e della sostenibilità.

Le 34 centrali Enel di Larderello e della Toscana costituiscono infatti il complesso geotermico più antico del mondo. Sono passati oltre 100 anni da quando, proprio a Larderello, si riuscì ad accendere cinque lampadine grazie alla trasformazione in energia elettrica della forza del vapore proveniente dal sottosuolo. Oggi l’energia prodotta con l’utilizzo dei vapori geotermici provvede al fabbisogno medio annuo di oltre due milioni di famiglie e fornisce calore a circa 9.500 utenti e a 28,5 ettari di serre e caseifici, contribuendo ad alimentare un’importante filiera agricola, gastronomica e turistica.

Il Gruppo Enel in real time con Enel Corporate App

enelcorporateappIn linea con i mercati e in diretta con il mondo Enel. È la nuova Enel Corporate App che il Gruppo rende disponibile online oggi confermando la sua policy di comunicazione trasparente, digitale e aperta verso tutti gli stakeholder e shareholder.

Enel Corporate App è stata pensata e progettata in particolare per investitori e operatori media. L’applicazione per smartphone e tablet, già disponibile per i sistemi iOS e presto scaricabile anche nella versione per Android, è uno strumento per essere sempre aggiornati sugli ultimi sviluppi del Gruppo, con facile accesso a comunicati stampa e informazioni finanziarie dettagliate, compresi l’andamento del titolo, i report e le informazioni sui mercati.

Un sguardo d’insieme sul Gruppo presentato in single page a scorrimento orizzontale e un ricco menù di soluzioni personalizzabili permettono sia di conoscere in modo rapido e immediato i dati sulla presenza internazionale di Enel, le strategie di sviluppo e l’attività Paese per Paese, sia di seguire in diretta le performance di Borsa della holding e delle società partecipate. Enel Corporate App è una finestra costantemente aperta sulle informazioni economiche dell’intero Gruppo, offre soluzioni interattive di dynamic data visualization attraverso le quali l’utente per seguire l’andamento giornaliero dei titoli e i volumi di scambio, i trend storici o l’esposizione obbligazionaria.

Documenti, bilanci e highlight finanziari completano l’offerta di informazioni alle quali si aggiungono anche la visualizzazione dei feed degli account social di Enel su Twitter, Facebook, YouTube e Flickr, un servizio di webcast per seguire in diretta eventi e iniziative rivolte a investitori e azionisti e una library come repository dei principali contenuti multimediali prodotti dall’azienda per stakeholder e shareholder. Tre tool (contatti, calendario, my push alert) qualificano ulteriormente la app come strumento customizzabile attraverso il quale rimanere sempre aggiornati sulle attività istituzionali del Gruppo e entrare in contatto con esso.

Il parco app di Enel si arricchisce così di un nuovo servizio che si affianca a quelli già disponibili negli store Google e Apple pensati per i clienti del mercato Libero (Enel Energia) gli stakeholder e shareholders del Gruppo (Enel mobile) i guidatori di veicoli elettrici (Enel Drive) e i consumatori che desiderano conoscere in tempo reale lo stato della rete che alimenta la loro fornitura di energia elettrica (Guasti Enel).

Scarica l’applicazione qui.

Enel, il benessere diventa sostenibile

421-a806541_137x112Benessere e sostenibilità. Due concetti che racchiudono in sé un universo di equilibri e la continua ricerca da parte di istituzioni, aziende e associazioni di misure e azioni per assicurare crescita e innovazione nel rispetto di ambiente, risorse, tradizioni e culture.

Per discutere di questo delicato argomento, la Fondazione Simone Cessarti– con il supporto della Regione Toscanae dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, la collaborazione del Comune di Firenze, dell’UniCeSV-Università di Firenzee del CESET– ha promosso nei giorni scorsi a Firenze la prima edizione del Sustainability of Well-being International Forum.

Articolata in tre giornate di lavori e ospitata nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, l’iniziativa punta a diventare un appuntamento stabile nel panorama del dibattito internazionale sul benessere e la sua sostenibilità. Food for Sustainability and not just food il focus scelto per la prima edizione del Forum, che si inserisce inoltre nell’ambito delle attività della Regione Toscana per promuovere sul territorio dibattiti ed eventi collegati al tema di Expo Milano 2015, Nutrire il Pianeta, Energia per la vita.

Il focus sul ruolo del Food Systems ha permesso di valorizzare il know-how sviluppato, di promuovere il dibattito scientifico, culturale, istituzionale e imprenditoriale sul passaggio dalla “visione antropocentrica” dell’agroalimentare, a quella più universale di Food for Sustainability. Ma il tema centrale del Forum, affrontato nelle giornate di apertura e di chiusura, resta la sostenibilità del benessere nel suo senso più ampio.

Ad aprire i lavori, infatti, è stata la Lectio Magistralisdell’economista francese Jean Paul Fitoussi, al cui intervento sono seguite testimonianze di esperti italiani e internazionali sulle problematiche strettamente connesse al raggiungimento della sostenibilità del benessere, quali: religione, governance, impresa, lavoro. La tavola rotonda conclusiva del Forum, dal titolo The Sustainability of Well-being: towards the future, ha avuto invece come obiettivo quello di delineare prospettive future e linee di indirizzo sulla sostenibilità del benessere e ha visto il contributo di Enel, con l’intervento di Marina Migliorato responsabileInnovazione e Sostenibilità per il rapporto con gli Stakeholders.

Migliorato ha affrontato il tema della responsabilità di impresa come strategia per la sostenibilità, portando l’esperienza di Enel non solo come azienda leader nel settore energetico, ma da tempo impegnata nel dibattito internazionale sul ruolo delle imprese per uno sviluppo sostenibile capace di conciliare crescita e rispetto dell’ambiente, delle risorse e delle comunità locali. Un impegno ribadito di recente con l’avvio della campagna #energyaccess, realizzata in collaborazione con la piattaforma online del quotidiano inglese The Guardian.

La tavola rotonda conclusiva del Sustainability of Well-being International Forum è stata inoltre animata dagli interventi di Stefano Paleari, presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, Paolo Soprano, responsabile divisione II della Direzione Generale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, e di Timothy E. Josling Professore Emerito dell’Università di Stanford.

Enel, l’idroelettrico è sempre più hi tech

1_kra2005_316x231_siUn nuovo metodo operativo per velocizzare la manutenzione ed elaborare i dati degli impianti idroelettrici, tramite due software sviluppati ad hoc da Enel e registrati alla SIAE. Finora i macchinari in funzione nelle centrali idro, veri e propri colossi da centinaia di tonnellate di peso, richiedevano una procedura di misurazione effettuata “a mano” con strumenti di precisione chiamati comparatori. L’innovazione brevettata da Enel prevede invece l’utilizzo di un sistema di sensori di ultima generazione (interamente progettati e assemblati dalla multinazionale elettrica) che permettono di rilevare gli spostamenti sull’asse della macchina con una precisione fino al centesimo di millimetro.

A questi sensori è inoltre connesso un sistema di acquisizione delle misure (via cavo e wireless) e un software di elaborazione dei dati, anch’esso sviluppato in casa Enel.

“Il dispositivo messo a punto dal nostro team di sviluppo permette di effettuare in modo notevolmente più rapido e preciso l’equilibratura delle macchine degli impianti, fornendo indicazioni ai tecnici su come e dove intervenire nelle fasi di montaggio e manutenzione” spiega Paolo Tartaglia di Enel Produzione. “I risultati dei test hanno fatto emergere l’affidabilità tecnica, la semplificazione operativa e il contributo all’interpretazione delle analisi garantite dai sensori. In seguito allo sviluppo del prototipo abbiamo iniziato a valutare, insieme a una società specializzata, la brevettabilità del sistema”.

La procedura di brevetto, avviata da Enel Produzione nel 2012, è stata accolta e registrata dall’Ufficio italiano brevetti e marchi (Uibm) solo di recente, dato che la normativa prevede un lungo percorso di approvazione.

L’applicazione della nuova tecnologia non si limita agli impianti idroelettrici, ma è stata introdotta in molti altri cantieri Enel. È possibile infatti utilizzare il dispositivo per tutti i lavori di revisione di macchine verticali, con diminuzione di tempo e aumento dell’efficienza.

Enel e le Smart city: l’innovazione al servizio dei cittadini

lampadina2Efficienza energetica, riduzione dei costi, dei consumi e degli sprechi sono diventati esperienza sempre più quotidiana grazie alla diffusione della tecnologia e dell’elettronica nelle nostre abitazioni. E oggi, con lo sviluppo di reti e città intelligenti, il processo di evoluzione in chiave smart dell’intero sistema sta completandosi aumentando ulteriormente, e in modo esponenziale, le soluzioni a disposizioni dei cittadini per migliorare la qualità della vita sia al livello della sfera privata che civile e pubblica.

La digitalizzazione dell’energia e l’intelligenza delle reti sono essenziali per la piena integrazione delle rinnovabili nel sistema elettrico e per la definitiva affermazione della generazione distribuita. Ma tutte le soluzioni e tecnologie smart non sono utili solo agli operatori energetici per ottimizzare i flussi; sono infatti strumenti che raggiungono direttamente anche ai cittadini perché possano fruire in modo diretto e immediato delle soluzioni di risparmio, efficienza e tutela dell’ambiente.

“La smart city deve essere al servizio dei cittadini, per trasferire sui consumatori i vantaggi, in termini di efficienza, ottenuti con la digitalizzazione dell’energia” ha affermato Carlo Tamburi, Country manager Italia di Enel, in una recente intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore. L’obiettivo all’orizzonte è “offrire ai consumatori l’opportunità di accedere direttamente al mercato libero dell’energia, come fanno già oggi le imprese”. E in un futuro prossimo Tamburi vede anche “la possibilità per un consumatore qualsiasi di comprare energia quando è più conveniente e stoccarla in un accumulo domestico o nella batteria dell’auto elettrica, per utilizzarla più tardi, oppure sfruttarla subito accendendo a distanza i suoi elettrodomestici con un’app”.

La smart city di EXPO 2015, realizzata da Enel, documenta che le conoscenze e competenze per realizzare la città intelligente del futuro ci sono già e continuano ad affinarsi. Lo spazio espositivo alle porte di Milano raccoglie in un solo luogo soluzioni e sperimentazioni basate su progetti che Enel ha cominciato a sviluppare anni fa e oggi possono essere scoperte dal vivo da tutti i cittadini. “Grazie a tutte queste tecnologie che rendono più efficiente la distribuzione e anche la fruizione dell’energia elettrica – spiega Tamburi – EXPO consuma il 30% di meno di una città di dimensioni analoghe come Brescia”.

La nuova generazione di contatori elettronici, che Enel installerà in Italia a partire dall’anno prossimo, è un’ulteriore documentazione del cammino di innovazione intrapreso dall’azienda. Questo percorso infatti mostra oggi i suoi frutti a EXPO ma nasce già agli inizi degli anni Duemila, con l’installazione dei primi smart meter, l’allargamento crescente del mercato libero e l’affermazione dell’elettricità come miglior vettore per consumi energetici sostenibili.

Riduzione delle emissioni: da Enel fatti e non parole

fogliaPer ridurre le emissioni clima alteranti e costruire una economia low carbon servono fatti, non parole. Ed Enel è un esempio da seguire a livello globale. Lo afferma il report Mind the Science realizzato dal Carbon Disclosure Project con il supporto del programma Global Compact delle Nazioni Unite, WWF e World Resources institute.

Veri obiettivi e non semplici intenti di riduzione delle emissioni, avvalorati da un Piano industriale che percorre tutte le strade per raggiungere la carbon neutrality, dagli ingenti investimenti nelle rinnovabili alla riduzione della generazione fossile. Sono gli elementi che secondo il CDP fanno di Enel un “case study” di successo per le iniziative e politiche industriali di decarbonizzazione.

“Il target di decarbonizzazione al 2050 di Enel allinea l’azienda con le evidenze scientifiche sul cambiamento climatico”, afferma il report del CDP. Che sottolinea come l’obiettivo della carbon neutrality al quale punta il Gruppo, con il traguardo di emissioni vicino a zero ed eventuali misure compensative per quelle residue, è frutto di un percorso misurabile, trasparente e verificabile che pone anche passaggi intermedi di controllo per modulare al meglio iniziative e policy.

Il Piano di sostenibilità di Enel prevede un target intermedio di emissioni in linea con l’obiettivo finale del 2050 così da offrire un riferimento oggettivo per monitorare e valutare il percorso sul lungo periodo. I livelli di emissione posti a traguardo del 2020 sono stati raggiunti dal Gruppo già nel 2014 e per questo il nuovo target intermedio da raggiungere entro i prossimi cinque anni è stato ridefinito e portato a 380 gCO2/kWh.

La strategia industriale di Enel per il 2015-2019 conferma l’impegno per un’attività sempre più low carbon del Gruppo. Il report CDP rileva la coerenza tra il Piano di sviluppo del prossimo quinquennio e l’obiettivo del 2050; sottolinea in particolare il programma di diffusione dei contatori elettronici (32 milioni già operativi in Italia e oltre 13 milioni in via di installazione in Spagna) e “una strategia di investimenti aggressiva per i prossimi cinque anni, pari a 18 miliardi di euro l’80% dei quali destinati a fonti rinnovabili, efficienza energetica, smart grid e innovazione”.

Enel è una case study secondo CDP anche per aver incluso nel proprio piano di azione per il clima “l’impegno a non realizzare nuovi investimenti nel carbone e a procedere al decommissioning di 23 impianti termoelettrici in Italia” con il progetto Futur-E. Il report ricorda inoltre che le recenti scelte industriali in fatto di climate change “hanno trasformato le relazioni dell’azienda con le associazioni ambientaliste” e cita ad esempio il dialogo avviato da Enel con Greenpeace che conferma la scelta del Gruppo di porsi come azienda all’avanguardia del settore energetico internazionale.

Enel, la mobilità elettrica al servizio delle smart grids

ricarica_elettricaIl sistema elettrico di un futuro sempre meno remoto, in cui l’energia immessa in rete proverrà esclusivamente dalle rinnovabili, necessita dello sviluppo di un tassello fondamentale: i sistemi di accumulo (o storage) per far fronte all’intermittenza di fonti come l’eolico o il solare. In quest’ambito i veicoli elettrici, elemento chiave della mobilità a zero emissioni, giocheranno un ruolo decisivo evolvendosi in sistemi mobili di storage.

Se ne è discusso nel convegno “Energy Storage for the Future”, evento organizzato dal Centro studi Giorgio Levi Cases dell’Università di Padova, per fare il punto sulla situazione attuale dei sistemi di accumulo e sulle prospettive future.

In rappresentanza di Enel è intervenuta Cristina Silvestri, responsabile Sviluppo infrastrutture di ricarica Italia, che ha illustrato le attività dell’azienda in questo settore e spiegato come le e-car diventeranno delle vere e proprie batterie con le ruote, integrate alla rete locale. “Come Enel, stiamo perseguendo l’obiettivo di ottimizzare la produzione da fonti rinnovabili grazie alla ricarica dei veicoli elettrici. Se in un determinato istante in una certa area si produrrà una quantità di energia in eccesso rispetto alle esigenze della rete, usando le e-car come sistema di storage sarà possibile accumularla per riutilizzarla quando necessario” ha dichiarato la Silvestri.

Leader mondiale nel settore della mobilità elettrica, Enel ha installato finora 1.600 colonnine in tutta Italia, stringendo accordi con diverse aziende per l’interoperabilità delle infrastrutture (il coordinamento tra gestori in modo che i clienti possano rifornirsi in ogni punto di ricarica indipendentemente dal contratto di fornitura). Il portafoglio Enel prevede due tipologie di infrastrutture, adatte alle diverse esigenze dei clienti. La Box Station, progettata per la ricarica domestica delle auto elettriche, che viene installata in un luogo privato come il garage del proprietario del veicolo. La Pole Station è invece l’infrastruttura pubblica di Enel, per effettuare un rifornimento veloce (22 o 43 kW in corrente alternata) lungo tutto il territorio nazionale.

L’impegno di Enel per aziende e territorio

italia_ravenna_004Per ogni impresa, soprattutto le tante PMI che costituiscono oltre il 90% della produzione industriale e manifatturiera del Paese, consumi e costi dell’energia rappresentano una voce di spesa significativa del business. Per questo Enel si qualifica sempre più come un partner delle aziende italiane in grado di offrire servizi su misura di fornitura delle commodity integrandoli anche con soluzioni di efficienza energetica, controllo dei consumi e persino di sostenibilità ambientale. Recenti esempi in questo senso vengono dalla Toscana e dalla Calabria.

Oltre 5200 aziende delle aree geotermiche nelle province di Pisa, Grosseto e Siena potranno usufruire di uno sconto di circa il 10% sul prezzo dell’energia elettrica fornita. Si tratta di 2610 imprese manifatturiere, operative in 16 Comuni, che danno lavoro a quasi 10000 addetti e di 2674 imprese agricole che occupano altre migliaia di lavoratori. La fornitura sarà erogata al prezzo che Enel pratica ai suoi migliori clienti e l’offerta equipara di fatto i prezzi praticati a tutte le imprese presenti nel territorio geotermico a quelli riservati ai clienti industriali, con una riduzione della bolletta elettrica in grado di compensare lo svantaggio logistico delle zone interessate. Ai vantaggi sulla bolletta elettrica si uniscono quelli, già presenti, legati all’utilizzo del calore geotermico da parte di aziende locali.

In Calabria la partnership Enel-aziende ha come protagoniste Enel Energia e Unindustria Calabria con il primo accordo commerciale firmato dalla società del Gruppo per il mercato libero e un’associazione regionale di Confindustria. L’innovativa intesa, siglata a Catanzaro il 27 aprile scorso, consentirà di sviluppare iniziative per informare le imprese associate a Unindustria Calabria delle opportunità derivanti dalla maggiore efficienza e dalla migliore gestione dei propri consumi di energia elettrica. Ogni associato potrà così ottimizzare i propri consumi energetici, e ridurre l’incidenza del costo dell’energia, scegliendo, con condizioni vantaggiose, i prodotti e le soluzioni tecnologiche, di Enel Energia, più confacenti alle proprie esigenze. Inoltre l’accordo prevede ulteriori iniziative, che saranno svolte in collaborazione con partner del settore automotive, relative alla promozione della mobilità sostenibile con auto e bici elettriche.

Il legame con i territori è parte del DNA di Enel sin dalla sua nascita. Lo sviluppo di impianti e reti, avvenuto nel corso degli oltre 50 anni di storia dell’azienda, ha accompagnato la crescita del Paese e le diverse stagioni che ha attraversato l’Italia nel corso dei decenni. Oggi, con una situazione economica ancora segnata dagli strascichi della crisi globale e dalla stagnazione dei mercati maturi, Enel prosegue nel suo ruolo rimodulando il proprio business a partire dal calo dei consumi e dalla trasformazione dell’intero settore energetico caratterizzato da sviluppo delle rinnovabili, della generazione distribuita e della digitalizzazione del sistema elettrico, così come dalla crescente esigenza di sostenibilità ambientale ed economica lungo tutta la filiera operativa, dagli impianti di produzione ai consumatori finali. Gli accordi di Toscana e Calabria confermano quindi la costante attenzione che Enel riserva al territorio, anche in questo particolare frangente storico, così come documenta per altri versi il progetto Futur-E, ideato da Enel per la definizione condivisa con istituzioni e popolazioni locali del futuro di 23 siti non più produttivi.

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