Mediterraneo sempre più verde con Enel Green Power
Il bacino del Mediterraneo è un’area geografica che sperimenterà un aumento della popolazione pari a 80 milioni di abitanti nei prossimi 20 anni, parallelamente a un incremento deciso nella domanda energetica e infrastrutturale.
Come spiega Andrea Falessi, Responsabile Relazioni esterne EGP, in una recente intervista, “il Mediterraneo è un’area importante e relativamente nuova per EGP, che sta guardando con estrema attenzione all’evoluzione della regione”.
Un’attenzione testimoniata, per esempio, da RES4MED, acronimo di Renewable Energy Solutions for the Mediterranean, una piattaforma creata da Enel Green Power insieme a Edison, CESI, GSE, PwC e il Politecnico di Milano.
Obiettivo dell’iniziativa è promuovere lo sviluppo di un contesto adatto alla crescita delle fonti rinnovabili, attraverso il confronto su vari temi come la sicurezza degli approvvigionamenti energetici, la crescita della domanda di energia, l’ottimizzazione dei rapporti commerciali tra paesi produttori e paesi consumatori.
Nel perseguimento di questi obiettivi, spiega ancora Falessi, “RES4MED cerca di avere un approccio diverso, e di non sovrapporsi alle altre iniziative in corso nella regione. Noi vogliamo mettere in rete le diverse associazioni, porci come un ‘network di network’, in grado di mettere a fattor comune l’esperienza delle diverse organizzazioni”.
“Per esempio, una delle prime attività”, prosegue Falessi, “è stata la sottoscrizione di un memorandum of understanding con le varie organizzazioni come Desertech, l’OME e MEDREG, l’associazione di tutti i regolatori del Mediterraneo, metterle insieme e condividere i contenuti della nostra attività.”
Attraverso una sezione presente sul sito istituzionale di RES4MED, inoltre, i soci e gli affiliati possono scambiare documenti relativi a progetti e studi in modo totalmente aperto, aggiornandoli direttamente sul sito.
Il Mediterraneo, per EGP, rappresenta una regione di grande interesse anche sotto il profilo dei progetti industriali, soprattutto in Turchia, un mercato estremamente importante specialmente nel geotermico, e in Marocco, il primo dei Paesi del Maghreb ad aver sviluppato un piano molto aggressivo per la realizzazione di impianti rinnovabili. “In Marocco – spiega Falessi – abbiamo già partecipato a delle gare, ci siamo pre-qualificati e contiamo di avviare presto importanti attività industriali”.