L'interruttore

Il mondo dell'energia sotto una nuova luce

Archivi per il mese di “febbraio, 2013”

Mediterraneo sempre più verde con Enel Green Power

dispimgIl bacino del Mediterraneo è un’area geografica che sperimenterà un aumento della popolazione pari a 80 milioni di abitanti nei prossimi 20 anni, parallelamente a un incremento deciso nella domanda energetica e infrastrutturale.

Come spiega Andrea Falessi, Responsabile Relazioni esterne EGP, in una recente intervista, “il Mediterraneo è un’area importante e relativamente nuova per EGP, che sta guardando con estrema attenzione all’evoluzione della regione”.

Un’attenzione testimoniata, per esempio, da RES4MED, acronimo di Renewable Energy Solutions for the Mediterranean, una piattaforma creata da Enel Green Power insieme a Edison, CESI, GSE, PwC e il Politecnico di Milano.

Obiettivo dell’iniziativa è promuovere lo sviluppo di un contesto adatto alla crescita delle fonti rinnovabili, attraverso il confronto su vari temi come la sicurezza degli approvvigionamenti energetici, la crescita della domanda di energia, l’ottimizzazione dei rapporti commerciali tra paesi produttori e paesi consumatori.

Nel perseguimento di questi obiettivi, spiega ancora Falessi, “RES4MED cerca di avere un approccio diverso, e di non sovrapporsi alle altre iniziative in corso nella regione. Noi vogliamo mettere in rete le diverse associazioni, porci come un ‘network di network’, in grado di mettere a fattor comune l’esperienza delle diverse organizzazioni”.

“Per esempio, una delle prime attività”, prosegue Falessi, “è stata la sottoscrizione di un memorandum of understanding con le varie organizzazioni come Desertech, l’OME e MEDREG, l’associazione di tutti i regolatori del Mediterraneo, metterle insieme e condividere i contenuti della nostra attività.”

Attraverso una sezione presente sul sito istituzionale di RES4MED, inoltre, i soci e gli affiliati possono scambiare documenti relativi a progetti e studi in modo totalmente aperto, aggiornandoli direttamente sul sito.

Il Mediterraneo, per EGP, rappresenta una regione di grande interesse anche sotto il profilo dei progetti industriali, soprattutto in Turchia, un mercato estremamente importante specialmente nel geotermico, e in Marocco, il primo dei Paesi del Maghreb ad aver sviluppato un piano molto aggressivo per la realizzazione di impianti rinnovabili. “In Marocco – spiega Falessi – abbiamo già partecipato a delle gare, ci siamo pre-qualificati e contiamo di avviare presto importanti attività industriali”.

Enel per lo sviluppo dell’eolico mondiale

eolico_enel_usa-2Nell’ultimo decennio l’industria eolica ha conosciuto in Europa uno sviluppo eccellente, anche superiore alle aspettative iniziali. Il potenziale a lungo termine della risorsa è però ancora notevole e, insieme all’innovazione in corso tanto negli aerogeneratori quanto nelle tecnologie di rete, consente di considerare l’energia eolica come una delle fonti protagoniste verso un sistema energetico ancora più sostenibile, sicuro e competitivo.

D’altra parte esistono delle sfide che l’industria eolica deve affrontare. E si tratta di sfide complesse, tra cui rivestono particolare importanza la necessità di un ulteriore sviluppo delle infrastrutture elettriche e la maggiore integrazione nel mercato elettrico dell’energia generata dal vento. Inoltre, difficoltà aggiuntive sono determinate dal perdurare della crisi economica internazionale, che crea un clima economico non favorevole agli investimenti.

A ben vedere, tuttavia, pur in presenza di innegabili difficoltà, vi sono le condizioni per scongiurare una crisi dell’industria europea settore, soprattutto se si guarda con la dovuta attenzione sia ai mercati dell’Europa orientale, dei Balcani e del bacino Mediterraneo, dove è presente un potenziale eolico molto interessante, sia ai mercati emergenti dell’America del Sud e dell’Asia.

È in questa direzione che si sta muovendo con successo Enel Green Power, che ha fortemente ampliato il numero dei progetti avviati e degli impianti entrati in esercizio nei mercati periferici più promettenti dell’Europa e dell’America Latina. Come testimoniano le numerose realizzazioni portate a termine negli ultimi tre mesi.

In Europa, per esempio, sono entrati in esercizio l’impianto italiano di Bagaladi Motta Montebello (28 MW), quello spagnolo di Agreda (18 MW) e tre impianti eolici in Romania per una capacità totale installata di 206 MW.

Particolarmente intense si sono rivelate le attività condotte nell’America Latina, tra cui l’avvio dei lavori per l’impianto di Valle De Los Vientos (90 MW) in Cile, l’entrata in esercizio della centrale di Zopiloapan- Bii Nee Stipa III (70 MW) in Messico e l’avvio dei lavori di tre parchi eolici in Brasile per una capacità totale di 90 MW.

Il contributo di Enel a una nuova sostenibilità d’impresa

csr_enel_pubblicazioniDeterminare e condividere le nuove guidelines dedicate alla rendicontazione per la sostenibilità aziendale e la responsabilità d’impresa. Questo il tema del Meeting “Global Reporting Initiative G4 Consortium”, promosso dal GRI, che si è svolto ad Amsterdam il 20 e 21 febbraio.

Una manifestazione che ha riunito esperti del settore, del mondo imprenditoriale e della società civile, al fine di contribuire alla definizione condivisa di nuove linee-guida per la rendicontazione della sostenibilità. Per il Gruppo Enel era presente Marina Migliorato, responsabile Corporate Social Responsibility (CSR).

“Enel è orgogliosa di supportare il GRI nella definizione di quello che potremmo definire il Bilancio di Sostenibilità 4.0, una forma di rendicontazione della responsabilità d’impresa sempre più semplice e comprensibile, focalizzata sulle tematiche realmente rilevanti per l’Azienda e i suoi stakeholder e, allo stesso tempo, sempre più vicina al business: un ulteriore passo in direzione del cosiddetto reporting integrato, capace di integrare in un unico documento l’andamento delle performance finanziarie e non finanziarie”, ha sottolineato Marina Migliorato intervenendo al meeting.

Il GRI è una rete multi-stakeholder di livello mondiale, le cui linee guida hanno lo scopo di offrire una dettagliata panoramica sulla responsabilità sociale delle imprese e richiedono l’adesione ai più elevati criteri di completezza e trasparenza dell’informazione. Enel, che adotta le linee guida del GRI dal 2006 sempre con il massimo rating A+, è stata da allora parte proattiva nel processo di ideazione, discussione e approvazione di questi indicatori di settore, al fine di rendere la comunicazione aziendale sempre più trasparente e corretta nei confronti di tutti gli stakeholder.

Enel dal 2011 è entrata a far parte del G4 Consortium, il gruppo di società che supportano il GRI nella definizione della nuova generazione di linee-guida per la rendicontazione della sostenibilità. Insieme a Enel, ne fanno parte Alcoa, General Electric, Goldman Sachs, Natura e Shell. Il GRI può inoltre contare sull’expertise di Deloitte, Ernst & Young, KPMG e PwC.

A livello mondiale, Enel è una delle aziende elettriche con le migliori politiche per la responsabilità d’impresa, come confermato recentemente dall’assegnazione del Sustainability Distinction. Si tratta di un riconoscimento frutto dell’analisi condotta dalla RobecoSAM sulle politiche per la sostenibilità nell’ambito del Sustainability Yearbook, presentato lo scorso gennaio a Davos nell’ambito del World Economic Forum.

Enel, la qualità di una distribuzione affidabile

distribuzione_enel-2Basta un click e un apparecchio si accende, una casa si illumina. Si tratta di un gesto solo apparentemente banale, che richiede invece tecnologie estremamente complesse e una gran quantità di lavoro altamente qualificato.

Fornire elettricità in modo efficiente e affidabile è infatti una sfida al massimo livello di complessità tecnica e organizzativa, tanto per la generazione dell’energia, quanto per la sua distribuzione fino agli utenti finali.

Enel è leader indiscusso in questa attività, con Enel Distribuzione che a buon diritto può essere indicato come un esempio di efficienza nella trasformazione e fornitura dell’elettricità, nella gestione delle reti, nell’esercizio, manutenzione e sviluppo degli impianti.

Bastano pochi numeri per rendere l’idea della vastità e della ramificazione dei servizi assicurati da Enel Distribuzione in Italia. Gestisce infatti oltre 1 milione e 100 mila km di linee elettriche (di cui poco meno di 800 mila km in bassa tensione) e circa 450 mila cabine di trasformazione, garantendo anche nei più remoti angoli del Paese tutta l’elettricità necessaria, nella tensione e frequenza adatta ai vari usi.

A tutto ciò vanno aggiunti l’impegno per innalzare la qualità del servizio anche oltre i vincoli dettati dall’Autorità per l’Energia,  per garantire in modo certificato le migliori condizioni di sicurezza e per assicurare il rispetto dei valori ambientali grazie alla rigorosa applicazione di sistemi di gestione certificati.

Ma è soprattutto lo sguardo rivolto al futuro che distingue l’operato di Enel Distribuzione. L’innovazione e la trasformazione del sistema elettrico, con l’entrata in servizio di centinaia di migliaia di piccoli impianti di generazione distribuita, stanno infatti modificando le logiche di funzionamento delle reti di distribuzione, ponendo sfide ad ogni livello. In questo contesto a favore di Enel gioca una leadership conquistata sul campo, che le consente di essere protagonista mondiale nei progetti di automazione e telecontrollo ed uno degli operatori internazionali di riferimento nello sviluppo delle Smart Grid.

Con Enel cresce la mobilità elettrica in Europa

mobilita_elettrica_1Da anni la mobilità elettrica sta guadagnando posizioni negli scenari che istituzioni e centri di ricerca internazionali disegnano per il futuro dei trasporti.  Di fatto, è unanimemente considerata come uno dei fattori chiave per il processo di transizione verso sistemi energetici e ambientali sostenibili.

Non a caso l’ambizioso pacchetto di misure recentemente proposto dalla Commissione europea (Clean Fuel Strategy) per rendere sostenibile il settore dei trasporti, assegna un ruolo centrale al processo di elettrificazione del comparto stradale. Tra l’altro, anche garantendo un numero minimo (circa 800.000) di punti di ricarica per auto elettriche nell’intera Ue.

L’iniziativa per accelerare e coordinare l’elettrificazione dei trasporti europei è stata accolta con favore da Eurelectric (l’Associazione delle industrie elettriche europee), che sottolinea come la diffusione dei veicoli elettrici –  oltre alle positive ricadute sulla qualità dell’aria nelle aree urbane e sull’efficienza energetica complessiva – è anche uno strumento importante per stabilizzare il sistema elettrico europeo, bilanciando il peso crescente delle fonti energetiche decentrate e variabili come sole e vento.

In particolare, Eurelectric apprezza gli sforzi della Commissione per accelerare l’adozione di standard comuni di ricarica in tutti i Paesi: un passo, questo, giudicato indispensabile per promuovere la diffusione dei veicoli elettrici sul mercato europeo. Come pure l’esigenza di armonizzare gli incentivi finanziari e di rendere vincolanti per ciascun Paese gli obiettivi sulle infrastrutture di ricarica.

L’impegno europeo per la mobilità elettrica vede in primo piano il Gruppo Enel, che in Italia e Spagna è già leader nel settore, con ambiziosi progetti di crescita, sia dal punto di vista tecnologico, sia da quello geografico, con progetti attivi in diversi altri Paesi europei e dell’America Latina.

Energia sostenibile per tutti: il contributo di Enel

enabling_electricity_guatemalaIl problema dell’energy divide, cioè del divario nella disponibilità di energia che esiste nel mondo, riveste una importanza centrale nel sistema energetico mondiale in rapida trasformazione. Ancora oggi, per esempio, oltre 1,4 miliardi di persone non hanno la possibilità di accendere nemmeno una lampadina, poiché non dispongono di energia elettrica.

La soluzione di questo problema non può essere né facile né rapida. Tuttavia è necessaria e implica strade che, seppure diverse tra di loro, devono necessariamente avere un comune denominatore nell’esigenza di sostenibilità energetica, ambientale e sociale.

Su questo tema le Nazioni Unite hanno dato un segnale forte lo scorso anno, designando il 2012 come “Anno Internazionale dell’energia sostenibile per tutti”.

Il fiorire di progetti che ne sono seguiti hanno visto il Gruppo Enel tra i principali protagonisti industriali, con un programma specifico di iniziative, denominato Enabling Electricity, che si è affiancato ad altri progetti che il Gruppo aveva già avviato in vari Paesi.

Su questo tema, in effetti, l’impegno di Enel è di lunga data ed ha già dato luogo a risultati importanti, garantendo l’accesso all’energia elettrica a oltre un milione di persone.

Ma per Enel si tratta solo di un primo passo. L’intenzione, infatti, è quella di intensificare gli sforzi nei prossimi anni: è stato già annunciato l’obiettivo di raddoppiare quel numero nell’arco dei prossimi tre anni.

Si tratta di una sfida che il Gruppo Enel affronta su più aspetti e livelli, includendo tra le finalità da perseguire non solo l’accessibilità tecnologica e infrastrutturale all’energia, ma anche, più in generale, il miglioramento delle condizioni di vita delle comunità più povere e remote, l’abbattimento delle barriere economiche e la condivisione delle competenze e delle esperienze.

Enel Green Power. “Sulle tracce dei ghiacciai” contro il climate change

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Una grande missione internazionale per un progetto ambizioso: una spedizione in Alaska per studiare i ghiacci perenni e contribuire alla conoscenza delle ragioni del cambiamento climatico.

Dopo il Caucaso e l’Himalaya, infatti, partirà nell’estate 2013 la terza esplorazione di “Sulle tracce dei ghiacciai”, organizzata da Macromicro con il sostegno di Enel Green Power e di nuovi importanti centri di ricerca come l’USGS (United States Geological Survey) e il National Snow Ice & Data Center.

La spedizione si svolgerà in Alaska fra luglio e agosto, nei parchi nazionali di Glacier Bay e Juneau Ice Field, dove saranno raccolti i dati.

I rilevamenti saranno effettuati da un team scientifico composto da importanti ricercatori americani, svizzeri e italiani, selezionati dal comitato scientifico di Macromicro guidato da Claudio Smiraglia, docente e ricercatore di fama e curriculum internazionali.

Importanti istituti di ricerca collaboreranno al progetto, mettendo a disposizione le loro banche dati e gli archivi fotografici storici, che consentiranno la consultazione delle foto storiche per il confronto. È prevista inoltre la realizzazione di un documentario prodotto dalla SD Cinematografica.

I risultati delle prime due missioni, svolte sulle montagne del Caucaso e sul Karakorum (nella catena montuosa dell’Himalaya), saranno a disposizione del pubblico dal 3 marzo al 17 novembre 2013 nella mostra “130 anni di cambiamenti climatici sui ghiacciai del Caucaso e del Karakorum”, in programma al Museum Firmian di Bolzano, il polo museale di Reinhold Messner.

Nell’ambito della mostra verranno presentati oltre 30 confronti fotografici di alta qualità e di grandi dimensioni, con l’obiettivo di promuovere una migliore coscienza ambientale e una maggiore consapevolezza delle problematiche legate ai cambiamenti climatici e alla gestione sostenibile delle risorse naturali.

Il contributo di Enel allo sviluppo delle smart grids

smartgrids_crescita_2013Le difficoltà derivanti da una situazione economica sfavorevole non hanno raffreddato gli entusiasmi nei settori più avanzati del comparto energetico. Nel 2012, secondo un recente rapporto di Bloomberg New Energy Finance, a livello mondiale sono stati investiti 13,9 miliardi di dollariin sistemi innovativi di trasmissione, controllo e misura dell’elettricità, con un incremento del 7% sugli investimenti effettuati nell’anno precedente.

In particolare, oltre la metà degli investimenti (circa 7,1 miliardi di dollari) è andata agli smart meter e alle infrastrutture e servizi che sono ad essi connessi, mentre la quota rimanente è stata ripartita tra il settore dell’automazione della rete di distribuzione e, a seguire, progetti dimostrativi integrati per la gestione della domanda, le abitazioni intelligenti, la ricarica di veicoli elettrici eccetera.

Gli Stati Uniti si sono confermati  il primo Paese investitore nelle Smart grids, nonostante una sensibile flessione degli investimenti rispetto al 2011. In crescita, invece, il mercato cinese, che secondo le previsioni di BNEF già nell’anno in corso supererà quello statunitense.

Investimenti in crescita anche nell’Unione Europea (da 1,1 a 1,4 miliardi di dollari) nonostante le lentezze che diversi Stati membri hanno manifestato nell’attuazione della direttiva per l’adozione dei contatori elettronici.

In questo settore il vero boom degli investimenti in Europa è atteso a partire dal 2014, con Enel in prima fila per cogliere i frutti di oltre dieci anni di ricerca e investimenti effettuati per rendere il cambio di paradigma introdotto dalle Smart grids una realtà.

Il Gruppo Enel ha infatti avuto un ruolo pionieristico nell’installazione dei contatori elettronici, il primo mattone delle Smart grids. Inoltre partecipa da protagonista a diversi progetti internazionali innovativi, fra cui ADDRESS per favorire la partecipazione attiva dei clienti, GRID4EU per ottimizzare l’integrazione delle fonti rinnovabili nelle reti intelligenti e Green eMotion per la diffusione dei veicoli elettrici.

Con Enel, la rete italiana fa il pieno di rinnovabili

fotovoltaico_italia_2013Anche il 2012 ha registrato una crescita delle rinnovabili in Italia. Un settore di grande importanza strategica per il futuro energetico del Paese, che vede Enel tra i principali protagonisti del suo sviluppo lungo tutta la Penisola non solo attraverso l’avvio delle nuovi centrali di Enel Green Power – l’ultimo, in ordine di tempo, è stato il parco eolico di Bagaladi Motta Montello in Calabria  – ma anche grazie alla costante attività di allacci alla rete degli impianti di privati, aziende o Pubbliche amministrazioni.

A cominciare dalla Sicilia, dove lo scorso anno Enel Distribuzione ha allacciato alla rete elettrica regionale ben 12.247 impianti “a emissioni zero”, che ora superano le 30.600 unità.

Dalla Sicilia alla Puglia, dove sono stati più di 11mila i nuovi impianti allacciati alla rete dall’azienda, per una potenza complessiva di oltre 400 megawatt. Una regione dove la parte del leone è stata recitata dal fotovoltaico, settore a cui appartiene il 99% dei nuovi impianti.

Fotovoltaico protagonista anche in Campania, regione in cui Enel Distribuzione ha connesso alla rete 6.747 nuovi impianti rinnovabili, con una media di circa 562 impianti al giorno. Si tratta di un ulteriore aumento della già considerevole cifra di 5.900 impianti raggiunta nel 2011.

Di notevole entità anche i risultati raggiunti in Basilicata, dove nel 2012 Enel Distribuzione ha allacciato alla rete quasi 2mila nuovi impianti per una potenza di oltre 170 MW.

Risalendo lungo lo stivale, da sottolineare il lavoro svolto dall’azienda anche nell’Italia centrale. A cominciare dalle Marche, dove sono stati circa 5mila i nuovi impianti “a emissioni zero” connessi alla rete, in grande maggioranza fotovoltaici, per una capacità installata di 182 MW, in grado di soddisfare il fabbisogno di quasi 200mila famiglie.

Dalle Marche alla vicina Umbria, dove i numeri parlano di oltre 3mila nuovi impianti per una nuova capacità installata che ha raggiunto i 112MW, mentre per quanto riguarda la Toscana le cifre parlano di 7.381 nuovi impianti connessi in rete per un totale di 223 MW.

Numeri importanti, che sono stati superati da quelli fatti registrare in Emilia Romagna. Qui, grazie a Enel Distribuzione, nel 2012 sono stati ben 12.898 i nuovi impianti “green”, per una capacità totale installata di 420 MW in grado di soddisfare circa 300mila famiglie. Un risultato tanto più significativo in quanto segue il vero e proprio boom del 2011, quando erano stati connessi alla rete oltre 14mila impianti.

Infine la Lombardia, dove lo scorso anno Enel Distribuzione ha allacciato alla rete la cifra record di 18.529 nuovi impianti che, sommati a quelli attivati a partire dal 2006, portano la potenza verde complessiva installata a oltre 2.520 MW per un totale 57.847 impianti.

Enel, la ricarica dell’auto elettrica è sempre più veloce

enel_auto_elettrica_renault_3L’auto elettrica acquista velocità ed esce dal perimetro delle città grazie a Fast recharge l’innovativo sistema di ricarica, che permette di “fare il pieno” in soli 30 minuti, nato dalla partnership tra Enel e Renault.

La nuova colonnina veloce, a 43 kw di potenza a corrente alternata, è stata presentata il 20 febbraio a Roma dai vertici dei due Gruppi, ma farà il suo debutto in società insieme alla Renault Zoe, berlina compatta di classe B, 100% elettrica, in arrivo sul mercato a primavera con un prezzo a partire da 21.650 euro.

“È un ulteriore fondamentale passo per rendere la mobilità elettrica alla portata di tutti” ha sottolineato Livio Gallo, direttore della Divisione infrastrutture e reti di Enel. “Un passo che non sarebbe stato possibile compiere senza l’integrazione delle competenze con Renault”.

La nuova colonnina, di dimensioni ridotte, consente di ricaricare per l’85% il veicolo elettrico in appena mezz’ora partendo da zero. Enel prevede di installare le nuovi stazioni fast lungo le superstrade e le autostrade, in modo da consentire all’auto elettrica di uscire dal perimetro della città e proporsi come veicolo capace di compiere lunghe distanze.

“Vogliamo rendere più naturale la scelta elettrica – ha precisato il presidente di Renault Italia, Jaques Bousquet. La nuova Zoe si inserisce nel segmento più importante del mercato automobilistico italiano e supera la soglia dei 200 km di autonomia. Potrà essere ricaricata sia in modalità fast sia slow. Dispone inoltre di un sistema per il recupero dell’energia tramite la frenata e di servizi smart per dialogare a distanza con le infrastrutture di ricarica”.

Con il nuovo frutto della partnership Enel e Renault diventano tre le tipologie di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici:

•         Home station, con ricarica a 3 kw, da installare all’interno del proprio garage per un pieno in 6-9 ore;

•         Pubblic Station, con ricarica fino a 22 kw, installata nei punti nevralgici delle città per un pieno in 1 ora circa;

•         Fast recharge, per un utilizzo sulle lunghe distanze

“Attualmente in Italia abbiamo 1000 colonnine di ricarica pubbliche”, ha aggiunto Gallo. “Pensiamo che il 2013 possa essere l’anno della svolta per le auto elettriche, anche grazie ai 120 milioni di incentivi stanziati dal Governo per i prossimi 3 anni. Noi siamo e saremo a supporto di questo mercato verde”.

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