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Nel Brasile mondiale, le rinnovabili di Enel

tierrasmorenas_175x118C’è anche Enel nel Brasile ‘mondiale’. Ma mentre la nazionale di Cesare Prandelli prende il volo per Rio de Janeiro la ‘squadra’ Enel è nel Paese latinoamericano ormai da anni e i campionati di calcio saranno un’occasione per proseguire e rilanciare le attività a 360 gradi del Gruppo.

Enel è presente in Brasile sia nella generazione (1,2 GW nel 2013) che nella distribuzione (6,3 milioni di clienti tra Ampla e Coelce). Il Gruppo ha un’attività nel settore idroelettrico che risale al 2006 e conta su 20 impianti mini-idro distribuiti negli Stati di Mato Grosso, Tocantins e San Paolo. Inoltre, da quando il Paese ha scelto di percorrere la strada delle nuove rinnovabili, il Gruppo si è ritagliato con Enel Green Power un ruolo di first mover che lo ha già portato ad avere oltre 160 MW da fonte eolica, con impianti già in esercizio e altri in costruzione tra gli stati di Bahia e Rio Grande do Norte, e prospettive di crescita che nel 2014 interessano sia l’energia del vento che il solare.

L’oro nero e l’oro blu sono il grande e storico patrimonio del Brasile che ha un sistema energetico legato a petrolio e grandi impianti idroelettrici. L’aumento dei consumi, generato dalla crescita economica, ha posto al Paese la necessità di rimodellare il mix di produzione elettrica integrando l’incredibile risorsa rappresentata dall’idroelettrico – il Brasile possiede il 12% delle riserve mondiali di acqua del Pianeta – con le nuove FER che stanno diventando un elemento sempre più strategico di diversificazione e sicurezza dell’approvvigionamento.

Le nuove rinnovabili di Enel in Brasile stanno crescendo: il complesso eolico Cristal (90 MW di potenza) e del parco di Emiliana (28.20 MW di potenza) nello Stato di Bahia, insieme alla wind farmModelo (56 MW di potenza) nello Stato di Rio Grande do Norte sono le ultime realizzazioni di Enel Green Power nel Paese che si affiancano a cantieri aperti come il complesso Fontes dos Vientos nello Stato di Pernambuco e il progetto di Apiacas nel Mato Grosso con tre centrali che uniscono idroelettrico e fotovoltaico.

Enel Green Power per le rinnovabili anche in Brasile

1659604-1_IMGRID-1È il secondo produttore di greggio dell’America Latina, ma le fonti rinnovabili contribuiscono per circa il 44% alla produzione energetica nazionale e sono destinate a crescere ancora. Il Brasile, per storia e destino, è il Paese delle rinnovabili.

Secondo l’Economy Commission for Latin America and the Caribbean dell’Onu, tutti i Paesi dell’America Latina producono insieme una quantità di energia rinnovabile equivalente a 1.284.164 migliaia di barili di petrolio l’anno. Da solo il Brasile rappresenta il 60% di questa onda verde di energia.

Anche Barack Obama, in occasione della sua visita del 2011, ha riconosciuto che “in fatto di green economy, il Brasile è un maestro da cui gli Stati Uniti potrebbero imparare molto”. E gli investimenti programmati dal governo federale fino al 2020 sembrano poter consolidare questo rovesciamento di prospettiva dove è Brasilia a fare da modello a Washington.

A fare del Brasile il Paese delle rinnovabili non c’è solo la tradizionale diffusione di impianti da biomasse a canna e centrali idroelettriche, ma anche lo sviluppo che negli ultimi anni hanno registrato sia l’eolico sia il fotovoltaico, sull’onda del Piano Energetico Nazionale 2030.

Secondo l’Associação Brasileira de Energia Eolica, nel 2012 la capacità di generazione dell’eolico del Paese è salita del 73%, per una potenza media mensile di 556 MW. Con un investimento di circa 1,77 miliardi dollari e la creazione di 15mila posti di lavoro diretti e indiretti l’energia eolica è ormai arrivata a sfidare in modo aperto e costante il mercato del gas.

La corsa brasiliana sulle ali del vento ha molti protagonisti e tra questi c’è anche Enel Green Power. La società per le rinnovabili del Gruppo ha iniziato la sua avventura brasiliana nel tradizionale settore dell’idroelettrico ma già nel 2010, anno per altro del suo collocamento in borsa, ha cominciato a concorrere allo sviluppo del settore eolico partecipando alla gara pubblica “Brazilian New Energy”.

Enel Green Power ha avviato la costruzione di nuovi parchi eolici negli Stati brasiliani di Bahia, Pernambuco e Rio Grande do Norte che permetteranno a EGP di raggiungere 287 MW di capacità eolica installata totale nel Paese entro il 2014.

I progetti in corso sono un esempio di sostenibilità oltre che di sviluppo delle rinnovabili. Tra questi, tra i più significativi, ci sono i parchi eolici di Cristal, Primavera e Sao Judas nello stato di Bahia. L’energia prodotta dai nuovi impianti verrà immessa nel Sistema nazionale di interconnessione permettendo la riduzione dell’energia in rete proveniente da impianti alimentati a fonti fossili.

I tre impianti, posizionati in regioni semiaride, contribuiranno inoltre allo sviluppo di infrastrutture sino ad oggi non diffuse nella zona e porteranno elettricità a circa 245mila famiglie brasiliane risparmiando l’emissione in atmosfera di circa 270mila tonnellate di CO2.

Con Enel Green Power, il Brasile è più verde

hydroelectric_power_plants_308x218Il Brasile continua a dimostrare il suo impegno a favore delle energie rinnovabili, promuovendo gli investimenti nei settori dell’energia alternativa e puntando a raggiungere un incremento del 200% della capacità installata entro il 2020 (idroelettrico escluso). È quanto emerge da un recente report di GBI Research, dal titolo Renewable Energy Market in South and Central America to 2020.

Escludendo le centrali idroelettriche, infatti, la capacità rinnovabile installata in Brasile dovrebbe passare da 13.260 MW nel 2012 a 38.015 MW entro la fine del decennio, a un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 14%.

In Brasile, Enel Green Power è presente dal 2006 attraverso la controllata Enel Brasil Participações Ltda. La società ha circa 200 dipendenti impiegati negli uffici di Rio de Janeiro, San Paolo, Salvador, Cuiabá e Palmas, oltre che nei 20 impianti di mini-idro che gestisce, con una capacità installata di 93 MW, negli stati del Mato Grosso, Tocantins e San Paolo.

Nel corso del 2008, EGP ha iniziato a sviluppare progetti eolici nel nord-est, e ad agosto 2011, nella gara pubblica “New Energy”, si è aggiudicata contratti di fornitura di energia con tre progetti eolici per una capacità installata totale di 193 MW.

I progetti sono localizzati nel Nordest del Paese, negli Stati di Bahia, Pernambuco e Rio Grande do Norte, quest’ultimo in consorzio con Endesa.

Il Brasile è destinato inoltre a giocare un ruolo ancor più importante nella futura strategia di sviluppo di EGP: “Attualmente, il piano completo di sviluppo nel Paese è pari a circa 550MW“, ha dichiarato in una recente intervista Maurizio Bezzeccheri, responsabile Iberia e America Latina di Enel Green Power. “L’eolico rappresenta l’83%, mentre il restante 17% è rappresentato dall’idroelettrico.

Enel, l’innovazione che si rinnova

innovazione_enelAccrescere la competitività e il valore dell’azienda, generando nuova e maggiore innovazione  su larga scala grazie all’iniziativa individuale dei dipendenti. È questa una sfida su cui puntano tutte le grandi imprese, che dunque diventa tanto più intrigante e impegnativa se a condurla è una società che distribuisce elettricità in una delle regioni più povere del Brasile.

L’azienda in questione è la Coelce, società del Gruppo Enel, con 1.300 dipendenti diretti ed un indotto che dà lavoro ad altre 6.000 persone.

Il luogo è lo Stato del Ceará, nel nord-est del Brasile, dove Coelce opera come licenziataria esclusiva di distribuzione elettrica, con circa 3 milioni di clienti, di cui circa il 60% con basso potere d’acquisto.

La sfida, appunto, è quella di diffondere la cultura dell’innovazione tra il personale, motivandolo verso un consapevole sforzo di miglioramento continuo dei processi lavorativi, anche in assenza dello stimolo dato dalla concorrenza.

Una sfida che è stata abbondantemente superata, al punto che il programma Deu Certo per l’innovazione e l’eccellenza operativa di Coelce è risultato uno dei 10 vincitori (su 140 partecipanti) della prima edizione del M-Prize:Innovating Innovation Challenge, concorso internazionale promosso da Harvard Business Review e McKinsey.

Il progetto Deu Certo è frutto di un lungo lavoro che l’azienda ha intrapreso per ottenere vantaggi competitivi dal coinvolgimento del personale interno e dei collaboratori esterni in un percorso di innovazione continua.

Lanciato nel 2008 sull’esperienza di un precedente progetto che non aveva dato i frutti sperati, Deu Certo ha, per così dire, innovato il percorso di innovazione, secondo la logica: vedi un problemao riscontri una difficoltà? Considerala una opportunità, trova una soluzione e mettila in pratica utilizzando tutte le risorse aziendali di cui puoi disporre.

I risultati ottenuti testimoniano l’impatto positivo di questo cambiamento: negli ultimi 5 anni sono stati testati oltre 370 progetti di innovazione che hanno coinvolto 1.356 lavoratori.

Enel e lo sviluppo delle biomasse anche in Brasile

biomasses_power_plants_308x218-1Sfruttare terreni dal basso valore agricolo destinandoli alla coltivazione di una graminacea che possa essere utilizzata come fonte alternativa per la produzione di energia: è lo scopo del progetto Capim Elefante che il Gruppo Enel, attraverso Endesa, sta implementando nello stato brasiliano di Ceará.

Il progetto, avviato a settembre 2011 con l’introduzione della prima piantagione, sta già dando risultati promettenti: il primo raccolto, ottenuto ad aprile 2012, si è rilevato infatti superiore alle aspettative, grazie alle peculiari caratteristiche di questa pianta.

Il Capim Elefante è una graminacea di origine africana introdotta in Brasile ai primi del ‘900; raggiunge i 5 metri di altezza e fino a 3 cm di diametro e, in condizioni climatiche favorevoli, può essere produttiva per 40 anni.

Una delle caratteristiche di questa pianta, che la rende particolarmente adatta all’utilizzo come biomassa, è l’elevato potere calorifico: 4200 kcal/kg, superiore alla legna (3300 kcal/kg) e a derivati della lavorazione di coltivazioni utili per scopi alimentari, come residuo dopo la spremitura di canna da zucchero (3700 kcal/kg).

Questa specie è caratterizzata inoltre da crescita rapida e può produrre più di 35 tonnellate l’anno per ettaro di materia secca (varietà Guacu), in grado di generare energia da biomasse per 202 MWh per ettaro all’anno (202 MWh/ha/anno), a fronte dei 34 della canna da zucchero.

È importante, infine, sottolineare i positivi risvolti sociali e ambientali di tale progetto:i terreni adibiti alla coltivazione del Capim Elefante sono infatti terreni di basso valore agricolo, che altrimenti resterebbero incolti, e lo sfruttamento di questa varietà in regioni che soffrono di una carenza strutturale di opportunità di impiego offrirà nuovo slancio al mercato del lavoro.

Enel sulle ali del vento

eolico_americalatinaL’anno trascorso si è chiuso con risultati di assoluto rilievo per il Gruppo Enel nel settore eolico. Durante il mese di dicembre, infatti, sono stati avviati o portati a compimento numerosi progetti che hanno riguardato sia l’Europa, sia diversi Paesi dell’America Latina dove la presenza di Enel Green Power è ormai consolidata, come il Cile, il Messico e il Brasile.

Per quanto riguarda il Cile, con un investimento di 140 milioni di dollari EGP ha avviato la costruzione dell’impianto Valle de Los Vientos da 90 MW nella regione di Antofagasta. Una volta  in funzione, l’impianto sarà in grado di generare più di 200 milioni di kWh all’anno, con un risparmio di emissioni in atmosfera stimato in oltre 165.000 tonnellate annue di CO2.

Ha invece una capacità di 70 MW ed una produzione prevista di 250 milioni di kWh all’anno l’impianto diZopiloan – Bii Nee Stipa III che EGP ha ultimato e allacciato alla rete nello stato messicano di Oaxaca. Riguardo a questo impianto si è anche concluso l’accordo relativo ad un contratto di finanziamento del valore di 76 milioni di dollari che l’Inter-American Development Bank metterà a disposizione per coprire parte degli investimenti.

Per quanto riguarda il Brasile, attraverso la controllata Enel Brasil Participacoes, con un investimento di circa 166 milioni di euro EGP ha avviato i lavori per la realizzazione di tre parchi eolici nello stato di Bahia. Una volta ultimati, avranno una potenza totale di  90 MW e saranno in grado di generare circa 400 milioni di kWh all’anno.

Sul continente europeo, sempre nel solo mese di dicembre, sono stati portati a termine progetti in Italia e in Romania. In particolare, in Italia sono stati connessi alla rete il parco eolico da 46 MW di Cutro, in provincia di Crotone, e quello da 18 MW di Potenza-Pietragallo, in provincia di Potenza. Insieme daranno luogo ad una produzione annua di circa 139 milioni di kWh.

In Romania, sono stati allacciati tre parchi eolici situati nella regione di Dobrogea per una capacità totale di 206 MW ed una generazione prevista in 560 milioni di kWh all’anno.

Enel Green Power cresce in America Latina

Con una capacità di oltre 830 MW e oltre 36 impianti, Enel Green Power è oggi una presenza importante in tutta l’America Latina.

“Un fatto rilevante è che le fonti rinnovabili nel continente sono ancora poco sfruttate, e la risorsa rinnovabile è ancora ampiamente disponibile”, ha dichiarato Valerio Cecchi, Presidente di EGP Latin America, in una recente intervista per Enel Radio.

È per questo che l’America Latina è uno dei mercati energetici più promettenti per Enel Green Power, che entro il 2016 ha in programma di investire il 34% di 6,1 miliardi di euro per lo sviluppo delle rinnovabili nella regione.

“Il contesto energetico sudamericano è caratterizzato da un forte dinamismo – spiega Cecchi – e sempre di più si sta prendendo coscienza, nei vari Paesi, dell’importanza di una matrice energetica diversificata, con una maggiore presenza delle fonti rinnovabili nel proprio portafogli”.

La presenza di Enel Green Power in America Latina è decisamente al centro dell’attenzione e dell’interesse degli stakeholder istituzionali; in questo contesto, infatti, “EGP è pronta a giocare un ruolo da protagonista”, sottolinea Cecchi, “grazie alla capacità di sviluppo in tutte le tecnologie, in un ottica a breve, medio e lungo termine”.

Per il geotermico, le potenzialità sono enormi, ed aumenta anche l’interesse da parte degli stakeholderistituzionali. E il settore di maggiore crescita per EGP in Sud America, oggi, è l’eolico, che richiede minori tempi di costruzione. Restano poi di grande interesse per l’azienda le opportunità di sviluppo nell’idroelettrico in Brasile e in Cile, nonché nei mercati più recenti come Perù e Colombia. “Le gare che abbiamo vinto” spiega Cecchi, “ci permetteranno di sviluppare un flusso di cassa, nell’ottica dell’autofinanziamento e dello sviluppo”.

Anche il solare, infine, ricopre un grande interesse, specialmente come elemento di ibridizzazione con le altre tecnologie, e favorito dalle ottime condizioni di irradiazione, in particolare in Cile.

Con Enel, cresce l’efficienza energetica mondiale

Accrescere l’efficienza energetica è senza dubbio uno dei percorsi più efficaci per ridurre le emissioni e i costi. Enel è da sempre impegnata su questa strada in tutti gli anelli della catena dell’energia: dalla generazione elettrica alle reti di trasmissione e distribuzione, fino agli usi finali, come il riscaldamento e il raffreddamento degli ambienti, l’illuminazione interna ed esterna, le utenze domestiche e la mobilità.

I risultati conseguiti sono stati di grande rilievo. Per esempio nel costante miglioramento del rendimento medio delle centrali termoelettriche, oppure con la grande innovazione del contatore elettronico, di cui Enel è stata pioniera a livello mondiale, che fornisce a imprese e consumatori uno strumento essenziale sulla via dell’efficienza e della consapevolezza nei consumi

Tuttavia gli spazi di efficienza su cui lavorare sono ancora ampi, e “il settore elettrico –  ha dichiarato in una recente intervista Simone Mori, direttore Regolamentazione e Ambiente di Enel –  presenta ancora grandi possibilità di poter contribuire a una migliore efficienza complessiva del sistema, alla riduzione dei consumi, a un miglioramento ambientale attraverso la diffusione di tecnologie che sono tipiche del nostro settore, quali le pompe di calore, la mobilità elettrica eccetera”

.L’impegno del Gruppo Enel per favorire applicazioni e soluzioni efficienti si manifesta praticamente in tutti i Paesi in cui è presente. Ne sono un esempio in Europa le attività di efficientamento della rete elettrica in Romania, i lavori di modernizzazione delle centrali termoelettriche in Russia, l’incremento dell’efficienza realizzata nel parco di generazione in Spagna e presso la centrale nucleare di Bohunice in Slovacchia e molto altro. Stesso discorso per l’America Latina, con vasti programmi nel settore idroelettrico in tutti i Paesi e in particolare in Cile, mentre le attività per migliorare l’efficienza delle reti e per renderle più moderne e intelligenti è in corso soprattutto in Brasile.

Le smart grids brasiliane sono targate Enel

Nel Paese sudamericano le tecnologie più avanzate, frutto di un’esperienza decennale, stanno trasformando Buzios nella prima “città intelligente” del Brasile.  In un unico centro urbano le soluzioni smart del futuro.

 

Articolo tratto da :

http://www.enel.com/it-IT/media/news/in-brasile-le-smart-grids-targate-enel/p/090027d981c22021

Rio+20: l’importanza della mediazione italiana

Nell’approvazione della bozza del documento finale di Rio+20 c’é stata una mediazione dell’Italia: lo ha ricordato il ministro Corrado Clini.

 

articolo tratto da:

http://ansa.it/web/notizie/canali/energiaeambiente/natura/2012/06/19/Rio-20-bozza-Clini-mediazione-Italia-Ue-Brasile-_7064042.html

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