L'interruttore

Il mondo dell'energia sotto una nuova luce

Archivi per il mese di “aprile, 2015”

Con Enel, la città del futuro diventa realtà

smartcity_2014Rinnovabili, efficienza energetica, uso intelligente degli elettrodomestici: Milano ha ospitato l’edizione 2015 di Solar Expo – The Innovation Cloud, l’appuntamento annuale dedicato all’innovazione tecnologica applicata all’energia. In rappresentanza di Enel, leader del settore, è intervenuta Lilia Consiglio, responsabile unità Sistemi telecontrollo, protezione e telecomunicazione di Enel Distribuzione, che ha preso parte al panel Le smart grid in Italia: progetti pilota per uno sviluppo su larga scala.

In particolare, la Consiglio ha illustrato i risultati ottenuti dal Progetto Isernia, lanciato da Enel nel 2011 dopo la vittoria nel bando indetto dall’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico come progetto pilota italiano relativo alle smart grids. Un impegno su molteplici versanti: dall’applicazione di soluzioni innovative per l’integrazione delle rinnovabili nella rete elettrica, all’installazione del primo modello di storage e di colonnine di ricarica per auto elettrica, fino alla distribuzione dei primi kit Smart Info, dispositivi per il monitoraggio dei consumi domestici.

“Smart Info è stato il primo esempio tangibile di innovazione nelle case dei cittadini. I risultati sono stati da subito incoraggianti: dopo la prima fase di test il 90 per cento ha dichiarato di aver acquisito maggior consapevolezza sui consumi e oltre il 60 per cento ha modificato le proprie abitudini di utilizzo degli elettrodomestici” racconta la Consiglio. “Per spiegare che cos’è lo storage e la sua importanza in un sistema elettrico sempre più rinnovabile, abbiamo organizzato visite con le scuole dedicate a genitori e alunni. Stiamo poi proseguendo nello sviluppo dell’e-car: all’avvio del progetto era ancora vista come un oggetto misterioso, mentre oggi, benché ci sia ancora molto lavoro da fare, non è più così raro vedere veicoli ibridi o totalmente elettrici nelle nostre strade”.

Tecnologie analoghe e complementari sono state testate anche in altre regioni del Sud Italia (Puglia, Sicilia, Campania e Calabria). “Isernia è stato il primo di una serie di progetti che Enel Distribuzione sta mettendo in atto in tutta Italia – prosegue la Consiglio – basti pensare, solo per citarne alcuni, a Grid4Eu in Emilia Romagna, a Smart City L’Aquila o a Puglia Active Network, grazie ai quali il sogno della città del futuro sta pian piano diventando realtà”.

Enel: sconti sull’elettricità per le aziende toscane delle aree geotermiche

350_geotermico_308x218Oltre 5200 aziende delle aree geotermiche nelle province di Pisa, Grosseto e Siena potranno usufruire di uno sconto di circa il 10% sul prezzo dell’energia elettrica fornita. É quello che prevede l’intesa tra Enel e Regione Toscana, rappresentate rispettivamente dal suo presidente Enrico Rossi e dal direttore Country Italia Carlo Tamburi in un incontro avvenuto a Firenze il 27 aprile.

A beneficiare dello sconto saranno le piccole-medie imprese esistenti nei 16 comuni interessati dall’intesa: Abbadia San Salvatore, Arcidosso, Castel del Piano, Castelnuovo Val di Cecina, Chiusdino, Montecatini Val di Cecina, Monterotondo Marittimo, Monteverdi Marittimo, Montieri, Piancastagnaio, Pomarance, Radicofani, Radicondoli, Roccalbegna, San Casciano dei Bagni e Santa Fiora.

Si tratta di 2610 imprese manifatturiere che danno lavoro a quasi 10000 addetti e di 2674 imprese agricole che occupano altre migliaia di lavoratori. La fornitura sarà erogata al prezzo che Enel pratica ai suoi migliori clienti e l’offerta equipara di fatto i prezzi praticati a tutte le imprese presenti nel territorio geotermico a quelli riservati ai clienti industriali, con una riduzione della bolletta elettrica in grado di compensare lo svantaggio logistico delle zone interessate. Ai vantaggi sulla bolletta elettrica si uniscono quelli, già presenti, legati all’utilizzo del calore geotermico da parte di aziende locali.

Nell’ambito delle più ampie attività di Enel nei territori geotermici, EGP si è assunta autonomamente l’onere di realizzare, e poi cedere gratuitamente ai comuni di Arcidosso e Santa Fiora, una volta ultimata, una piscina riscaldata con il calore prodotto dalla geotermia. Si tratta di una struttura di 1.850 metri quadrati con copertura in legno lamellare ed esterni interamente in vetro e tre vasche, una semiolimpionica da 25X16,8 metri, una per bambini e la terza dedicata a fitness, acquagym e riabilitazione.

Con l’obiettivo del migliore utilizzo dei vapori geotermici, è prevista infine la realizzazione di una rete di cessione del calore destinata alle attività produttive esistenti e a quelle che vorranno impiantarvisi, nell’area delle Aiole nel comune di Arcidosso. Per questi interventi è prevista una spesa complessiva di circa 400.000 euro.

L’accordo tra Enel e Regione Toscana, con cui si concretizzerà l’intesa, conclude idealmente quanto previsto nell’Accordo Generale sulla Geotermia firmato a Roma il 20 dicembre 2007 tra Enel, Regione Toscana e 15 dei 16 comuni geotermici della Toscana, che ha fatto registrare importantissimi progressi nella riduzione degli impatti sull’ambiente grazie alle tecnologie impiegate, ha portato nelle casse di Comuni e Regione una compensazione economica importante (pari oggi complessivamente a circa 30 milioni di euro) raddoppiando la cosiddetta “lira geotermica” prevista dalla legge nazionale. Quell’accordo ha comportato inoltre un notevole ampliamento (pari a 112 megawatt) della potenza geotermoelettrica installata in Toscana che oggi arriva a circa 900 megawatt, 40 dei quali rappresentati dalla recentissima centrale di Bagnore 4.

Dall’Oman a Latina, in nome della tecnologia Enel

Foto Inaugurazione Turbo gas Enel Porto Empedocle?La rete elettrica Enel si conferma un punto di riferimento a livello internazionale per gli operatori del settore. Nei giorni scorsi una delegazione di tecnici e ingegneri provenienti dall’Oman, insieme a operatori inglesi, indiani e giordani e del centro di ricerca Cesi, ha visitato il Centro Operativo Enel di Latina per conoscere le soluzioni tecnologiche innovative adottate dall’azienda.

La struttura, presidiata 24 ore su 24, gestisce il servizio elettrico in Media Tensione delle province di Latina e Frosinone (per un totale di 7.914 chilometri di linee) e la ricezione delle chiamate del Pronto Intervento Enel da parte dei clienti di Bassa Tensione. Il Centro Operativo Enel è un’eccellenza a livello tecnologico perché, oltre a monitorare il territorio e a rilevare in tempo reale i guasti e le emergenze che possono verificarsi sulla rete, esegue manovre da remoto per rialimentare la clientela in tempi rapidi.

Nel corso dell’incontro Enel ha presentato le tecnologie adottate per il telecontrollo e l’automazione della rete di Media Tensione, che hanno permesso di conseguire importanti risultati in termini di qualità e continuità del servizio elettrico, e la modalità di gestione del Pronto Intervento, per il quale l’azienda utilizza sistemi di ultima generazione in grado di trasmettere la richiesta di intervento direttamente agli smartphone degli operatori in campo.

“La delegazione era interessata a vedere da vicino sia l’aspetto strutturale che quello organizzativo del centro operativo” racconta Agostino Galati, responsabile Conduzione e Monitoraggio Rete Lazio, Abruzzo e Molise di Enel. “La rete elettrica è gestita in modo innovativo grazie al telecontrollo, che consente di selezionare – in caso di guasti e di manutenzione programmata – le porzioni su cui intervenire a distanza, senza l’impiego di squadre di tecnici”.

Su richiesta della delegazione sono state approfondite anche le strumentazioni adottate dal personale operativo per la gestione dei guasti e le innovazioni introdotte grazie al contatore elettronico. “La visita di ospiti internazionali è motivo di grande soddisfazione per Enel e in particolare per tutti i colleghi del Centro Operativo di Latina, che vanta una tradizione storica e può contare su professionisti di grande esperienza” ha concluso Galati.

Enel e la via dell’open innovation

enel_04-1“La frase più pericolosa in assoluto è: ‘Abbiamo sempre fatto così'”. Sono parole di Grace Hopper, pioniera della programmazione informatica, che suonano quanto mai attuali nel mondo di oggi alle prese con una trasformazione che interessa ogni ambito della vita quotidiana, del lavoro e della stessa concezione di società: cambiare è ormai diventata una parola d’ordine, innovare è di fatto un obbligo.

La trasformazione del mondo dell’energia accompagna e alimenta lo sviluppo della società. E nell’epoca delle rinnovabili, della digitalizzazione della rete e delle smart technology che entrano sino nelle nostre case il cambiamento in atto nell’intero settore si manifesta a 360°, dalla produzione sino al consumo finale, e in un panorama globale dove l’intuizione avuta da una singola persone in un Paese può trasformare il modo di lavorare di intere società nel resto del mondo.

L’open innovation è diventata una chiave di volta del cambiamento grazie, in particolare, alla diffusione delle tecnologie digitali e a internet che hanno reso possibile la diffusione di conoscenze e competenze e la nascita di una rete di innovatori multipolare e in costante collegamento. Anche il settore energetico ha ormai imboccato la strada dell’open innovation nella consapevolezza che il patrimonio di know how e competenze maturato nei decenni può compiere il salto di qualità necessario alle nuove sfide solo grazie alla condivisione e alla contaminazione non solo tra imprese e centri di ricerca, ma anche tra grandi aziende e makers o startupper.

Enel crede nell’open innovation e ne percorre le strade in tutti gli ambiti della sua attività collaborando con agenzie e centri di ricerca come ENEA in Italia, aziende di altre industry come la multinazionale DCNS per la creazione del Marine Energy Research and Innovation in Cile, ma anche con startup e imprese 2.0 come accade con i bandi del programma europeo INCENSe realizzato in collaborazione con Endesa, Accelerace e Fundingbox. “Un investimento in conoscenza ripaga sempre con i migliori interessi” diceva Benjamin Franklin. E l’open innovation di Enel muove da questa consapevolezza per cambiare il mondo dell’energia e rispondere con sempre maggiore efficacia ai nuovi scenari globali.

L’Italia e l’Africa delle rinnovabili, il contributo di Enel

enel_solare_fvL’Africa delle rinnovabili guarda all’Italia. I Paesi della sponda sud del Mediterraneo stanno sviluppando politiche e sistemi regolatori per far crescere le fonti verdi nel loro mix energetico e guardano all’Europa come interlocutore strategico per introdurre tecnologie e modelli di business adeguati.

L’Italia è il terzo partner commerciale dell’Egitto e primo tra i paesi europei. Questo collegamento, con la consolidata architettura di relazioni tra i due Paesi, rappresenta un’opportunità di investimento e di creazione di sviluppo locale per tutta la filiera italiana delle rinnovabili. Come emerso dalla recente conferenza annuale di RES4MED, ospitata il 20 aprile all’Auditorium Enel di Roma, il mercato egiziano delle rinnovabili è ricettivo verso gli investitori stranieri, si sta strutturando per avviare politiche a lungo termine e può qualificarsi come modello per tutta l’area dei Paesi MENA.

La transizione politica e sociale che sta vivendo l’Egitto è aggravata da persistenti crisi energetiche. Nell’ultimo decennio, la domanda elettrica del Paese è cresciuta a un tasso annuo del 7% e, secondo i dati del governo de Il Cairo presentati a RES4MED, per rispondere alla cronica carenza di elettricità e alle previsioni di crescita dei consumi il Paese avrebbe bisogno di installare una capacità addizionale di generazione di 13 GW in soli 5 anni. La riduzione della produzione domestica di petrolio e di gas e la diminuzione delle importazioni delle fonti tradizionali spingono quindi a investire sulle rinnovabili con una strategia di lungo periodo.

Con un mercato interno di quasi 90 milioni di consumatori, l’Egitto è il colosso energetico dell’area MENA che, rispetto al passato anche recente, si rivolge alle rinnovabili non più come a una risorsa da ‘esportare’ verso l’Europa – i grandi progetti che dovevano portare nella sponda nord del Mediterraneo l’energia prodotta con il sole egiziano sono tramontati – ma come ad una soluzione per il proprio mercato di consumatori interni.

L’obiettivo è di produrre almeno il 20% di energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2020. I responsabili della politica energetica egiziana intervenuti alla conferenza RES4MED hanno presentato il piano di sviluppo delle energie rinnovabili, che prevede numerosi meccanismi volti ad attirare gli investimenti, stimati in almeno 10 miliardi di dollari al 2020 sottolineando in particolare il piano di tariffe incentivanti – feed in tariff – recentemente introdotte per favorire l’installazione di almeno 2,3 GW di energia solare e 2 GW di eolico entro il 2017.

Enel, il futuro degli idrocarburi tra sostenibilità e innovazione

Upstream_gasL’Offshore Mediterranean Conference, giunta alla dodicesima edizione, è ormai un appuntamento consolidato per gli operatori dell’Oil&Gas, che si incontrano ogni due anni a Ravenna per fare il punto della situazione sul settore. Quest’anno l’evento si è concentrato sugli scenari a lungo termine, lanciando uno sguardo alla pianificazione delle attività nei prossimi vent’anni.

Enel ha preso parte al comitato scientifico che seleziona i papers per la sezione conferenze. “C’è stata una notevole partecipazione sia da parte delle industrie del settore, sia da accademia e ricerca” racconta Fernanda Panvini, responsabile Autorizzazioni Upstream Gas di Enel. “I temi principali riguardavano nuove tecnologie, ambiente e sostenibilità e l’accettabilità sociale dei progetti: come far sì che un comparto complesso come il nostro possa avere un riscontro positivo sui territori”.

Un settore di punta nel mondo energetico del nostro Paese, i cui numeri non vanno sottovalutati. “In Italia abbiamo un vero e proprio tesoro di olio e gas sotto i nostri piedi, siamo il secondo paese dell’Europa continentale per riserve di idrocarburi” spiega la Panvini. “Estrarne una parte più consistente permetterebbe di ridurre le nostre importazioni e creare migliaia di posti di lavoro”.

La Strategia Energetica Nazionale ha preso in considerazione questo tesoro attraverso la riduzione della domanda di gas del 10 per cento, lo sfruttamento delle risorse nazionali e il raddoppio della produzione di idrocarburi per tagliare l’import del 25 per cento. In questo settore, Enel ha messo insieme il più grande portafoglio di licenze esplorative in Italia e l’Emilia Romagna gioca un ruolo chiave. “Questa regione è stata la culla dell’Oil&Gas nel nostro Paese, dove a partire dagli anni Cinquanta si è sviluppato un know-how tecnologico di alto profilo, invidiato nel resto nel mondo. Un’eccellenza nazionale che va valorizzata” ha concluso la Panvini.

Dalla geotermia di Enel, energia per lavoro e turismo

geotermialarderello_170x118Un settore che impegna quotidianamente circa 3.000 persone, ma che potrebbe dare lavoro fino a 30.000 addetti. Il convegno Speciale geotermia, il futuro a emissioni zero è già qui, promosso da Legambiente e Kyoto Club, prevede un futuro roseo per la geotermia in Italia, a patto però che le condizioni del mercato e una razionalizzazione normativa consenta alle imprese di sfruttarne il potenziale.

Enel è leader assoluta nel settore geotermico in Italia. Le sue 33 centrali (alle quali si è aggiunta Bagnore 4 a fine 2014) hanno fatto registrare lo scorso anno una produzione record di 5.548 GWh, in aumento di quasi 250 GWh rispetto al 2013, a testimonianza della rinnovabilità della risorsa e del know how che Enel Green Power esporta in tutto il mondo.

L’energia prodotta nel complesso geotermico di Larderello e della Toscana, il più antico del mondo, corrisponde al consumo medio annuo di oltre due milioni di famiglie e fornisce calore a circa 9.500 utenti e a 28,5 ettari di serre e caseifici, contribuendo ad alimentare un’importante filiera agricola, gastronomica e turistica. Tra i benefici della geotermia EGP infatti non c’è solo la produzione sostenibile di energia, ma anche la creazione di posti di lavoro e di indotto turistico, connesso al fascino dei luoghi di produzione di vapore geotermico.

“Una delle nostre sfide principali – ha dichiarato Massimo Montemaggi, responsabile Geotermia Enel Green Power – è dimostrare come un’attività industriale per la produzione di energia da fonte rinnovabile sia compatibile e addirittura promotrice di un importante indotto turistico. La geotermia vanta ormai più di 100 anni di storia ma non li dimostra, continuando a essere settore di innovazione dal punto di vista tecnologico, ambientale e culturale”.

I dati ufficiali 2014 sul turismo geotermico tra le province di Pisa, Siena e Grosseto si attestano intorno alle 58.000 visite. Il Museo della Geotermia di Larderello e il soffione dimostrativo sono stati visitati da circa 28.000 persone. Notevole l’affluenza (oltre 30.000 ingressi) anche per il Parco delle Biancane, il sentiero di trekking Geotermia & Vapore da Sasso Pisano a Monterotondo Marittimo, le Centrali Aperte, le terme etrusco romane di Sasso Pisano e la filiera agricola della Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili del Co.Svi.G. Quest’ultima sarà anche presente a Milano per Expo 2015 tra le dieci best practices selezionate dalla Toscana.

“Panorama d’Italia” a tutta efficienza con Enel

foto2Panorama d’Italia, il tour promosso dal periodico Panorama per raccontare l’eccellenza italiana “vista da vicino” e sponsorizzato da Enel, fa tappa a Vicenza nel segno dell’efficienza energetica. Un fattore competitivo, con grandi potenzialità occupazionali per il territorio: ne è convinto Giovanni Zanchetta, responsabile Mercato Nord Est di Enel, che è intervenuto al convegno inaugurale della manifestazione nella città veneta.

“Con l’efficienza energetica, l’energia torna al suo ruolo primario di veicolo di eccellenze che interessa tutti noi, famiglie e imprese. Efficienza non è solo riduzione dei consumi e degli sprechi: è anche e soprattutto innovazione, che rende smart le nostre città e aumenta la competitività delle imprese. Lavoriamo ogni giorno affinché diventi un elemento distintivo del made in Italy” ha dichiarato Zanchetta.

L’occasione è già stata colta da molte imprese venete come la Rino Mastrotto Spa, azienda leader a livello mondiale nel settore della concia delle pelli, che ha recentemente incaricato Enel Energia di realizzare un impianto full service di cogenerazione da 1.200 kW. Le opportunità sono numerose anche per le famiglie: Enel Energia offre ai propri clienti soluzioni avanzate di efficienza energetica per la casa e per l’uso quotidiano, disponibili “chiavi in mano”, con rateizzazione senza interessi, presso i Punto Enel di tutta Italia.

L’efficienza energetica rappresenta un’occasione di crescita a 360 gradi per il territorio: “Secondo un’analisi del Politecnico di Milano – ha concluso Zanchetta – lo sviluppo di questa filiera è in grado di portare in Veneto circa 40.000 posti di lavoro e un incremento del Pil regionale compreso tra i 3,9 e i 5,6 miliardi di euro”.

Una sfida dal potenziale enorme, se si pensa che in Veneto Enel fornisce energia a 490.000 famiglie e 90.000 aziende. L’eccellenza del territorio passa ovviamente anche dalla qualità del servizio elettrico, punto focale della strategia di Enel che nella Regione gestisce una complessa rete composta da 81.000 chilometri di linee di media e bassa tensione, 159 impianti primari e 42.000 cabine secondarie che portano energia nelle case di oltre 2 milioni e mezzo di clienti.

Grazie anche all’applicazione di nuove tecnologie sulla rete di distribuzione, oggi il livello di qualità del servizio elettrico in Veneto risulta sensibilmente migliore del valore medio nazionale: se infatti nel corso del 2005 un cliente della regione rimaneva senza luce in media per 41 minuti all’anno, nel 2013 il dato si è ridotto a circa mezz’ora, con miglioramento del 25 per cento.

Enel, EnergyMed e il Mediterraneo

porto_empedocleEfficienza energetica, riciclaggio, mobilità elettrica. I tre pilastri della green economy sono stati protagonisti dell’ottava edizione di EnergyMed, tradizionale evento di approfondimento sul settore dell’energia a zero emissioni e sullo sviluppo green dell’area del Mediterraneo ideato dall’Agenzia Napoletana Energia e Ambiente (ANEA) e realizzato in partnership con Enel, ABC, Napoletanagas e Mostra d’Oltremare.

La manifestazione, una vera e propria mostra-convegno, si è tenuta a Napoli nei diecimila metri quadrati della Mostra d’Oltremare. Nell’area espositiva articolata in tre padiglioni tematici (EnerEfficiency, Recicle e Mobility) le imprese, tra cui Enel Distribuzione, hanno potuto mostrare ai clienti le ultime novità della loro gamma di prodotti e servizi green. Un ampio spazio del quartiere fieristico è stato riservato a una sessione congressuale con oltre 40 convegni, incontri e dibattiti, che hanno rappresentato un’importante occasione di aggiornamento professionale per gli operatori del settore.

Grazie all’impegno dell’ICE, l’agenzia governativa per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, sono intervenute a Napoli numerose delegazioni straniere provenienti da Arabia Saudita, Nord Africa, Asia, Europa del Nord e dell’Est che hanno preso parte a incontri business to business con le aziende italiane presenti nel salone.

Tra i temi al centro del dibattito, anche lo sviluppo delle Smart City, le città intelligenti del futuro, a Napoli e nel Mediterraneo. Enel, che vanta in quest’ambito numerosi progetti nel mondo, dall’Europa all’America Latina, è già attiva nel Sud Italia a Bari e Cosenza con il progetto RES NOVAE (Reti, Edifici, Strade, Nuovi Obiettivi Virtuosi per l’Ambiente e l’Energia) che punta a ottimizzare i flussi energetici cittadini con soluzioni innovative, e in Basilicata con l’integrazione di tecnologie ICT per interventi di efficienza energetica e valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico.

Enel, efficienza energetica e il bello del LED

archilede_high_performanceÈ uno degli esempi più efficaci di come innovazione ed efficienza energetica possano sposarsi in un unico prodotto destinato al largo consumo. La tecnologia LED, acronimo di Light-Emitting Diodes, è ormai presenza sempre più abituale nelle nostre abitazioni, sulle auto e nei luoghi pubblici. E continua a conquistare mercato ed estimatori grazie alle sue molteplici qualità.

I vantaggi della tecnologia LED si possono misurare in termini economici, di consumi, ambientali ma anche occupazionali e di salute. Senza dettagliare quelli relativi a luminosità ed efficienza che influiscono sull’occhio umano e si differenziano da luogo a luogo (con miglioramenti costanti delle performance rispetto alle lampadine tradizionali) e senza includere l’indotto generato dal settore e le ricadute sull’industria della white economy e dei cosiddetti green job, i vantaggi più evidenti relativi alle prestazioni tecniche sono:

  • Durata: mentre la vita media di una lampada fluorescente, la più longeva tra quelle ‘tradizionali’, è di 6mila ore, equivalenti a circa 1000 giorni, per il LED si tratta di 50mila ore che si traducono in oltre8mila giorni;
  • Costi: la lampadina a LED ha costi più elevati di quella tradizionali dai quali si rientra in un massimo di cinque anni a fronte di una durata di vite di 15 anni, molto più lunga di quella garantita dalla fluorescenti
  • Consumi: La sostituzione di lampade fluorescenti tradizionali con quelle a LED permette di ridurre in media i consumi del 50%.

La tecnologia LED in Enel ha già una lunga storia. Da un lato è legata alla realizzazione dei primi lampioni per l’illuminazione pubblica Archilede, avviata ormai nel 2009, che oggi costituiscono una gamma di più soluzioni installate da Enel Sole, in poco più di cinque anni, in circa 200mila unità per oltre 1.600 città italiane di piccole, medie e grandi dimensioni. Dall’altro lato il LED di Enel si sviluppa anche nell’offerta per il marcato retail con Enel Energia che, negli ultimi otto mesi del 2014, ha venduto ai propri clienti quasi 500mila lampadine a LED diventando di fatto il principale rivenditore in Italia di lampadine di nuova generazione con la copertura di circa il20% del mercato nazionale.

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