L'interruttore

Il mondo dell'energia sotto una nuova luce

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PAN, la Puglia accelera con Enel

pan_e_distribuzioneUn sistema di trasporti a zero emissioni rappresenta anzitutto una garanzia per l’ambiente e la salute delle persone, ma è anche una grande fonte di risparmio economico per Pubbliche Amministrazioni e cittadini e un volano di sviluppo per la trasformazione delle città in Smart City. Ne è convinta l’Unione Europea, che ha deciso di dedicare l’edizione 2016 della Settimana Europea della Mobilità, che si conclude oggi, alla mobilità intelligente e al suo impatto sull’economia scegliendo il tema “Smart Mobility, Strong Economy”.

Il gruppo Enel sta investendo da anni per la diffusione della mobilità elettrica su larga scala. In Italia l’azienda elettrica ha allestito la più grande rete di infrastrutture di ricarica del Paese con oltre 2.000 colonnine (tra pubbliche e private) lungo tutto il territorio nazionale ed è attiva in numerosi progetti su base comunale e regionale.

Tra questi, uno dei più rilevanti per estensione e particolarità è Puglia Active Network (PAN), il più esteso progetto di smart grid al mondo con interventi sulla rete di distribuzione basati su tecnologie innovative, per un valore complessivo di 170 milioni di euro. Uno sviluppo smart che ovviamente non può prescindere dalla mobilità a zero emissioni. e-distribuzione installerà oltre 70 infrastrutture di ricarica intelligenti e interoperabili (che potranno essere utilizzate dai clienti di diversi operatori), distribuite in circa 40 siti presso i Comuni, le tangenziali e le vie di accesso ai principali centri urbani della regione, oltre che sulla rete primaria autostradale (coprendo sia il collegamento con la direttrice adriatica che con le Regioni Campania e Basilicata).

“Con il piano previsto dal PAN garantiremo una copertura regionale in modo da permettere a qualunque utente della regione di circolare liberamente senza incorrere nel rischio di non trovare punti di ricarica” spiegaFrancesca Tagliaferro, Smart Services Project Manager  di e-distribuzione. “Stiamo progettando una infrastruttura perfettamente integrata nella rete di distribuzione che fino ad oggi non aveva previsto una forte penetrazione di auto elettriche. L’infrastruttura progettata sarà collegata ad un sistema centrale di telecontrollo (EMM) che consente la supervisione dell’intera rete e la completa gestione da remoto dell’intero processo di ricarica”.

Le infrastrutture di ricarica saranno di due tipi: la Pole Station, che può gestire due ricariche contemporaneamente e ricarica la quasi totalità della batteria del veicolo in circa due ore, e la Fast Recharge Plus, in grado di gestire tre ricariche contemporaneamente e che garantisce la ricarica della maggior parte dei veicoli elettrici in circolazione in circa 20/30 minuti. Le Pole Station saranno collocate in aree di sosta medio/lunga (come parcheggi e strutture commerciali) e le Fast Recharge Plus in aree di sosta breve (come le aree di servizio).

La significativa riduzione dei tempi di ricarica consente di ampliare il raggio di percorrenza dei veicoli elettrici, offrendo all’automobilista la possibilità di poter viaggiare oltre i confini comunali e regionali. I sistemi di ricarica contemporanea di più veicoli permetteranno inoltre di  ridurre significativamente l’impatto sul territorio e aumentare la fruibilità del servizio.

Proprio in questi giorni e-distribuzione sta incontrando le Amministrazioni coinvolte per condividere le aree di intervento tenendo conto delle esigenze locali. Le prime colonnine saranno installate a ottobre, mentre il completamento della rete di infrastrutture è previsto per la fine del 2017.

Smart Home & Smart Mobility: l’Enel del futuro è oggi

pacchioni_wiredOggetti con una propria identità digitale, connessi in rete e che dialogano tra di loro. L’idea alla base dell’Internet of things (IoT)prevede la possibilità di mettere in comunicazione una serie di oggetti, dal frigorifero all’asfalto delle autostrade, tutti dotati di un indirizzo IP, di un account e di un software che consenta l’acquisizione e la trasmissione di dati. Proprio come ha fatto il world wide web, l’internet delle cose avvierà un processo di trasformazione profonda della nostra società, andando a incidere sull’economia, l’ambiente e sui nostri comportamenti. Enel ha compreso da anni questa evoluzione e sviluppato una serie di progetti innovativi che interessano le nostre case, le nostre città e il sistema di trasporti. Occasione particolarmente adatta per presentarli è stato il Wired Next Fest, il festival dell’innovazione organizzato dalla rivista Wired Italia e tenutosi a Firenze lo scorso week end.

Sabato 17 Dianamaria Pacchioni, Head of Innovation and New Business, è intervenuta nel panel Smart Home & Smart Mobility: il futuro di Enel è oggi proprio per parlare di mobilità elettrica e domotica.
A Palazzo Vecchio, sede della manifestazione, i visitatori del festival hanno scoperto, anche attraverso un gioco con protagonista la realtà virtuale, in esclusiva al nostro stand, la Smart Home di Enel Energia.

Una casa dove è possibile gestire da remoto gli elettrodomestici attraverso smartphone o tablet, monitorare i propri consumi e confrontarli con case simili alla propria. Con la convinzione che una casa intelligente sia alla portata di tutti, Enel Energia ha lanciato GoodLife: un sistema di servizi innovativi ideati per permettere alle persone di risparmiare tempo ed energie nella vita di tutti i giorni. In particolare, utilizzando Enel GoodLife i clienti potranno acquisire maggior consapevolezza del proprio fabbisogno energetico, essere sempre connessi con la loro casa e usufruire di una serie di servizi associati. Tra questi, ad esempio, la possibilità di ricevere una notifica in caso di apertura di porte o finestre, ordinare la spesa online e riceverla in giornata con spedizione gratuita o vincere premi completando le Missioni nella sezione dedicata del portale.

La rivoluzione intelligente non si ferma tuttavia alle mura domestiche. I veicoli a trazione elettrica – che hanno registrato, nel 2015, un aumento di vendite sul mercato mondiale del 70 per cento- rappresentano  la chiave della mobilità sostenibile del prossimo futuro. Enel, che ha installato in Italia una rete di ricarica che può contare su oltre 2.000 stazioni di rifornimento (tra pubbliche e private) per e-car, ha sottoscritto numerose partnership per agevolare la diffusione del trasporto elettrico su larga scala.

Tra le più recenti E-go Car Sharing, il servizio sperimentale di car sharing elettrico realizzato da Enel Energia e l’Università Roma Tre, e il primo sistema V2G (vehicle-to-grid) a uso commerciale del mondo – frutto della collaborazione tra Enel, Nissan e la società  californiana di servizi elettrici Nuvve – la cui sperimentazione parte dalla Danimarca e sarà presto estesa ad altri Paesi.

Giro d’Italia, l’energia di un centenario in compagnia di Enel

giro-ditalia_Ci sono eventi in grado di sintetizzare un momento storico o i nostri ricordi meglio di un ritaglio di giornale o di un album di fotografie. Il Giro d’Italia è uno di quelli, fin dalle imprese di Bartali e Coppi raccontateci dai nonni. Una competizione tra le più importanti e conosciute non solo nel settore delle due ruote, ma dell’intero panorama sportivo mondiale, che ha scritto per gli appassionati pagine indimenticabili di un libro che si appresta a diventare secolare, anche grazie all’energia di Enel. A partire dallo scorso anno il nuovo logo dell’azienda elettrica è comparso sulla celeberrima maglia rosa e continuerà ad accompagnare il leader della classifica generale per le prossime due edizioni.

Nel 2017 il Giro celebrerà la storica edizione del centenario, ribattezzataGiro 100. Gli organizzatori hanno svelato oggi le prime tre tappe della manifestazione, che percorrerà le strade italiane dal 5 al 28 maggio 2017 e prenderà il via dalla Sardegna. L’isola sarà attraversata da nord a sud lungo la costa orientale, con le tappe in linea Alghero-Olbia (203 km), Olbia-Tortolì (208 km) e Tortolì-Cagliari (148 km). Il Giro sbarcò in Sardegna per la prima volta in occasione di un altro centenario, quello dell’unità d’Italia celebrato nel 1961. La corsa è tornata poi sull’isola altre due volte, nel 1991 e nel 2007. All’evento di presentazione hanno preso parte, oltre agli organizzatori della gara, il direttore della Gazzetta dello Sport Andrea Monti, la madrina del Giro Giorgia Palmas e il ciclista sardo Fabio Aru.

Enel continua ad accompagnare come main sponsor i campioni del ciclismo in un viaggio di oltre 3mila chilometri attraverso l’Italia. Un percorso che, come di consuetudine, sarà in grado di unire comunità, territori e generazioni diverse con la passione per le due ruote. Il connubio con il Giro è naturale per Enel se pensiamo ai numerosi punti in comune tra la “corsa rosa” e l’azienda, a partire dalla presenza sul territorio: un evento che arriva ovunque, così come l’energia di Enel alimenta la quotidianità di migliaia di città e paesi.

Non potevano mancare poi la natura e l’innovazione. Enel porta infatti al Giro una grande novità: la mobilità a zero emissioni delle e-car e delle e-bike. Le biciclette, vere protagoniste della corsa, sono un oggetto “antico” che sta vivendo una seconda vita grazie alla tecnologia elettrica. In concomitanza con la Settimana della mobilità sostenibile, il campione in carica del Giro d’Italia Vincenzo Nibali interverrà sabato 17 settembre al Punto Enel di Messina, la sua città natale.

Infine, la centralità delle persone: 12 milioni di spettatori fisici sulle strade, 185 ore di diretta tv, 192 Paesi collegati. Un bacino potenziale di quasi 800 milioni di persone cui Enel intende veicolare, attraverso la sponsorizzazione, non soltanto il brand ma anche la sua identità e le sue attività.

Così come il Giro attraversa le strade italiane da quasi un secolo, Enel fornisce energia a milioni di persone da oltre cinquant’anni. Consuetudini che non potrebbero mantenersi così vive senza un fondamentale elemento di propensione verso il futuro. Tradizione e innovazione sono dunque le parole chiave della collaborazione tra Enel e Giro d’Italia: due storie con un lungo percorso alle spalle, ma che lavorano ogni giorno con l’obiettivo di rinnovarsi.

 

Enel, quando la cabina è un’opera d’arte

osnago_583_300Accelerare il processo di transizione verso le città di domani, per un’azienda come Enel, non significa soltanto sviluppare nuovi modi di produrre energia, ma anche valorizzare le infrastrutture attraverso un modo diverso e innovativo di rappresentare l’energia. Per questo Enel ha avviato da anni in Italia una serie di progetti che puntano a trasformare le cabine elettriche – elementi chiave del sistema – in vere e proprie opere d’arte, contribuendo al patrimonio della comunità e dei territori che le ospitano.

A Bologna circa 70 cabine elettriche installate dall’azienda diventeranno “murales d’autore” grazie al contributo degli artisti che parteciperanno al bando Accenditi per accenderla, promosso dall’associazione Serendippo. Fino al 12 settembre tutti  gli interessati potranno inviare il proprio progetto al sito http://2016rusco.wixsite.com/rusco/accensione-civica. Le proposte più interessanti saranno realizzate entro metà ottobre, grazie anche al sostegno dell’azienda di vernici Sayerlack. Oltre alla superficie delle cabine, Enel metterà a disposizione del progetto alcune bici elettriche, con cui sarà possibile effettuare un ciclo-tour per ammirare tutte le opere realizzate nelle diverse zone della città. Il progetto è stato selezionato nell’ambito del premio Accensione civica, promosso dall’Urban Center del Comune di Bologna in collaborazione con Enel.

A Pozzuoli (Napoli), Enel e l’associazione DiversaMenteGiovani hanno lanciato un bando di gara – con scadenza prorogata al 30 settembre – per la realizzazione di cinque murales su altrettante cabine elettriche Enel nel quartiere di Monteruscello. I partecipanti al bando, disponibile all’indirizzodiversamentegiovani.net/perifericart, dovranno proporre un’opera dedicata a uno dei personaggi cui sono intitolate le strade che ospitano le cabine: via Bovio, via D’Annunzio, via De Curtis, via Pasolini e via Severini. I progetti vincitori saranno selezionati da una giuria formata da rappresentanti di Enel, DiversaMenteGiovani e Comune di Pozzuoli, da un esperto di street art e uno di architettura, urbanistica e arredo urbano.

Osnago, in provincia di Lecco, è stata teatro della quarta edizione di La Voce del Corpo, una rassegna patrocinata dal Comune di Osnago e dalla Regione Lombardia che punta a promuovere e valorizzare l’arte contemporanea. In quest’ambito, grazie alla collaborazione tra e-distribuzione e l’associazione culturale Anfiteatro, quattro cabine Enel sono diventate opere di street art.

A Belluno, in occasione del festival Street Art e Dintorni, Enel ha messo a disposizione due cabine elettriche, quella delle case popolari di via San Giuseppe e quella di Borgo Piave, per le opere di writers internazionali. Sulla cabina di via San Giuseppe, Ericailcane ha illustrato la cosiddetta “Beffa di Baldenich”, richiamando l’episodio storico del 1944 quando dodici partigiani entrarono nel carcere di Belluno vestiti da nazisti e liberarono 70 prigionieri politici. La cabina di Borgo Piave sarà invece dipinta nei prossimi mesi.

 

 

In Toscana la musica è piena di vantaggi con Enel

mandela_forumL’unione fa la musica, l’energia e anche gli sconti. L’estate 2016 in Toscana è un mix di concerti e vantaggi per i clienti di Enel Energia e per tutti coloro che parteciperanno agli spettacoli del fitto calendario di eventi promossi dal Prg Firenze.

Grazie alla collaborazione tra Enel Energia e Prg Firenze, storica società toscana specializzata nell’organizzazione di spettacoli, sono in arrivo offerte e sconti per i clienti di Enel Energia iscritti ai programmi di loyalty EnelMia edEnelPremia 3.0 che vogliono partecipare agli appuntamenti con la buona musica in programma al Mandela Forum, all’Obihall, al Teatro Verdi a Firenze e al Modigliani Forum a Livorno.

I clienti EnelMia avranno diritto a uno sconto di cinque euro sui biglietti di molti spettacoli e potranno acquistare i tagliandi online dai link dedicati o presso i punti vendita del Circuito Box Office Toscana. Ogni cliente avrà la possibilità di acquistare due biglietti per ogni singolo evento, raddoppiando così il vantaggio.

I clienti EnelPremia 3.0 iscritti al programma riceveranno 500 punti energia per ogni biglietto acquistato dal sito www.bitconcerti.it, l’offerta è valida per gran parte degli spettacoli in programma.

Le promozioni saranno valide fino a maggio 2017 e sono già attive per i concerti di Malika Ayane (martedì 19 luglio) e Max Gazzé (venerdì 22 luglio) in piazza della Santissima Annunziata a Firenze nell’ambito del Musart Festival.

L’accordo tar Enel Energia e Prg Firenze prevede inoltre l’attivazione di una stazione di ricarica gratuita persmartphone e tablet presso il Mandela Forum in grado di ricaricare ben 24 device in contemporanea. Gli spettatori potranno lasciare i propri dispositivi mobile all’interno di box provvisti di chiave usufruendo di un servizio innovativo: il Mandela Forum è tra i primi impianti polifunzionali in Italia a offrire questo servizio.

Enel e l’acqua che crea energia

idrobluC’era una volta e c’è ancora. L’utilizzo dell’acqua per la produzione di energia è un’avventura che Enel ha intrapreso con la fondazione dell’azienda, oltre 50 anni fa. Da allora, la nostra miniera d’oro blu si è evoluta in un patrimonio straordinario che conta più di 760 centrali e 1.500 gruppi in 13 Paesi, con competenze che vanno dagli impianti a serbatoio a quelli ad acqua fluente, dal mini idro al pompaggio.

 

L’idroelettrico è la fonte rinnovabile con la maggiore percentuale nel portafoglio di generazione del Gruppo, con impianti di diverse dimensioni in Europa e nelle Americhe per una capacità installata complessiva, al 31 marzo 2016, di oltre 29.000 MW. In passato eravamo abituati a gestire separatamente, a livello organizzativo, le grandi centrali e i cosiddetti “mini idroelettrici”.

 

Questi ultimi sono impianti di piccola taglia, in grado di sfruttare brevi salti o portate d’acqua limitate, che riducono al minimo l’impatto sul territorio – sia in fase di costruzione che di manutenzione – garantendo una fonte di energia sicura e prevedibile. Una tecnologia che rappresenta uno dei più interessanti settori di sviluppo, soprattutto in Paesi maturi dal punto di vista energetico come Italia e Spagna, e offre un grande contributo alla sicurezza del sistema, nel nuovo paradigma della generazione distribuita.

 

Oggi la presenza in tanti Paesi comporta una necessità sempre maggiore di parlare una “lingua tecnica” comune, e per questo abbiamo deciso di integrare la gestione delle grandi centrali idroelettriche all’interno della Divisione Energie Rinnovabili. “Questa integrazione migliorerà il nostro modo di lavorare. La generazione idroelettrica Enel aveva due anime parallele, seppur in sintonia. Ora abbiamo l’opportunità di mettere a fattor comune tutte le esperienze e le best practice, dalle competenze tecniche sviluppate nel grande idro alla flessibilità e la capacità necessaria a gestire piccoli impianti” sottolineaLuigi La Pegna, Responsabile O&M Divisione Energie Rinnovabili di Enel.

 

Un sentiero di crescita che prosegue, pur con tutte le differenze dovute alle specificità dei territori, dal Po al Rio delle Amazzoni.

 

In Europa l’idroelettrico gioca un ruolo chiave, come evidenziato dallo studio The Hydropower sector‘s contribution to a sustainable and prosperous Europe, commissionato da Enel e altre utility per analizzare l’impatto economico e ambientale del settore sul sistema energetico. Con investimenti dagli 8 ai 12 miliardi di euro annui, l’idroelettrico è in grado di assicurare oltre 100.000 posti di lavoro per un valore medio annuo complessivo di 650.000 euro, che corrisponde a circa otto volte la produttività media del settore manifatturiero europeo.

 

Dall’altra parte del mondo, in America Latina, il recente completamento della centrale di El Quimbo (Colombia) mette a disposizione quasi 10.000 MW di capacità installata da centrali per lo più di grandi dimensioni. Nel continente americano, l’idroelettrico rappresenta il 20 per cento della produzione globale del settore e il solo Brasile ospita il 12 per cento delle riserve di acqua dolce del Pianeta. Dati che offrono una chiara fotografia di quanto la fonte rinnovabile più antica del mondo abbia ancora ampi margini di sviluppo in una zonadove ladomanda di energia aumenterà ulteriormente nei prossimi decenni, spinta dalla crescita economica e demografica.

 

 

Futur-e: in vendita macchinari e apparecchiature delle centrali Enel

FuturE_turbinaDare nuova vita ai siti non più produttivi, ma anche ai singoli macchinari e alle parti degli impianti che possono avere una nuova destinazione d’uso al di fuori delle centrali non più in funzione. La visione di Futur-e, come l’impegno dell’intero progetto per la sostenibilità, si vede anche nei dettagli.

Il 22 giugno Enel ha avviato il processo di vendita relativo a macchinari e parti di ricambio di alcune delle 23 centrali di Futur-e: sono turbine a vapore e a gas, alternatori, trasformatori e altre apparecchiature.

Sul portale Global Procurement Enel è stata pubblicata la lista dei macchinari e delle apparecchiature oltre all’elenco delle centrali presso le quali sono. Sullo stesso sito sono anche pubblicati i criteri, le informazioni e i riferimenti per poter conoscere i macchinari in vendita, manifestare l’interesse di acquisizione e procedere all’acquisto.

I macchinari e le parti di ricambio saranno in vendita fino alla loro disponibilità. Enel si riserva il diritto di integrare, modificare, terminare e annullare in qualsiasi momento il questo processo di vendita.

Tutte le richieste di acquisto dei potenziali partecipanti saranno valutate da una commissione ad hoc sulla base delle informazioni fornite con la manifestazione di interesse. A seguito dell’analisi della commissione, potrà essere inviata formale comunicazione di ammissione o richiesta di integrazione documentale.

Le società risultate idonee potranno richiedere il sopralluogo, esaminare la selezione aggiornata dei macchinari e delle parti di ricambio in vendita ed, eventualmente, inoltrare un’offerta tecnica ed economica attraverso il Sistema Gare (AES), aperto alle offerte senza termine di scadenza stabilito.

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Enel e la terza rivoluzione digiltale

Enel Open MeterUn oggetto grande come una scatola di scarpe, ma in grado di rivoluzionare le abitudini di consumo energetico di milioni di italiani. È il contatore elettronico di Enel, che a quindici anni di distanza dalla sua “nascita” si prepara a una nuova vita. Enel si appresta a installare nel nostro Paese un nuovo sistema di telegestione che costituirà l’architrave delle smart grid, le reti elettriche intelligenti delle città di domani.

L’avventura del contatore elettronico inizia nel 2001 quando Enel, mettendo a segno un primato mondiale, dà il via all’installazione di 32 milioni di smart meter nelle case e nelle aziende italiane. L’idea nasce in previsione dell’imminente evoluzione del contesto energetico: erano appena state definite le regole per la liberalizzazione del mercato e si rendeva necessario rendere più competitivo il servizio, facilitando l’ingresso di nuovi player. Operazioni come lo switch (il passaggio da un venditore di energia all’altro) o la programmazione di fasce orarie, infatti, con il vecchio contatore non sarebbero mai state possibili.

Dopo quindici anni di onorato servizio del vecchio sistema di telegestione, si aprono oggi le porte, nel nostro Paese, all’arrivo dei più moderni contatori di nuova generazione, realizzati analizzando l’evoluzione tecnologica e dei bisogni dei clienti. A partire dall’installazione del primo contatore elettronico nel 2001, i tecnici di Enel hanno lavorato al suo miglioramento senza soluzione di continuità. E’ stata così sviluppata una versione più avanzata – la cosiddetta “seconda generazione”- attualmente installata in Spagna e in altri Paesi.

La terza generazione, che sarà lanciata dopo l’estate in Italia, è il risultato di un percorso che tiene conto di quanto avvenuto sul mercato negli ultimi anni, delle nuove tecnologie di gestione e misura e della delibera 87 del 2016, con la quale l’Autorità italiana per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (AEEGSI) ha stabilito una serie di indicatori della qualità di servizio.

Grazie alla quantità e alla qualità dei dati che è in grado di trasmettere, lo smart meter ci permetterà di capire di quanta energia abbiamo bisogno e ci renderà più consapevoli e virtuosi nel consumo, contribuendo alla realizzazione degli obiettivi di efficienza stabiliti dall’Unione Europea. Allo stesso tempo, consentirà alle aziende di offrire tanti nuovi servizi e ai distributori di gestire al meglio la rete.

Analizzando le informazioni che provengono dai contatori distribuiti in maniera capillare sul territorio, Enel potrà non solo disegnare fatturazioni più flessibili (calibrate su fasce orarie o addirittura quartorarie), ma anche leggere in tempo reale l’insorgenza di guasti sulla rete e quindi intervenire in maniera tempestiva, migliorando ulteriormente la qualità del servizio. Anche i cosiddetti prosumer – ossia quei cittadini che oltre a consumare producono energia grazie a piccoli impianti rinnovabili domestici – saranno agevolati dai servizi offerti dal nuovo contatore. Chi ha installato un pannello fotovoltaico sul tetto, ad esempio, potrà accoppiare giorno per giorno i propri dati di consumo con quelli di domanda di rete per ottimizzare le proprie abitudini.

Nell’ambito dell’Esposizione Internazionale della Triennale di Milano – 21° Century. Design After Design, Enel ha organizzato come Official Partner la mostra “Vedere l’invisibile.Le forme dell’energia”. L’esposizione ha raccontato, fino al 28 giugno, l’evoluzione parallela della grafica del logo Enel e del design del contatore dal 1962 a oggi, evidenziando le connessioni di questi due elementi con le relative epoche storiche.

“L’unica ragione che può garantire a un design di poter sopravvivere per così tanto tempo è che le sue forme diventino iconiche, cioè che siano così forti da penetrare nell’immaginario comune. Per questo la forma del nuovo contatore ricorda quell’icona che abbiamo creato quindici anni fa: un oggetto molto particolare, inedito all’epoca, che con le sue forme sinuose e arrotondate sembrava quasi una scultura” spiega Michele De Lucchi, architetto, designer, artigiano, fotografo e pittore, che ha ideato sia il primo modello di contatore elettronico Enel nel 2001 che l’esemplare di terza generazione. “Pur mantenendo una forma molto lavorata e fluida, abbiamo semplificato il design che oggi è più lineare ed essenziale in tutti gli elementi fondamentali per l’uso: l’interruttore, il display e le informazioni utili”.

Enel per il Campiello 2016

Enel_PremioCampiello_IN_1080x1080_B_VeronaUn tour letterario nei Punto Enel di Verona, Bologna, Torino, Firenze e Salerno accompagnati dai finalisti della 54esima edizione del Premio Campiello. È il ciclo “Energia d’autore”, promosso da Enel Energia, che ha preso il via il 5 luglio nella città di Romeo e Giulietta.

Nel Punto Enel di piazza San Nicolò il pubblico ha incontrato Gesuino Némus, vincitore del Campiello 2016 per la categoria Opera Prima con il romanzo La teologia del cinghiale (Elliot Edizioni), per il primo appuntamento del ciclo che attraverserà l’Italia sino a settembre.

L’estate all’insegna della letteratura promossa da Enel Energia in collaborazione con il Premio Campiello unisce il fascino del racconto e delle storie con il gusto della parola e l’energia dell’incontro diretto con gli scrittori.

Il Premio Campiello Opera Prima è il riconoscimento assegnato dal 2004 ad un autore al suo esordio letterario. La giuria ha assegnato il premio 2016 a Némus motivando così la scelta: “Gioca di sovrapposizione onomastica col suo personaggio l’autore della Teologia del cinghiale. Gesuino Némus (ossia Nessuno) è infatti lo stesso della voce narrante, che ci offre un sorprendente esordio, ambientato a Telèvas, ‘un’enclave a se stante’ in Sardegna e che ha quale centralità temporale il 21 luglio 1969 del ritrovamento del corpo di Bachisio Tudìnu e, il 22 luglio, di sua moglie Elvira Bòttaru, impiccata a casa. Sarebbe però sbagliato leggere un simile romanzo come giallo, pur poggiando su misteri, silenzi, ancestralità, segreti”.

Il ciclo di cinque appuntamenti di “Energia di autore”, inaugurato con l’incontro di Verona, proseguirà poi il tour toccando le altre quattro città italiane dove si svolgeranno altrettanti incontri-aperitivi a ingresso gratuito con gli autori.

Il Punto Enel di Bologna ha ospitato il 12 luglio un faccia a faccia con i cinque autori finalisti dell’edizione 2016 del Premio Campiello, Alessandro Bertante, Luca Doninelli, Elisabetta Rasy, Andrea Tarabbia e Simona Vinci. Nel mese di settembre gli altri tre appuntamenti in calendario prevedono un nuovo incontro con Gesuino Némus a Torino, mentre a Firenze e Salerno con il vincitore assoluto del Campiello.

Enel e l’Università di Firenze per la geotermia 3.0

geotermia_5_2Lo sviluppo delle geotermia della Toscana passa anche dall’università. Da sempre il distretto dell’energia della Terra che si estende tra le province di Grosseto, Pisa e Siena richiama studiosi e ricercatori da tutto il mondo, ma Larderello e gli altri siti della geotermia EGP hanno un legame particolare con le istituzioni accademiche della Regione.

A Firenze, la sede di Santa Marta della Facoltà di Ingegneria del capoluogo toscano ha ospitato in giugno il seminario “La geotermia: impiantistica e aspetti ambientali”, organizzato in collaborazione conEnel Green Power, rivolto a studenti e dottorandi del Dipartimento di ingegneria industriale.

Le geotermia 3.0 del distretto toscano è un volano di sviluppo a 360° per la regione. E anche l’evento promosso dall’università fiorentina con EGP ha voluto mettere al centro i tanti risvolti e benefici che nascono dalla secolare tradizione di utilizzo dei vapori della terra: dalla produzione di elettricità all’utilizzo del calore, dalla ricerca scientifica all’occupazione fino al turismo e alla filiera agricola.

Docenti dell’ateneo fiorentino ed esperti di EGP hanno presentato le tecnologie impiantistiche e le migliori tecniche ingegneristiche per la coltivazione dei campi geotermici finalizzata alla produzione di energia elettrica e all’utilizzo del calore.

In Toscana, considerata la culla della geotermia mondiale, il settore sta vivendo con Enel Green Power uncostante processo di innovazione che trova numerosi esempi nell’area cosiddetta tradizionale e di recente avevano già portato oltre 50 studenti del dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Firenze a visitare i siti di Larderello e Bagnore sull’Amiata, tra i Comuni di Santa Fiora e Arcidosso.

L’integrazione con altre fonti rinnovabili, la sostenibilità ambientale, la capacità di creare occupazione e promuovere una rete di imprese locali specializzate sono alcuni dei fattori che rendono la geotermia di EGP in Toscana un caso di studio sia per gli aspetti più strettamente tecnologici e industriali sia per quelli collegati al modello di business.

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