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Enel, quando l’innovazione è a misura d’ambiente

thermoelectric_power_plants_308x218Agosto non è stato un mese di vacanza per operatori e ingegneri della centrale Enel di Brindisi. Il periodo estivo è stato infatti tutto dedicato alle prove tecniche dei nuovi carbonili destinati a entrare a breve in funzione alla Federico II compiendo così il percorso dell’opera da 150 milioni di euro che poterà l’impianto termoelettrico pugliese ad aumentare ulteriormente in efficienza e sostenibilità ambientale.

I dome di Brindisi sono il simbolo di un continuo processo di sviluppo nel segno dell’ambiente e dell’efficienza energetica che Enel porta avanti con tutte le tecnologie nel suo portafoglio. Insieme alle innovazioni introdotte nel campo delle rinnovabili – le più recenti in Italia vengono dalla geotermia, con l’inaugurazione della centrale ibrida di Cornia 2 e dell’impianto di perforazione HH300, e da solare ed eolico, con gli impianti che integrano sistemi di storage a Catania e Potenza Pietragalla – sono tante anche le nuove tecnologie e soluzioni che caratterizzano il parco di generazione termoelettrica di Enel e dall’Italia vengono esportati anche all’estero.

Lo sviluppo dell’efficienza degli impianti tradizionali è un elemento portante della nuova visione di Enel che ha avviato un ampio programma di revisione dei suoi asset per valutarne competitività e sostenibilità. Insieme al progetto Futur-E per la destinazione a nuovo uso di 23 centrali termoelettriche italiane, l’azienda ha infatti continuato il suo percorso di implementazione delle migliori soluzioni per l’ambientalizzazione degli impianti alimentati con combustibili fossili. Dal nuovo gruppo a turbogas della centrale di Porto Empedocle in Sicilia ai dome di Brindisi sono numerose gli esempi di interventi che permettono al parco impianti di Enel di offrire performance sempre più elevate ed efficienti.

Il know how di Enel in Italia in fatto di soluzione per l’ambientalizzazione degli impianti termoelettrici è un patrimonio che il Gruppo utilizza anche negli altri Paesi del mondo dove sono in esercizio suoi impianti tradizionali. Anche in questa diffusione delle best practice gli esempi sono molteplici. Tra i più recenti si può citare l’implementazione dei nuovi sistemi per la depolverizzazione dei fumi con filtri a manica nella unità della centrale di Reftinsky negli Urali: una vera e propria rivoluzione copernicana per l’intero settore termoelettrico della Russia che mai sino a prima aveva avuto a disposizione nei suoi impianti soluzioni in grado di ridurre del 99,9% le emissioni di ceneri per un equivalente di oltre 10mila tonnellate l’anno.

Enel e le vacanze a zero emissioni

e_mobility_siena_201409La conservazione del patrimonio naturale, artistico e culturale del nostro Paese passa anche per l’adozione di un sistema di mobilità al 100 per cento sostenibile. In quest’ottica Enel ha avviato da tempo in Italia accordi con le amministrazioni locali e regionali per promuovere il turismo a zero emissioni attraverso una rete di opportunità e servizi esclusivi.

In Umbria è da tempo attiva l’Umbria Green Card, ideata in collaborazione da Enel, Renault e Techne, con cui gli acquirenti potranno ricaricare le vetture elettriche della Renault presso le colonnine Enel e muoversi nel territorio regionale senza impatto ambientale. Con più di 50 infrastrutture di ricarica attive l’Umbria può vantare, insieme all’Emilia Romagna, un sistema di mobilità elettrica integrato e interoperabile su scala regionale. Grazie a una distanza media di 40 chilometri tra un Comune e l’altro, perfettamente compatibile con l’autonomia dei veicoli elettrici, la rete di ricarica supporterà tutti gli spostamenti intercomunali, rendendo green i percorsi turistici e culturali che ogni anno registrano centinaia di migliaia di visitatori.

In Toscana Enel ha sviluppato una rete di ricarica per e-car nella provincia di Siena con oltre 40 colonnine e sta operando per ampliare il sistema di infrastrutture extraurbano, con la possibilità di una triangolazione tra Pisa (sede di un aeroporto internazionale), Siena, Firenze e gli altri luoghi d’arte, per una fruizione sostenibile del territorio che coniughi tradizione e innovazione.

Enel promuove il turismo a zero emissioni anche sul litorale laziale, con quattro colonnine di ricarica installate nel comune di Pomezia, in provincia di Roma. In particolare, il servizio di ricarica offerto dall’infrastruttura di Torvaianica è particolarmente adatto per intercettare l’intenso traffico stagionale nelle località balneari della zona. Pomezia è il primo Comune, nella Provincia di Roma, a creare un “collegamento elettrico” con la Capitale, riducendo le distanze tra i punti di ricarica.

Leader mondiale nel settore della mobilità elettrica, Enel ha installato finora 1600 punti di ricarica su tutto il territorio nazionale. Le colonnine, intelligenti e interoperabili (potranno essere utilizzate dai clienti di diversi operatori), costituiscono la più vasta rete urbana di infrastrutture per la ricarica di e-car su suolo pubblico in Italia.

È possibile individuare l’esatta collocazione dei punti di ricarica sul sito www.eneldrive.it. Un’apposita applicazione per smartphone e tablet fornisce l’ubicazione della colonnina e la distanza rispetto alla posizione del proprio veicolo.

Da Enel Russia, un modello di innovazione al servizio dell’ambiente

russia_reftinsky-1L’inizio di una nuova stagione per la centrale di Reftinsky e di una rivoluzione per tutto il settore della generazione elettrica della Russia. Grazie al programma di ambientalizzazione avviato ormai da diversi anni da Enel Russia, l’impianto che sorge nella regione di Sverdlovsk negli Urali svolge un ruolo sempre più di avanguardia nel processo di modernizzazione delle centrali del Paese e il 13 maggio scorso ha segnato un nuovo passo in avanti nel suo cammino di innovazione con l’inaugurazione dei nuovi sistemi per la depolverizzazione dei fumi con filtri a manica nella Unità 7.

Il “gigante energetico degli Urali”, come veniva definita la centrale di Reftinsky dalle cronache di metà Novecento, è fin dalla sua nascita un luogo simbolo del settore energetico russo e grazie all’ultimo intervento di ambientalizzazione si conferma in questo ruolo. I filtri installati sull’unità da 500 MW della centrale sono i primi nel loro genere installati in un impianto russo e permetteranno una riduzione del 99,9% dell’emissioni di ceneri per un equivalente di oltre 10mila tonnellate l’anno. Inoltre nel corso del 2015 lo stesso intervento verrà esteso a altre due unità da 300 MW del GRES di Reftinsky aumentandone ulteriormente i livelli di sostenibilità e tutela del territorio.

Enel Russia ha una capacità installata lorda di 9.677 MW grazie a quattro centrali termoelettriche. I GRES – traslitterazione dell’acronimo in cirillico con il quale vengono indicati gli impianti di generazione elettrica dei distretti statali russi – sono operanti nella regione degli Urali (Reftinskaya GRES, Sredneuralskaya GRES), nel nord del Caucaso (Nevinnomysskaya GRES) e nella regione centrale del Paese (Konakovskaya GRES).

“L’ammodernamento degli impianti di generazione esistenti e il miglioramento delle loro performance ambientali – sottolinea Carlo Palasciano Villamagna, general manager di Enel Russia – è una delle sfide più importanti che il settore energetico sta affrontando oggi. Enel Russia è impegnata a portare avanti il suo programma di implementazione dei sistemi di ambientalizzazione nel GRES di Reftinsky con l’introduzione di nuove tecnologie e con l’intento di contribuire alla modernizzazione e allo sviluppo complessivo del sistema energetico russo”.

Innovazione e tecnologia sono elementi centrali nello sviluppo di Enel Russia, che nel costante processo di ambientalizzazione delle sue centrali termoelettriche sta capitalizzando il know how dell’intero Gruppo in fatto di efficienza e modernizzazione. L’impianto di Reftinsky, in particolare, si caratterizza come luogo privilegiato di questa condivisione delle migliori pratiche di Enel. La centrale sulle sponde del Bolshoi Reft nel 2014 è stata protagonista di Innoprom, la principale fiera industriale di tutta la Russia, per le sue innovazioni nel campo dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale. Il GRES è inoltre al centro della collaborazione tra la ricerca di Enel e la Ural Federal University di Ekaterinburg – focalizzata proprio sull’efficientamento delle centrali termoelettriche – e, non ultimo, luogo di utilizzo dei droni sviluppati da Enel per ispezionare, in maniera rapida e veloce, l’interno delle grandi caldaie degli impianti termoelettrici.

Enel e lo sprint del mini-idro

mini-idro_enelL’idroelettrico è la principale fonte di energia rinnovabile in Italia, nonché cardine storico del sistema elettrico del Paese. Per mantenere l’efficienza degli impianti e ridurre l’impatto ambientale, Enel ha varato un quadro pluriennale di interventi nel settore: nel corso del 2014 sono state realizzate dieci centrali di piccola taglia, le cosiddette mini-idroelettriche, che utilizzano l’acqua rilasciata dalle grandi dighe.

Le più recenti sono state costruite a Masseria Nicodemo (Potenza) e a Creva, nel comune di Luino (Varese). La centrale di Masseria Nicodemo sfrutta il rilascio di acqua del bacino del Lago di Cogliandrino, senza impatto ambientale e visivo perché si trova all’interno dell’area della diga. Il salto, di 17 metri con una portata di 200 litri al secondo, è in grado di generare una potenza di 50 KW. L’impianto lombardo, costruito ai piedi della diga di Creva, trasforma un salto di circa 30 metri in 600 KW di elettricità, pari al fabbisogno di circa 1.000 famiglie.

Entrambe le opere sono state realizzate per assicurare il Deflusso Minimo Vitale, il rilascio d’acqua imposto dalle autorità ai produttori per salvaguardare la “salute dei corsi d’acqua”. Applicando mini-turbine agli scarichi, Enel è riuscita a mantenere negli impianti un elevato standard di efficienza nel pieno rispetto della normativa. A integrazione del mini-idro è stato costruito a Creva anche un percorso per la risalita dei pesci (la cosiddetta “scala dei pesci”), completando la valorizzazione dell’ambiente fluviale a valle della diga.

Le nuove centrali utilizzano le acque di impianti idroelettrici di taglia tradizionale già presenti nell’area. Dove possibile, le turbine sono state collocate direttamente nel corpo della diga principale, per intercettare e far mulinare l’acqua di scarico prima che arrivi nel letto del fiume. Nelle aree in cui la struttura non lo consentiva, l’impianto è stato invece collocato in posizione separata, personalizzando le centrali secondo necessità.

Enel, norme e tecniche al servizio dell’ambiente

345_termoelettrica_308x218La legislazione europea e nazionale in tema di tutela ambientale è in continuo aggiornamento e punta ad assicurare massimi livelli di salvaguardia, per massimizzare l’efficienza degli impianti industriali e dell’attività energetica.

Il costante controllo delle emissioni gassose riveste, infatti, un’importanza strategica per le attività industriali, sia per adeguare i processi produttivi ai limiti stringenti e a strumenti precisi di verifica, sia per assicurare sicurezza ed equilibrio tra produzione e rispetto degli ecosistemi. Il delicato argomento è stato al centro del seminario Ambiente ed emissioni: aspetti normativi e operativi, organizzato da Opus Automazione, azienda toscana leader nei sistemi di controllo emissioni e gas di processo, e Airmec, realtà dell’avellinese da trent’anni attiva nel settore di impianti di trattamento aria e risanamento ambienti, in collaborazione con Confindustria Avellino.

Alessio Baldini dell’assistenza specialistica di Enel Produzione ha contribuito al dibattito con un focus sulla norma europea UNI EN 14181/2005. “Si tratta – spiega Baldini – dell’insieme di regole e modalità operative stabilite nell’ambito della corretta gestione del Sistema di Monitoraggio in Continuo (Automated Measurement System – AMS), ovvero di tutte le macchine e analizzatori installati nelle centrali termoelettriche che hanno il compito di monitorare inquinanti e macro inquinanti su tutto il percorso di esercizio dell’attività produttiva”.

L’evento ha rappresentato un’occasione per industria e mondo accademico – tra i panel quello di Luigi Ferrara, professore di Diritto ambientale dell’Università Federico II di Napoli – per fare il punto sulle recenti novità introdotte in Italia con il recepimento della direttiva 2010/75/CE (Dlgs 46/2014) la cui corretta applicazione è fondamentale per una gestione moderna ed efficiente dal punto di vista ambientale, degli impianti industriali. Tra le novità introdotte dalla nuova normativa, il rafforzamento della definizione e utilizzo delle migliori tecniche disponibili (cosiddette BAT – Best Available Techniques) di misura e controllo degli inquinanti. Tecnologie su cui il Gruppo è impegnato da anni e sulle quali oggi può contribuire con la propria testimonianza di risultati ottenuti, in particolare sulla qualità dei dati e dei valori monitorati.

“Enel è all’avanguardia in tema di ambiente” – aggiunge Baldini – “In futuro desideriamo rimanere aggiornati sulle evoluzioni riguardanti la normativa tecnica per la tutela dell’ambiente e sulla qualità dei nostri sistemi di monitoraggio”.

Enel e l’impegno per l’ambiente

landscape_175x115La tutela dell’ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici sono impegni presenti nell’agenda di governi, organizzazioni e corporate a livello mondiale. Il Gruppo Enel è pienamente consapevole di queste esigenze e del ruolo fondamentale che l’industria energetica può e deve ricoprire, tanto che ha deciso di integrare nel proprio business i principi della sostenibilità ambientale.

Ne è un chiaro esempio Endesa, controllata del Gruppo Enel nella Penisola Iberica e in America Latina, fortemente impegnata in termini di investimenti per raggiungere l’eccellenza nella gestione ambientale. Lo dimostra il fatto che l’ultimo report pubblicato da Endesa per quel che riguarda le attività ambientali ha documentato investimenti per 70 milioni di euro.

Endesa intende minimizzare l’impatto ambientale delle proprie attività industriali grazie a un’adeguata gestione dei rifiuti, alla riduzione dell’emissione di gas nell’atmosfera e del consumo di risorse naturali. Ma anche attraverso numerosi progetti dedicati allo studio e alla tutela della biodiversità.

Per esempio, lo studio sulla biodiversità associata a bacini idroelettrici: in Spagna, dove esistono oltre 1.200 grandi dighe, Endesa sta realizzando un inventario delle formazioni vegetali e dell’avifauna associata ai bacini. Finora sono stati inventariati 54 bacini nelle comunità autonome di Andalucía, Extremadura, Catalogna, Galizia e Castilla-La Mancha. Nel corso del primo anno, il 2012, sono state individuate 53 specie di uccelli (oltre 6.600 in totale).

Un’altra attività è l’analisi delle aree marine presso gli impianti Endesa situati lungo le coste. L’obiettivo di questo progetto, realizzato in collaborazione con l’Università di Siviglia, è stabilire le potenzialità ecologiche e ambientali degli impianti di Bahía de Algeciras (Cadice) e Carboneras (Almería). I primi studi hanno già dato risultati incoraggianti, dato che l’ottimo stato delle acque potrebbe costituire un habitat adeguato per alcune specie a rischio di estinzione.

Tredici progetti sono incentrati sulla protezione dell’avifauna attraverso interventi sulle linee di distribuzione; complessivamente, Endesa ha investito in questi progetti 350.000 euro.

Casa e consumi, alla scoperta di Enel Green Solution

edifici_sostenibiliLe nostre case sprecano energia. I dati sui consumi delle abitazioni italiane rilevano che l’energia utilizzata per riscaldamento e condizionamento, produzione di acqua sanitaria e cucine sono ancora ben al di sopra della media europea e lontane dagli obiettivi posti dall’UE per il prossimo decennio. Le ragioni vanno cercate nell’utilizzo elevato di gas rispetto a quello dell’elettricità, ma anche nelle poca efficienza degli edifici, degli elettrodomestici e delle soluzioni per riscaldare gli ambienti, l’acqua e per utilizzare l’energia nella vita quotidiana.

Efficienza energetica significa risparmio e tutela dell’ambiente. E le nostre case possono contribuire in modo molto significativo sia alla riduzione della spesa della bolletta sia delle emissioni clima alteranti, soprattutto nelle nostre città. Complici una cultura dell’efficienza poco diffusa e un livello ancora troppo elevato di burocrazia, gli interventi e le scelte per rendere più efficienti le nostre case sono ancora poco diffusi nonostante il settore residenziale possa generare da solo un risparmio di 10 miliardi di euro con benefici per i cittadini come per i produttori e distributori di energia oltre che per l’intero sistema nazionale.

Le proposte Enel Green Solution nascono per “offrire al cliente la soluzione più semplice per installare in casa oggetti come pompe di calore, caldaie a condensazione, pannelli fotovoltaici e solare termico che permettono di ridurre i consumi”, spiega Gianfilippo Mancini, direttore della Divisione generazione, energy management e mercato Italia di Enel. “Siamo appena partiti in alcune province e entro il 2014 arriveremo in tutta Italia”.

Sei soluzioni chiavi in mano per una promozione speciale che permette di rateizzare in bolletta il costo degli interventi e prevede la restituzione del costo degli interessi. I prodotti Enel Green Solution pensati per i clienti del mercato libero dell’energie elettrica e del gas sono:

  • impianti fotovoltaici che producono energia elettrica dal sole per tutta la casa
  • caldaie a condensazione per riscaldare acqua e casa con un risparmio medio del 20% rispetto a una caldaia di vecchia generazione
  • scaldaacqua e pompe di calore che sostituiscono gli scaldabagni tradizionali riducendo gli sprechi
  • solare termico per produrre sino al 70% di acqua calda gratuitamente solo con l’energia del sole
  • climatizzatori classe A++ per raffrescare e riscaldare gli ambienti domestici senza sprechi.

L’offerta di Enel Energia è già disponibile per i clienti di Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e per quelli residenti nelle province di Padova, Treviso, Udine, Venezia, Vicenza. Dall’ Autunno 2014 le soluzioni Enel Green Solution saranno disponibili anche per Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Trentino Alto-Adige, Valle d’Aosta e Veneto.

Enel, il fotovoltaico di Serre Persano

IMPIANTI ENERGIA SOLARE ENEL.SIUn punto di riferimento dal punto di vista tecnologico, economico e della storia energetica italiana: è il complesso di impianti fotovoltaici di Serre Persano.

Collegata alla rete nel 1994, infatti, questa centrale è stata il primo impianto fotovoltaico di Enel in Italia, ed è rimasta a lungo la più grande d’Europa con 3,3 MW di potenza installata. Dal 2011, inoltre, in seguito a lavori di ammodernamento, Serre Persano opera con 6,6 MW di capacità installata ed è in grado di produrre 9 milioni di kWh l’anno.

Al primo, storico impianto, si sono aggiunti i due campi fotovoltaici di Borgo San Lazzaro e Spineto, collegati alla rete a luglio 2013, che con una capacità installata complessiva di 21 MW sono in grado di produrre fino a circa 30 milioni di kWh all’anno.

“Gli impianti più recenti sono stati progettati e costruiti dopo aver partecipato e vinto una gara gestita dal ministero della Difesa” ha spiegato Elia Barbarulo, responsabile dell’unità territoriale sud e isole di EGP, ai microfoni di Enel Radio. “Il progetto è stato autorizzato a marzo 2013”, ha aggiunto Barbarulo, “e inizialmente prevedeva una connessione onerosa e complicata: per questo abbiamo proposto una soluzione più semplice e siamo riusciti a connettere l’impianto con uno scarsissimo impatto ambientale”.

La realizzazione degli impianti ha creato anche un indotto occupazionale: “per la costruzione sono state necessarie 200.000 ore di lavoro, interessando, nei momenti di picco, fino a 450 lavoratori e 15 ditte della zona”. A ciò si aggiunge il lavoro di manutenzione per gli 80 ettari di territorio e i 1000 metri di cavo solare necessario per collegare i pannelli alle apparecchiature di trasmissione dell’energia prodotta.

Oltre al valore industriale ed economico, Serre Persano soddisfa la curiosità di studenti e visitatori, con iniziative degne di nota quali l’apertura degli impianti alle scolaresche per fini didattici.

L’impegno di Enel per la mobilità elettrica

e-mobility_romaNelle aree urbane si gioca la partita decisiva per la sostenibilità economica e ambientale. È nelle città, infatti, che insieme alla massima concentrazione di abitanti si registrano le più elevate emissioni di inquinanti atmosferici e i maggiori consumi energetici, spesso dovuti a sprechi e inefficienze.

Tra le numerose sfide da vincere quella della mobilità è senza dubbio una delle principali.

Il traffico stradale costituisce la maggiore componente dell’inquinamento dell’aria nelle città (fino al 75% del totale), rappresentando anche il principale rischio sanitario per le popolazioni locali.

La necessità di operare un ripensamento radicale del modello di trasporto urbano è da tempo evidente. Dando priorità a sistemi e a veicoli a basso impatto ambientale, come le vetture a trazione elettrica, che alle elevate prestazioni energetiche abbinano la totale assenza di emissioni: requisito fondamentale per la salute e per l’ambiente delle aree urbane.

Si tratta di un campo di innovazione che in Italia vede il Gruppo Enel particolarmente attivo nella ricerca e nella messa a punto di soluzioni adeguate al particolare contesto urbanistico italiano.

Sono già numerosi i progetti e le città dove si stanno affermando le soluzioni proposte da Enel per allargare il campo di applicazione della mobilità elettrica e per renderla un’opzione di interesse crescente.

In questo cammino, tuttavia, è soprattutto il sostegno convinto e attivo dei sindaci e delle amministrazioni locali che assume importanza fondamentale per portare a buon fine la sfida della mobilità sostenibile.

Un impegno che consente di moltiplicare le politiche e gli strumenti urbanistici e che è quindi indispensabile per creare il contesto favorevole allo sviluppo di una mobilità davvero sostenibile, come è quella basata sull’elettricità.

Enel, i vantaggi dell’efficienza energetica

product_service_qualityRipresa dell’occupazione e benefici per la salute dei cittadini, crescita dell’indotto e riduzione di consumi ed emissioni clima alteranti. In un’epoca segnata dalla ricerca di soluzioni in grado di coniugare tutela dell’ambiente e business, sviluppo economico e risparmio, governi, imprese e opinione pubblica si ritrovano concordi attorno a due parole: efficienza energetica.

I benefici dell’efficienza energetica sono diversi e interessano tanto i consumatori, famiglie e imprese, quanto le aziende produttrici di elettricità e l’industria nel suo complesso. L’Agenzia internazionale dell’energia parla ad esempio di “benefici multipli” suddividendoli in cinque ambiti

  • tutela della salute grazie al controllo dei sistemi di riscaldamento,cottura e illuminazione nelle abitazioni;
  • aumento del valore dei beni immobili grazie alle soluzioni di green building e all’efficienza dei sistemi di illuminazione e riscaldamento sia delle abitazioni private sia degli uffici;
  • riduzione di sprechi e costisia per gli operatori energetici sia per i consumatori finali;
  • crescita della qualità e dell’occupazione per le imprese che realizzano nuovi investimenti con i risparmi generati dalle minori spese per l’energia e dal suo uso efficiente;
  • miglioramenti macroeconomici con ricadute sul sistema-Paese grazie a nuove possibilità di investimenti per le aziende e di acquisto per i cittadini

La filiera dell’efficienza energetica è tanto articolata quanto differenti sono gli ambiti nei quali è possibile applicare innovazioni, migliorie o semplici accorgimenti che realizzano efficienza. Dalla produzione alla distribuzione sino al consumo finale, i contesti nei quali il principio del miglior uso dell’energia si traduce in realtà sono potenzialmente inesauribili.

La storia dell’elettricità è una storia di efficienza. La stessa lampadina, simbolo per eccellenza dell’inizio dell’era elettrica, è nata proprio come soluzione più efficiente al bisogno di illuminare le abitazioni in modo più duraturo, sicuro e salubre che con le lampade a olio. E la lunga serie di nomi che va da Frederick Hale Holmescon la sua lampada ad arco, a Thomas Alva Edison e le sue lampadine a incandescenza, documenta che sin da principio l’efficienza energetica capace di cambiare la vita quotidiana è passata attraverso l’innovazione.

Enel coniuga efficienza e innovazione sin dall’inizio della sua storia. E tanti sono gli esempi di lungimiranza industriale in questo senso: la prima centrale solare a concentrazione al mondo nasce ad Adrano, in Sicilia (Italia), e rappresenta il primo esempio di utilizzo delle rinnovabili per uso pubblico; il contatore elettronico che Enel introduce in Italia a partire dal 2001 rappresenta per la distribuzione dell’energia quello che nella Formula 1 ha rappresentato l’introduzione dell’elettronica.

Oggi l’efficienza energetica entra nella vita quotidiana grazie ai sistemi di telegestione, alle soluzioni tecnologiche per riscaldare la casa e gestire gli elettrodomestici, ma anche con innovazioni che permettono di non scaricare in mare i reflui delle centrali termoelettriche, e lo sviluppo di sistemi integrati che attraverso le smartgridintroducono nel tessuto urbano soluzioni efficienti per l’illuminazione pubblica e infrastrutture diffuse per la mobilità sostenibile.

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