L'interruttore

Il mondo dell'energia sotto una nuova luce

Archivi per il mese di “luglio, 2012”

Enel Green Power: innovativa per tradizione

Le rinnovabili in Italia non conoscono crisi, secondo un recente studio di Confartigianato.

I dati di produzione di energia verde a maggio 2012, con i 14.490 GWh dal fotovoltaico e gli 11.541 GWh dall’eolico, confermano il ruolo di leadership dell’Italia a livello europeo. Una produzione in grado di innescare il circolo virtuoso della green economy, ovvero di tutte quelle professionalità a essa legate: tra il 2010 e il 2011, la crescita dell’occupazione nel settore è stata pari all’11,9%.

Enel Green Power è stata protagonista di questo sviluppo, con un incremento nella capacità installata di oltre l’11% dal dicembre 2009, e la parallela crescita della rete Punto Enel Green Power, costituita oggi da 763 punti vendita specializzati nel settore delle rinnovabili per uso domestico.

Oltre la metà degli impianti di Enel Green Power, oltre 380, è situata in Italia, per una capacità installata di circa 2.934 MW. Il mix di produzione include principalmente geotermia, idroelettrico ed eolico, ma il solare, il cui sviluppo ha avuto un forte impulso nel 2011, sarà sempre più presente nei prossimi anni.

Forte è la tradizione di Enel nelle tecnologie idroelettriche su tutto il territorio nazionale, per un totale di 1.511 MW di capacità installata: una tecnologia dall’impatto minimo sul territorio, con impianti gestibili anche da piccole comunità e che consente molteplici utilizzi, secondo la disponibilità delle risorse idriche.

EGP dispone inoltre di 34 impianti geotermici, per una potenza di 722 MW, in grado di assicurare una produzione annua di oltre 5 TWh. Approfondita e affinata nell’area di Larderello, la tecnologia geotermica made in Italy viene applicata da Enel Green Power in tutto il mondo.

L’eolico è la fonte che nell’ultimo decennio ha registrato in Italia la maggiore crescita ed EGP vi partecipa in modo significativo: attualmente la Società gestisce 35 centrali eoliche, per una potenza complessiva di 623 MW.

Anche nel solare, Enel Green Power intende dare grande impulso allo sviluppo del settore attraverso l’incremento della sua base installata e il consolidamento di partnership strategiche con leader tecnologici mondiali di settore, come Sharp e STMicroelectronics.

Da Endesa, la colonnina di ricarica intelligente

L’opportunità di integrazione nei nuovi scenari rappresentati dalle Smart grids sta guidando l’evoluzione delle infrastrutture dedicate alla mobilità elettrica, che ha nei sistemi di ricarica delle autovetture uno dei fronti più delicati di sviluppo.

L’impegno che il Gruppo Enel sta profondendo in questa direzione ha già dato frutti importanti, collocandolo tra quelli più attivi nello scenario internazionale.

Un ulteriore salto di qualità è ora in corso in Spagna, dove la controllata Endesa ha recentemente presentatoZem2All (Zero Emissions Mobility to All).

Si tratta di un progetto, messo a punto in collaborazione grandi imprese internazionali, che verrà testato nella città di Malaga e che si prospetta come un importante passo in avanti per lo sviluppo della mobilità elettrica integrata nelle Smart grids.

La novità è rappresentata soprattutto dalle colonnine di ricarica rapida di tipo bidirezionale, che cioè consentono non solo di prelevare energia dalla rete, ma anche di reimmetterla.

In tal modo si aprono nuovi scenari di ottimizzazione degli usi dell’energia: l’utente, per esempio, può decidere se consumare interamente l’energia acquisita per la movimentazione del veicolo elettrico oppure se impiegarla in parte all’interno delle proprie abitazioni, o addirittura, in futuro, se rivenderla ai gestori di rete.

Consentendo un’interazione costante tra il proprietario dell’auto elettrica, il fornitore di energia e la rete intelligente, questo innovativo sistema di ricarica (che dovrebbe diventare una realtà commerciale entro il 2020) realizza un evidente progresso sul piano dell’efficienza dei consumi elettrici, rivelandosi utile, per esempio, ad ottimizzare l’impiego dell’energia generata dalle fonti rinnovabili durante la notte o in altri momenti di scarsa domanda.

L’America che scopre Enel Green Power

Enel Green Power North America ottiene dal dipartimento del Tesoro americano un grant di circa 99 milioni di dollari per la realizzazione del parco eolico di Caney River, in Kansas.

Il grant verrà allocato al consorzio guidato da J. P. Morgan con cui EGP, a dicembre dello scorso anno, ha concluso un accordo di tax equity partnership per Caney River e per il parco eolico di Rocky Ridge, per un controvalore di circa 340 milioni di dollari.

Caney River, con una capacità totale installata di circa 200 MW, è in grado di produrre ogni anno oltre 750 milioni di kWh, evitando così l’emissione in atmosfera di oltre 500 mila tonnellate di CO2 all’anno.

Enel Green Power è presente negli Stati Uniti e in Canada con Enel Green Power North America con sede ad Andover MA (Boston). Con oltre 70 impianti per una capacità installata di 1.010 MW, è presente in numerosi Stati americani e in Canada, rappresentando una delle poche aziende con un portafoglio di impianti diversificato su quattro tecnologie.

Produce oltre 2,9 TWh annui di elettricità grazie a impianti a tecnologia eolica (605 MW), idroelettrica (313 MW), geotermica (47 MW), solare (24 MW) e a biomasse (21 MW).

L’obiettivo di EGP è di crescere selezionando i progetti più significativi dal punto di vista tecnologico e finanziario, in quegli stati che presentano alti consumi e grandi risorse, in particolare nei settori geotermico, eolico e solare.

Sul fronte dell’innovazione tecnologia, per esempio, EGP-NA ha completato a Stillwater, in Nevada, l’unico impianto ibrido al mondo in grado di unire la capacità di generazione continua della geotermia a ciclo binario a media entalpia con la capacità di picco del solare.

La capacità fotovoltaica è pari a 24 MW, cui si integrano altri 33 MW geotermici localizzati nel medesimo sito.

Nel Kansas si trova invece Smoky Hills, il più grande parco eolico di Enel Green Power nel mondo, con una potenza pari a 250 MW, in grado di produrre energia sufficiente a soddisfare i consumi di 85.000 famiglie americane evitando l’emissione in atmosfera di circa 750.000 tonnellate annue di CO2.

Energia solare, l’innovazione di Enel

La fonte rinnovabile per eccellenza, quella solare, è stata oggetto negli ultimi anni di un’accelerazione straordinaria sul piano dell’innovazione tecnologica, in un’ottica di maggiore efficienza, flessibilità e riduzione dei costi. In poco tempo è così diventata, da fonte di nicchia o quasi, una delleopzioni prioritarie per i futuri scenari di un’economia a basse emissioni.

Va inoltre detto che gli eccellenti risultati raggiunti rappresentano  ancora i primi passi di un’avventura industriale che ha davanti a sé ancora una lunga strada da percorrere sul piano della ricerca e dell’innovazione.

Enel ne è pienamente consapevole ed è pertanto fortemente coinvolta nelle attività di ricerca, con numerosi progetti e iniziative che hanno già reso l’intero Gruppo uno dei “laboratori” più fertili per l’ulteriore sviluppo dell’energia solare.

Ne è un esempio la centrale Archimede di Priolo Gargallo (Siracusa), che rappresenta il primo esempio a livello mondiale di integrazione tra un ciclo combinato a gas ed un impianto solare termodinamico. Oppure il sistema TOB (Triangle-based Omni-purpuse Building), recentemente inaugurato a Pisa, che integra un  sistema di generazione fotovoltaico con altre tecnologie rinnovabili, offrendo così un modello di straordinaria flessibilità per la fornitura di energia in aree isolate o comunque prive di infrastrutture energetiche. E poi il progetto Trebios, il primo al mondo ad integrare solare termodinamico e biomasse. E ancora l’unicum mondiale rappresentato dalla integrazione tra fotovoltaico e geotermico realizzata da Enel Green Power in Nevada (Usa).

Tra le altre cose va infine ricordato il centro di ricerca interamente dedicato all’energia solare e al risparmio energetico, realizzato a Catania, che consente ad Enel di effettuare sul campo le sperimentazioni più avanzate, grazie soprattutto alla possibilità di riprodurre in laboratorio la radiazione solare e monitorare con continuità il rendimento dei vari sistemi in diverse condizioni di funzionamento.

Enel e il valore della responsabilità

È stato dal secondo dopoguerra che l’energia elettrica si è diffusa in modo davvero capillare in Italia, divenendo il motore del “boom” economico  e uno strumento di emancipazione e sviluppo sociale. Un processo che è poi stato favorito dalla grande riforma sulla nazionalizzazione dell’energia elettrica che nel 1962 ha portato alla nascita di Enel.

A ricordare l’avventura industriale di Enel è l’AD Fulvio Conti, nell’ultimo numero di Oxygen, interamente dedicato al cinquantenario della nascita di Enel.

Un’avventura che è poi proseguita con un assetto inalterato fino il 1999 quando, con il contributo della stessa Enel, il mercato italiano è stato liberalizzato, aprendosi alla concorrenza e lasciando libero ogni consumatore  di poter scegliere il proprio fornitore.

Il nuovo scenario competitivo ha visto Enel espandersi sui mercati internazionali, fino a raggiungere un ruolo di protagonista a livello mondiale. Questo straordinario percorso, ha sottolineato Fulvio Conti, “si è basato sull’innovazione continua e ha risposto con enormi investimenti e nuove tecnologie alle esigenze socio-economiche e industriali prima dell’Italia, e poi di tutti gli altri Paesi in cui Enel opera, portando alla realizzazione di progetti rivoluzionari, come quello del contatore elettronico, del quale siamo stati i pionieri”.

I traguardi già raggiunti hanno consolidato la presenza di Enel come grande multinazionale dell’energia. Ma quanto è stato fatto – afferma Conti – è solo lo stimolo per continuare a “guardare al futuro, affrontando le nuove sfide che ci attendono e in particolare raccogliendo in pieno quella della sostenibilità ambientale”.

La generazione di energia più diffusa sul territorio e senza emissioni, il grande scenario della mobilità elettrica, le Smart grids sono solo alcuni dei nuovi traguardi che Enel intende perseguire facendo leva sulla parola responsabilità, “favorendo una crescita economica sostenibile e continuando ad adottare un modello di comportamento trasparente e di ampia condivisione e dialogo con tutti”.

Dalla Banca Europea, un finanziamento di 380 milioni per Enel

Enel Distribuzione SpA (“Enel Distribuzione”, società il cui capitale è interamente posseduto da Enel S.p.A.) ha sottoscritto, nella tarda serata di ieri, con la Banca Europea per gli Investimenti (“BEI”) un contratto di finanziamento per 380 milioni di euro finalizzato a coprire parte degli investimenti connessi agli interventi di efficientamento della rete elettrica nazionale previsti nel piano industriale di Enel Distribuzione per il periodo 2012-2014.

Gli investimenti che in tal modo verranno finanziati hanno l’obiettivo di potenziare la rete elettrica nazionale di distribuzione, con più del 37% degli interventi previsto in Sud Italia.

Tali interventi consentiranno la connessione di impianti di generazione distribuita da fonti rinnovabili e il miglioramento della qualità del servizio, con una riduzione della durata e del numero di interruzioni per singolo cliente.

Il contratto di finanziamento avrà una durata di 20 anni (con scadenza al 2032), un preammortamento di 5 anni (fino al 2018), sarà erogato entro la fine del 2012 ed è assistito da una parent company guarantee rilasciata da Enel S.p.A.

Le condizioni economiche risultano essere competitive e prevedono l’applicazione di un margine di 155 punti base sull’Euribor di periodo.

Questa operazione, come le molte altre analoghe, testimonia l’affidamento riposto da BEI nella validità degli investimenti del Gruppo Enel.

Enel Green Power, innovazione e tecnologia alla luce del sole

Il solare fotovoltaico vivrà nel prossimo futuro una forte crescita a livello mondiale, con un incremento nella capacità installata dai 22 GW del 2009 a circa 500 GW del 2035. Queste le stime contenute nel World Energy Outlook 2011, coerenti con i dati emersi da un recente rapporto dell’EPIA (European Photovoltaic Industry Association) che sottolineano come la crescita di questa tecnologia sia proseguita anche nel 2011, nonostante la crisi economica.

Un trend in cui Enel Green Power svolge un ruolo da protagonista a livello mondiale: oggi, la capacità installata totale del solare di Enel Green Power è pari a 101 MW, distribuita tra l’Italia, il Nord America e la Penisola Iberica.

EGP si propone di svolgere un ruolo di leader nel mercato globale delle tecnologie solari, contribuendo alla sua crescita e allo sviluppo del relativo know-how. In questo senso, la società sta instaurando anche partnership tecnologiche e sviluppando modelli innovativi di business; in Italia, per esempio, la rete in franchising Punto Enel Green Power della controllata Egp retail ha portato ad un forte sviluppo della generazione distribuita, sia sul mercato retail, sia su quello commerciale, potendo contare su una capillare rete di franchisee con 763 punti su tutto il territorio nazionale.

L’interesse di EGP per questo settore non si limita al fotovoltaico: solare termico per la generazione distribuita e solare termodinamico sono oggi al centro di un processo di sviluppo senza precedenti che sta anche generando sinergie con altre tecnologie.

La mobilità elettrica, targata Enel

In questi ultimi anni la mobilità elettrica ha guadagnato molte posizioni negli scenari della green economy, fino ad essere considerata come uno dei settori chiave per il processo di transizione verso modelli energetici sostenibili.

Le innovazioni tecnologiche e gli abbattimenti dei costi stanno rafforzando le prospettive di sviluppo, con i principali istituti di ricerca che concordano nel pronosticare una rapida diffusione dei veicoli elettrici. Nell’Unione Europea, per esempio, si prevede che nel 2020 circoleranno non meno di 900.000 veicoli elettrici, con oltre 4 milioni di punti di ricarica in esercizio.

Proprio sulla Ue, tuttavia – dove sono in corso alcuni tra i principali progetti di mobilità elettrica che vedono Enel tra i protagonisti – ostacoli allo sviluppo del settore possono essere determinati dal ritardo che si sta accumulando nella definizione di uno standard unico di ricarica.

La Commissione Ue ha recentemente ricevuto una nota congiunta tra l’Associazione delle industrie elettriche europee (Eurelectric) e le associazioni industriali del settore auto (Acea) e dei componenti per auto (Clepa), nella quale si chiede di adottare le misure appropriate per arrivare finalmente ad  una soluzione unica per la ricarica delle auto elettriche. Con la raccomandazione principale incentrata sull’urgenza, poiché, pur con gli sforzi realizzati da aziende come Enel, la mancata risoluzione di questo nodo  rischia di compromettere gli importanti risultati ottenuti sino ad oggi.

Accesso all’energia: il programma “Enabling Electricity” di Enel

Il Pil dei Paesi latino americani aumenterà del 3,7%, le esportazioni cresceranno del 6,3% e la forte domanda interna spingerà le importazioni verso l’alto del 10,2%: è il quadro delineato dalla Commissione Economica per l’America Latina e i Caraibi (Celac) per il 2012.

Una regione in crescita, ma caratterizzata ancora da forti disparità nella distribuzione del reddito che generano una situazione di energy divide.

Proprio la riduzione dell’energy divide, attraverso l’abbattimento delle barriere economiche, è un impegno centrale nella politica di responsabilità sociale del Gruppo Enel, che con oltre 16.300 MW di capacità installata è la prima utility elettrica privata in America Latina.

Nell’ambito del programma Enabling Electricity, attraverso i progetti Ecoelce, Ecoampla (in Brasile) e Ecochilectra (in Cile), Enel ha fornito un esempio concreto di integrazione tra fare impresa e contribuire allo sviluppo della società. Tali programmi hanno l’obiettivo di stimolare, attraverso incentivi economici, la raccolta e il riciclaggio dei rifiuti, sintetizzando così i tre ambiti della sostenibilità: sociale, economico e ambientale.

Ai clienti delle aree di distribuzione che portano i propri rifiuti presso specifici punti di raccolta, infatti, il Gruppo Enel, attraverso la controllata Endesa, offre sconti sulle bollette dell’elettricità. I rifiuti recuperati dai clienti vengono depositati in punti di raccolta presenti in luoghi di facile accesso.

Ogni genere di rifiuto è pesato e valutato secondo il prezzo di mercato. Il valore viene registrato immediatamente sulla tessera del cliente e le riduzioni vengono trasmesse al sistema di fatturazione di Endesa.

Si ottiene così un triplice beneficio:

  • ambientale (minore consumo di materie prime, minore impatto visivo e ambientale dei rifiuti);
  • sociale (accesso a un bene basilare grazie anche alla fatturazione a crediti, minore incidenza di malattie dovute alla cattiva gestione dei rifiuti; sviluppo dell’industria sociale di riciclaggio con la creazione di oltre 50 posti di lavoro diretti e oltre 200 indiretti, minore incidenza di furti);
  • economico (minori insoluti e miglioramento della reputazione) con un programma semplice e scalabile.

Fino ad oggi 400.000 persone in Brasile e in Cile hanno beneficiato di questi progetti.

Il tesoro geotermico, il contributo di Enel

Lo sfruttamento della risorsa geotermica, la cui avventura industriale ha avuto inizio proprio in Italia oltre un secolo fa, ha consegnato al nostro Paese una indiscussa leadership tecnologica a livello mondiale, grazie soprattutto alle esperienze maturate sul campo da Enel. Per potenza geotermica installata l’Italia è oggi il primo Paese d’Europa e tra i primi a livello mondiale.

L’innovazione tecnologica sta però aprendo nuovi e vasti orizzonti per questa fonte versatile e sicura, che fino ad oggi ha potuto fornire un contributo localmente importantissimo, ma complessivamente contenuto alla domanda energetica nazionale.

I dati più recenti forniti dal Cnr sulle potenzialità geotermiche italiane – con riferimento alle nuove tecnologie che consentono di sfruttare le risorse di media e bassa entalpia – delineano in effetti un panorama di grande rilievo per la fonte geotermica, soprattutto nelle Regioni meridionali, sia per la generazione elettrica, sia per altri usi energetici.

Entro il 2050 – affermano gli esperti del Cnr – un maggiore sviluppo della geotermia potrebbe garantire al nostro Paese risparmi per 10 miliardi di euro sulla bolletta energetica annuale. Occorre però un grande sforzo condiviso tra mondo della ricerca, industria e Istituzioni, soprattutto per definire un progetto nazionale di lungo termine, in particolare nell’ambito dei sistemi geotermici non convenzionali.

Un impegno che Enel ha già intrapreso, tanto in Italia quanto all’estero. Per esempio, negli Stati Uniti (Nevada) ha già realizzato due impianti binari media entalpia tra i più importanti al mondo, sia come limiti inferiori di temperatura raggiunti che come dimensioni complessive (65 MW). Inoltre ha in fase di sviluppo (in collaborazione con importanti partner scientifici, quali il politecnico di Milano e il MIT) un prototipo di reattore binario supercritico per fluidi a bassa temperatura, con l’obiettivo di realizzare impianti standardizzati ad alta efficienza e basso costo, anche con possibilità di riutilizzo del calore di supero.

Ma oltre ai progetti industriali, Enel è impegnata nella promozione e diffusione degli usi geotermici anche nelle famiglie e nelle piccole imprese, ad esempio con le avanzate pompe di calore geotermiche messa a punto e distribuzione sul mercato da Enel Green Power Retail.

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