L'interruttore

Il mondo dell'energia sotto una nuova luce

Archivi per il mese di “novembre, 2014”

Enel, alta formazione e Mediterraneo

newcorso_new1_308x218Quattro giorni di intense attività, lezioni interattive e una tavola rotonda finale, per fare il punto sullo scenario energetico dell’area del Mediterraneo. New challenges for energy system in the Mediterranean Region, questo il titolo del corso di specializzazione riservato a 24 “addetti ai lavori” di istituzioni pubbliche e governative, autorità regolatorie e aziende del settore dell’energia di Paesi non UE dell’area del Mediterraneo.

A promuovere l’iniziativa, la Fondazione centro studi di Enel, in collaborazione con l’International Energy Agency (IEA), l’Observatoire Méditerranéen de l’Energie (OME), la Renewable Energy Solutions for the Mediterranean (RES4MED) e la Venice International University (VIU).

Il percorso formativo, svoltosi nei giorni scorsi a Venezia in seguito alla positiva esperienza dello scorso anno, ha fornito ai partecipanti un quadro d’insieme e aggiornato sui mercati dell’energia della regione, non solo attraverso lezioni affidate a esperti internazionali del settore, ma anche attraverso case study e laboratori. I 24 funzionari, provenienti dal Nord Africa e dall’area medio orientale del bacino del Mediteranno, sono stati infatti divisi in gruppi per approfondire direttamente specifiche tematiche di loro interesse e hanno poi presentato i risultati del loro lavoro in un’apposita sessione nell’ultima giornata di corso, condividendo con tutti i partecipanti le analisi realizzate sui diversi temi.

Una tavola rotonda, moderata da Nicolò Sartori, Senior Fellow di IAI, ha chiuso il corso ripercorrendo le principali materie affrontate nei quattro giorni di formazione: politiche e framework regolatorio nell’ara del Mediterraneo, sviluppo delle fonti rinnovabili, sistemi di interconnessione nella regione e con la sponda nord del Mediterraneo, business model per la transizione verso un sistema energetico moderno e integrato.

Ad animare il seminario conclusivo sono intervenuti: Adam Brown, Senior Energy Analyst di IEA, Felice Egidi, Head of Regulatory Affairs, Enel Green Power, Roberto Vigotti, Segretario Generale, RES4MED, Matteo Codazzi, CEO del consorzio di ricerca CESI, e Benjamin Gallèpe, Direttore del Segretariato, MEDREG.

Con Enel cresce la mobilità elettrica del Lazio

auto_elettrica_bariL’impegno di Enel per la diffusione della mobilità a zero emissioni in tutta Italia prosegue con l’installazione di quattro colonnine di ricarica nel comune di Pomezia, in provincia di Roma. I siti interessati sono stati selezionati dal Comune e da Enel sulla base di un’accurata analisi del territorio e dei flussi di traffico.

In particolare l’infrastruttura di Torvaianica è un ottimo veicolo di promozione del turismo a zero emissioni, offrendo un servizio di ricarica in grado di intercettare l’intenso traffico stagionale nelle località balneari della zona. Pomezia diventa così il primo Comune, nella Provincia di Roma, a creare un “collegamento elettrico” con la Capitale, riducendo le distanze tra i punti di ricarica.

Enel ha sottoscritto diversi accordi in tema di mobilità elettrica anche a Roma. Un Protocollo d’Intesa con Acea e Roma Capitale prevede l’installazione di 200 punti di ricarica, 100 da parte di Enel e 100 da parte di Acea. Le colonnine sono interoperabili (potranno essere utilizzate dai clienti di entrambi gli operatori) e costituiranno la più vasta rete urbana di infrastrutture per la ricarica elettrica su suolo pubblico in Italia.

In collaborazione con Atac, nell’ambito di un progetto pilota promosso dall’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico, Enel collocherà una serie di infrastrutture di ricarica in aree private ma accessibili al pubblico a Roma e a Milano. Le prime colonnine si trovano presso il parcheggio Atac di via delle Mura Portuensi a Roma, e sarà sufficiente per i cittadini utilizzare la card Enel Drive per dare energia ai loro veicoli. Infine, sono state installate colonnine di ricarica nei due punti vendita Ikea della Capitale, “Anagnina” e “Porta di Roma”.

Il sostegno di Enel allo sviluppo della mobilità sostenibile prosegue all’interno dell’azienda. Grazie al nuovo servizio Enel Car Sharing, i dipendenti Enel di Roma potranno scegliere di utilizzare per ragioni di servizio una flotta di veicoli elettrici Renault, da prenotare attraverso intranet o smartphone. Il progetto è stato lanciato a Roma e sarà presto esteso ad altre sedi del Gruppo.

Sul portale  Enel Drive è possibile individuare l’esatta ubicazione delle colonnine presenti nel proprio Comune e nelle altre città italiane.

 

Enel lavora con l’Italia

efficienza_impianti_enelIl 32% degli investimenti di Enel è rivolto all’Italia. Il Bel Paese è il principale destinatario dei 26 miliardi di euro previsti dal Gruppo nel piano industriale 2014-2018. Ma i numeri, per quanto significativi, non descrivono appieno le attenzioni che l’azienda ha sempre avuto e continua ad avere per l’Italia, oggi destinata ad essere “un laboratorio d’innovazione tecnologica di Enel” come affermato dall’ad, Francesco Starace.

Più di 1milione di km di line elettriche e oltre 30milioni di clienti, sono altre cifre che descrivono la presenza di Enel Italia fatta anche di rinnovabili vecchie e nuove, di impianti termoelettrici sempre più efficienti o destinati a vivere nuove stagioni, di una rete di distribuzioni tra le più evolute al mondo dove le tecnologie digitali e i sistemi di automazione sono ormai sempre più integrati e diffusi. “E non finisce qui”, viene da dire, citando il refrain di un nome storico della tv italiana. Perché Enel in Italia significa anche occupazione, indotto e molto altro ancora.

Tra il 2011 e il 2014 Enel ha realizzato circa 4000 assunzioni, di cui 2.600 con contratto di apprendistato, che stanno portando l’azienda ad avere un quarto dei dipendenti al di sotto dei 35 anni. Enel inoltre ha realizzato il primo caso in Italia di apprendistato scuola-lavoro, secondo la formula prevista dalla legge 128/2013, con un progetto per 145 studenti maggiorenni che frequentano gli ultimi anni di Istituti tecnici industriali di 7 città italiane.

Lo sviluppo dell’occupazione in Italia realizzato da Enel non riguarda solo i dipendenti del Gruppo ma anche tutte le imprese che partecipano all’indotto generato dalle attività sul territorio e nelle centrali. È sempre stato così e continua ad esserlo anche oggi. Basti pensare che le geotermia di Enel in Toscana dà lavoro a 700 addetti del Gruppo, ad altri 1000 di aziende fornitrici e nel 2014 ha portato a 170 nuove assunzioni. E ancora, che lo sviluppo delle biomasse in Italia avviato da Enel avrà ricadute occupazionali sul territorio di oltre 1400 lavoratori.

Enel lavora con l’Italia che innova. Sono sempre più numerosi gli esempi di macchine e soluzioni hightech ideate da piccole imprese e startup del Bel Paese ed entrate nella strada dell’innovazione tecnologica del Gruppo. Il sistema termodinamico trigenerativo Trinum, ideato dall’azienda italiana Innova, è una specie di girasole 2.0 che Enel Green Power ha da poco installato presso il rifugio CAI di Corno del Renon, in provincia di Bolzano, e presto porterà in Cile e Brasile. La R115, macchina marina di EGP sviluppata dalla toscana 40South Energy, sta concludendo la seconda fase di test nelle acque dell’arcipelago toscano e si prepara all’entrata in servizio ufficiale all’Isola d’Elba.

Con Enel l’eccellenza italiana raggiunge il mondo. È il caso delle tecnologie rinnovabili prodotte da imprese della Penisola che entrano in mercati come quello africano e latinoamericano insieme ad Enel Green Power, ma anche di giovani startup come quelle di Enel Lab che hanno portato la loro innovazione prima in alcune città del Bel Paese e ora cominciano a presentarsi sul mercato internazionale. Il binomio Enel-imprese italiane ha esempi in tanti ambiti della filiera industriale legata al settore energetico e se un tempo l’eccellenza del “made in Italy” riguardava le tecnologie delle fonti tradizionali e i primi sistemi di automazione, oggi parla il linguaggio della green technology delle smart grids e delle rinnovabili.

Enel per la mobilità elettrica europea

mobilita_elettrica3L’Unione Europea prosegue nella strategia di contrasto del climate change con un provvedimento che interessa il settore dei trasporti, responsabile di circa un quarto delle emissioni totali di gas a effetto serra. La recente direttiva 2014/94/Ue dispone che gli Stati membri mettano a punto, entro novembre 2016, un piano strategico da inviare alla Commissione europea per lo sviluppo del mercato dei carburanti alternativi e l’installazione di un numero adeguato di punti di ricarica per auto elettriche.

La nuova direttiva nasce dall’esigenza di una politica europea comune per evitare la frammentazione del mercato del settore. In particolare, il documento definisce gli standard tecnici e prevede l’installazione, entro il 2020, di una rete di infrastrutture di ricarica che tenga conto del numero stimato di veicoli elettrici che saranno immatricolati entro tale data.

La normativa segna un passo decisivo nello sviluppo della mobilità elettrica, poiché l’obbligo di aumentare il numero di infrastrutture di ricarica risolverà progressivamente il problema della loro limitata diffusione, che ha finora rappresentato uno dei maggiori ostacoli all’acquisto dei veicoli.

Viene inoltre fatta chiarezza sulla tipologia delle prese di ricarica: a decorrere dal 18 novembre 2017 tutti i punti di ricarica in corrente alternata dovranno rispettare lo standard EN 62196-2 con connettore di Tipo 2, la stessa adottata da Enel. Inoltre, la direttiva stabilisce che le infrastrutture di ricarica debbano essere dotate di contatori intelligenti, altra caratteristica già presente in tutte le infrastrutture di ricarica del Gruppo.

Da anni infatti Enel è attiva nella realizzazione di una rete di infrastrutture innovativa e tecnologicamente avanzata, con stazioni pubbliche (Pole Station) e private (Box Station) personalizzate in base alle esigenze del cliente per rendere la ricarica facile, accessibile e sicura.

Il Gruppo è inoltre impegnato in importanti progetti per lo sviluppo e la promozione della mobilità elettrica nei Paesi in cui opera: in Italia e in Spagna, dove ha sviluppato il primo esempio europeo di interoperabilità tra clienti di diversi Paesi, in ambito UE e nel resto d’Europa fino ad arrivare all’America Latina.

Enel, donne, scienza e tecnologia

ricerca06L’eccellenza femminile nella scienza e nella tecnica è storia recente. Marie Curie, all’inizio del secolo scorso, ha indicato la strada: rimane per ora l’unica donna a vincere due premi Nobel, uno per la fisica (insieme al marito per gli studi sulle radiazioni) e uno per la chimica (per la scoperta del radio e del polonio). In Italia ai nomi di Rita Levi Montalcini, Nobel per la medicina nel 1986, e di Margherita Hack, astrofisica e divulgatrice, si sono aggiunti ora quelli di Samantha Cristoforetti, prima astronauta italiana in un missione spaziale, e Fabiola Gianotti, nominata nei giorni scorsi prima donna alla guida del Cern di Ginevra, il più prestigioso laboratorio al mondo di fisica delle particelle.

Tuttavia, a fronte di un palmarès di tutto rispetto, ancora molto rimane da fare nel nostro Paese per far emergere il valore femminile in settori tecnici e scientifici, di prerogativa tradizionalmente maschile. Basti dire che oggi in Italia solo il 35% dei ricercatori universitari sono donne e ancora meno sono quelle che raggiungono in ambito accademico posizioni apicali. Anche nell’industria e nelle imprese sono poche le laureate in materie cosiddette “dure” (ingegneria, fisica, matematica, architettura), che ricoprono posizioni di vertice.

Eppure la presenza femminile nel settore industriale è in crescita, anche in un’azienda fortemente tecnica come Enel, il cui business model rispecchia per sua natura un modello maschile: su 71.400 persone impiegate nel mondo, circa il 20% sono donne, di cui il 34% sono laureate. Una percentuale elevata rispetto al numero complessivo, con quasi un terzo proveniente da facoltà tecnico-scientifiche: 24% da ingegneria, architettura e informatica e il 6% da chimica fisica e matematica.

Dunque le donne forniscono oggi un contributo determinante per la crescita del Gruppo. Parola di Paola Petroni, ingegnere e responsabile delle tecnologie di Rete di Enel Distribuzione. “La presenza femminile è fattore di diversità importante. Nel mio team, formato da circa 140 laureati, ci sono 28 donne, 27 ingegneri e una laureata in matematica, con una età media di 33 anni, e con caratteristiche e approcci diversi dai colleghi maschi. Le donne mostrano una grande capacità di fare più cose assieme e un pensiero laterale, con modi di risolvere i problemi meno analitici e più mutuati dal sociale, dal mondo delle relazioni. In questo senso sono un valore aggiunto”.

Passione, determinazione, ma anche concretezza sono secondo Petroni le parole chiave e il consiglio alle giovani colleghe, così come a tutte le donne che vogliono intraprendere studi e professioni tecnico-scientifiche, per valorizzare il ruolo femminile in ambiti tecnici, ma anche per far emergere creatività e innovazione.

Enel, efficienza e innovazione

OLYMPUS DIGITAL CAMERAL’efficienza energetica è una strada obbligata per ridurre l’importazione di combustibili fossili e abbattere le emissioni di gas serra, ma la sicurezza degli approvvigionamenti e la lotta ai cambiamenti climatici non sono gli unici vantaggi.

Un utilizzo più razionale dell’energia a livello industriale e privato può infatti riservare nuove opportunità alle imprese europee, garantire bollette energetiche a prezzi più accessibili per i consumatori e un minore impatto ambientale.

La Commissione Europea, in proposito, ha dichiarato che entro il 2030 i consumi energetici dovranno essere tagliati del 30% rispetto alle proiezioni del 2007. Si tratta di un obiettivo realistico, considerando che le nuove costruzioni oggi utilizzano la metà dell’energia elettrica rispetto al 1980 e sul fronte industriale il consumo di energia a parità di prodotto è del 19% inferiore rispetto al 2001.

In Italia, dove il fabbisogno energetico dipende per l’80% dalle importazioni, misure adeguate di efficienza consentirebbero di ridurre in modo sostanziale la bolletta energetica nazionale e avrebbero benefici concreti e rapidi sulla crescita economica e dell’occupazione.

Per questi motivi, Enel sta lavorando per incentivare il più possibile l’uso dell’elettricità, di gran lunga il vettore energetico più efficiente grazie alle sue caratteristiche di forte adattabilità e flessibilità di utilizzo. Per esempio, estendendo l’uso elettrico al settore dei trasporti, attraverso lo sviluppo delle infrastrutture, o alla climatizzazione degli edifici, predisponendo un’offerta di servizi dedicati al risparmio energetico per i propri clienti. La completa digitalizzazione della rete di media e bassa tensione, inoltre, permette oggi a Enel di gestire il forte aumento della generazione distribuita avvenuta negli ultimi anni.

Tutti settori che vedono in prima fila la Ricerca di Enel e che trovano sul mercato le applicazioni più avanzate attraverso l’offerta commerciale di prodotti e servizi di Enel Energia: caldaie di nuova generazione, climatizzatori efficienti, pompe di calore, impianti solari, home station per la ricarica dei veicoli elettrici presso la propria abitazione.

Enel, industria e competitività

smart_gridsLa risposta di Enel all’evoluzione del mercato energetico e alle esigenze dei Paesi nei quali è presente si documenta nell’attività del Gruppo attraverso cambiamenti e conferme che vanno dalla nuova struttura organizzativa al piano di crescita declinato nei diversi contesti geografici.

La nuova organizzazione di Enel, oltre a permettere l’allocazione centralizzata del capitale e la riduzione della complessità nella gestione, coniuga diffusione globale e presenza locale del Gruppo. Il modello a matrice della nuova struttura vede da un lato cinque linee di business globali (Infrastrutture e reti, generazione, rinnovabili, trading e usptream gas) dall’altro le quattro aree geografiche nei quali il Gruppo è presenza stabile: Italia, penisola iberica, America Latina ed Europa dell’est. L’integrazione tra linee di business e strutture dedicate agli specifici contesti locali è dinamica e permanente, permette sia la focalizzazione sui mercati nazionali sia la condivisione e l’implementazione delle best practice che si sviluppano nelle diverse geografie del Gruppo. Inoltre il nuovo modello organizzativo, più efficace e orientato al business, contribuisce al miglioramento dell’efficienza nei costi operativi e negli investimenti come allo sviluppo di innovazioni competitive per il mercato.

Dall’Europa all’America Latina, il Gruppo Enel si confronta con mercati e contesti molto differenti tra loro in alcuni casi maturi sia dal punto di vista delle infrastrutture che della domanda energetica e del sistema regolatorio, in altri casi in forte evoluzione da tutti i punti di vista. La nuova organizzazione permette di operare in ognuno di questi ambiti perseguendo ovunque obbiettivi di crescita, adeguati al contesto specifico e integrati in un disegno di sviluppo armonico e globale.

La presenza di Enel in America Latina significa oggi oltre 14 milioni di clienti, più di 300mila km di reti di distribuzione, centrali termoelettriche e rinnovabili, due smart city già costruite, progetti per la mobilità elettrica, il telecontrollo e persino l’energia del mare. Nel quinquennio 2014-2018 Enel prevede investimenti per 5 miliardi di euro nel continente mentre i MW prodotti crescono di mese in mese sull’onda dell’entrata in esercizio di nuovi campi eolici e fotovoltaici dal Brasile sino al Messico. Inoltre in Paesi come Cile, Colombia, Argentina e Perù le aziende del Gruppo sono ai primi posti nella classifica delle utility in quanto a generazione e distribuzione di energia.

Il mercato energetico nei Paesi dell’Europa vive una fase interlocutoria, frutto del combinato disposto della crisi globale e dell’evoluzione del settore energetico tout court. La domanda elettrica è tendenzialmente stabile, con alcuni casi di lieve crescita (la Spagna ha registrato un aumento dell’1,6% nella domanda mensile) altri di ulteriore diminuzione; la produzione vive in alcuni contesti, come l’Italia ma non solo, situazioni di sovra capacità; i Paesi sono tutti alla ricerca di un miglior bilanciamento del mix energetico piuttosto che di MW aggiuntivi, ormai sufficienti anche al netto del contributo dato dalle rinnovabili.

I fronti di sviluppo in Europa vengono dalle qualità ormai intrinseche al sistema come il livello di evoluzione della rete di distribuzione, l’attenzione sempre più diffusa all’efficienza energetica sino alla penetrazione delle rinnovabili e agli interventi per la riduzione delle emissioni. Crescere in Europa significa trarre valore da questi segmenti del settore, dall’integrazione tra essi e dalla capacità di capitalizzare l’esperienza dalla distribuzione sino all’utente finale.

Enel è prima tra le utility europee per clienti e per margine operativo lordo, seconda in quanto a capacità installata. Il piano industriale 2014-2018 del Gruppo destina ai cosiddetti “mercati maturi” il 43% degli investimenti complessivi: particolare attenzione è posta sulla manutenzione e l’efficientamento dal parco centrali, sul modello già sperimentato con successo a livello globale con Enel Green Power; gli impianti non più competitivi verranno dimessi o riconvertiti; la rete di distribuzione proseguirà lungo la strada dell’evoluzione digitale e smart che proprio in Paesi come Italia e Spagna ha già trovato amplia applicazione grazie alle aziende del Gruppo. In risposta alla crescente consapevolezza dei consumatori e alla loro esigenza di risparmio, le offerte per i clienti retail e industriali si declineranno in soluzioni ad alto valore aggiunto, oltre la semplice fornitura di elettricità e gas, per un servizio integrato che faccia leva sull’efficienza energetica e la riduzione di costi e consumi.

Enel e le città del futuro

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Crescita e integrazione delle fonti rinnovabili, strumentazione sofisticata per il monitoraggio e il controllo delle reti cittadine, mobilità elettrica: l’Italia di Enel è “un colossale laboratorio di innovazione”, come l’ha definita Francesco Starace Amministratore delegato e direttore generale del Gruppo Enel.

Un laboratorio dell’innovazione che interessa la rete di distribuzione, lo sviluppo delle rinnovabili, e che trova nello sviluppo delle smart city uno degli ambiti di studio e applicazione più vasti e interessanti.

Un laboratorio che cresce e si alimenta grazie al sodalizio che Enel ha stretto con il territorio italiano, e in particolare con alcune città, candidate a divenire esempi di città del futuro. Bari è una di queste.

Il capoluogo pugliese si sta affermando come un vero e proprio incubatore di tecnologie smart, catalizzando progetti e programmi che lo spingono ad essere un polo d’avanguardia nel settore elettrico a livello italiano, ma non solo. Il centro di ricerca Enel di Bari, dotato di strumentazioni sofisticate per il monitoraggio e il controllo delle reti cittadine, rientra nel più ampio progetto Res Novae ed è una tappa del percorso Bari Smart City che l’amministrazione comunale ha intrapreso sin dal 2011 realizzando con Enel Distribuzione già alcuni importanti passi, come il progetto Porti Verdi e diventando la prima città del Mezzogiorno a dotarsi di una rete di colonnine per la ricarica delle auto elettriche.

Bari è un esempio di ciò che Enel, con il progetto smart cities, sta sviluppando anche in altre città come Genova, Torino, Pisa e, prossimamente, Bologna.

Proprio a Pisa, il direttore Global Infrastructure & Networks di Enel, Livio Gallo, è andato a parlare di innovazione, intervenendo al convegno Hi-Tech Italy lo scorso 31 ottobre, presso l’Aula Magna della Scuola Superiore Sant’Anna.

“Il tasso di innovazione nel settore elettrico”, ha dichiarato Gallo, “è cresciuto esponenzialmente negli ultimi 7-8 anni perché c’è stata una concomitanza di fattori esterni che hanno funzionato da stimolo, a partire da una crescita impetuosa delle rinnovabili”.

“Grazie al lavoro che stiamo facendo sulle Smart Grids e sulle Smart Cities”, ha proseguito Gallo, “oggi possiamo gestire in modo ottimale i cosiddetti prosumers (produttori e consumatori) che producono elettricità da fonti rinnovabili, prevedendo quando e come immetteranno energia sulla rete elettrica in modo da decidere costantemente il modo più intelligente di distribuire l’elettricità. Tutto questo è possibile grazie al nostro lavoro in collaborazione con Istituzioni, Università, Enti di ricerca e Scuole di specializzazione come quella con la Scuola Superiore Sant’Anna sui temi della diagnostica e della sensoristica”.

Enel, qualità per servizi e territorio

Roma, marzo 2008: Sede Generale Enel. Sala Controllo ProduzioneDai primi di novembre è attivo ad Alessandria lo Sportello Qualità Energia. Un servizio studiato per garantire assistenza tecnico-informativa, gestione e risoluzione dei casi più complessi nel rapporto tra le aziende della provincia e l’Utility. Un’iniziativa frutto della collaborazione tra Enel e la sede territoriale di Confindustria. Le imprese aderenti potranno inviare all’indirizzo e-mail dedicato, sportello.enel@confindustria.al.it, segnalazioni e richieste. Queste saranno valutate dall’associazione e inoltrate alle competenti strutture Enel, che le analizzeranno e gestiranno per fornire tempestivamente le necessarie informazioni e risolvere eventuali problematiche.

Il protocollo d’intesa siglato con l’associazione degli industriali di Alessandria è solo l’ultima di una serie di iniziative promosse dall’azienda elettrica per favorire il dialogo e ascoltare le necessità delle realtà produttive a livello locale. “Ci siamo posti come obiettivo quello di avvicinare sempre di più Enel alle esigenze espresse dal territorio, nella volontà comune di lavorare al potenziamento costante dei servizi resi alle aziende, a partire dalla fornitura di energia elettrica”, sottolinea Fabrizio Iaccarino, responsabile relazioni con Associazioni e Stakeholder di Enel. Grazie alla collaborazione con le sedi territoriali di Confindustria, lo Sportello Qualità Energia (attivato negli ultimi mesi anche ad Ascoli Piceno e già operativo in diverse province da Torino a Chieti, da Rimini a Salerno) rappresenta un filo diretto con le imprese e si aggiunge ai numerosi canali già dedicati alla clientela business: call center, siti internet e Punto Enel diffusi capillarmente su tutto il territorio.

Il rapporto di Enel con i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali a livello locale, non solo dell’industria ma di tutti i settori produttivi dall’agricoltura all’artigianato – sono infatti in essere accordi con la CNA, la Confederazione degli Artigiani, e Confagricoltura – si basano su incontri periodici, tavoli tematici, convegni, seminari e road show, come quello delle Green Solution sui prodotti di efficienza e risparmio energetico.

Con Enel Distribuzione, il Gruppo è inoltre sempre attivo nel miglioramento della rete elettrica, con lo sviluppo di Centri satellite – tra gli ultimi avviati quelli nelle province di Salerno, Catania e Ogliastra, in Sardegna – che permettono di controllare e velocizzare la soluzione di guasti, con beneficio sia dei clienti retail sia delle imprese.

Oltre a un’ampia gamma di prodotti innovativi per il controllo dei consumi energetici, come il kit Enel Info+, sperimentato in Molise e nella città de L’Aquila, l’azienda offre numerosi servizi alle amministrazioni locali, sia per razionalizzare l’uso dell’energia, sia, attraverso Enel Sole, per la riqualificazione dell’illuminazione pubblica con sistemi a LED ad alto risparmio energetico.

Enel illumina l’Europa di Led

archilede_alessandriaEnel Sole, la società di Enel dedicata ai sistemi di illuminazione pubblica e domestica, ha preso parte a due progetti europei fornendo soluzioni smart per dare luce a siti e aree urbane di interesse collettivo.

Il primo, denominato Illuminate, ha partecipato con successo a una call del 2011, con la quale l’Unione Europea ha stanziato per la prima volta un finanziamento per l’acquisto di materiali LED. Il progetto prevede l’illuminazione di aree urbane o siti espositivi di pregio con sorgenti a LED, allo scopo di dimostrare che si tratta di una tecnologia ormai matura, valida ed efficiente. Tra i siti pilota in Italia, ci sono il porto antico e l’acquario del comune di Genova, che è anche membro del consorzio nell’ambito delle iniziative di Genova Smart City. In Europa il progetto ha interessato la City Hall di Belfast, lo zoo di Rotterdam, lo Science Center di Copenaghen e due Musei del Mare, in Lituania e a Creta.

“Enel Sole, tra i leader europei nel settore, ha partecipato nel consorzio come ESCO (società che offre servizi energetici) aiutando ciascun sito pilota nella scelta delle migliori tecnologie, con l’obiettivo di coniugare qualità ed efficienza energetica dell’illuminazione e redditività dell’investimento” riferisce Carmelo Andrea Marino, Lighting Senior Designer di Enel Sole.

Il secondo progetto vincitore del bando europeo si chiama Led4Art e prevede un unico sito pilota di estrema importanza, la Cappella Sistina. “L’Unione Europea ci ha chiesto di operare nei due progetti con metodologie comuni, per valutare con i medesimi parametri il risparmio energetico e la qualità della luce degli impianti” spiega ancora Marino, che conclude: “Abbiamo predisposto un piano di comunicazione congiunto e stilato un questionario da sottoporre agli utenti. L’obiettivo è avere così un riscontro sull’efficacia delle realizzazioni”.

La volta di Michelangelo e gli affreschi sulle pareti circostanti saranno illuminati da settemila led che assicurano un risparmio energetico del 60 per cento e metteranno in risalto dettagli impossibili da cogliere in precedenza. Una garanzia per i sei milioni di visitatori annui che beneficeranno della massima qualità nell’esperienza visiva delle opere.

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