L'interruttore

Il mondo dell'energia sotto una nuova luce

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Enel, tutte le strade portano alla sostenibilità

casa_efficienza_energetica_Le case, le auto, le strade e, logicamente, anche gli impianti e le reti elettriche. L’energia sta portando la sostenibilità in ogni aspetto della vita quotidiana grazie a tecnologie digitali, investimenti, innovazione e anche alle collaborazione tra privato e pubblico, aziende e cittadini. Il 2015 di Enel è stato contrassegnato da progetti, iniziative e accordi che hanno percorso in vario modo le tante strade della sostenibilità.​

Le rinnovabili sono sempre più sostenibili grazie a nuove tecnologie, open innovation, partnership tra operatori del settore e accordi tra pubblico e privato. Oltre a implementare soluzioni digitali come i Big Data per accrescere l’efficienza degli impianti e renderne più efficace la manutenzione, abbiamo dato vita a collaborazioni per ottimizzare la gestione e l’utilizzo dei campi rinnovabili italiani. La Carta per il rinnovamento eolico sostenibile, sottoscritta insieme all’ Associazione nazionale dei comuni Italiani (ANCI), Legambiente e operatori del settore, così come l’accordo siglato con F2I per una joint venture del fotovoltaico in Italia sono due esempi di iniziative che seguono modalità diverse per l’unico scopo della sostenibilità economica e ambientale delle rinnovabili.

La sostenibilità delle case italiane cresce grazie alla diffusione delle mini-rinnovabili per l’autoproduzione di energia e al crescente utilizzo di impianti efficienti, elettrodomestici di nuova generazione e illuminazione intelligente. Cartina al tornasole delle crescente sensibilità dei consumatori italiani verso tutte le soluzioni sostenibili per la casa è, ad esempio, il numero di lampade a LED che viene installato nelle abitazioni private. In poco tempo siamo diventati i principali rivenditori sul mercato nazionale dell’illuminazione di nuova generazione, ogni mese i nostri clienti acquistano circa 100mila esemplari di lampade a LED e nel novembre dello scorso anno abbiamo venduto la milionesima lampadina contribuendo così ad accrescere la sostenibilità a livello domestico sotto molteplici punti di vista. Test e studi hanno infatti rilevato che l’utilizzo di un milioni di lampade a LED in sostituzione della stessa quantità di modelli tradizionali consente ogni anno di evitare l’emissione di 16.495 tonnellate di CO2 e di ridurre i consumi di elettricità di 45GWh con diretti.

Con #iosonoelettrica abbiamo portato in tour la mobilità sostenibile in 14 città italiane per raccontare la tecnologia, le soluzioni e i vantaggi delle auto elettriche a zero emissioni. Dal 2008 ad oggi abbiamo installato più di 1600 colonnine di ricarica in tutta Italia dando vita ad accordi con amministrazioni pubbliche e operatori energetici per facilitare la diffusione dei punti di ricarica e garantirne la interoperabilità. Insieme alla crescita dell’infrastruttura – destinata ad essere implementata anche sulle arterie autostradali e nelle aree metropolitane –  abbiamo proseguito anche nello sviluppo delle tecnologie per fare “il pieno di elettricità” in modo sempre più rapido e nelle partnership con le case automobilistiche per realizzare soluzioni tecnologiche condivise a livello internazionale e migliorare continuamente le prestazioni di ricarica.

Reti e città intelligenti sono il filo rosso del decennio in corso. Il 2015 ha visto il completamento di diversi progetti – RES NOVAE a Bari e Cosenza e la smart city di EXPO, solo per citare due degli esempi più noti – lasciandone in eredità anche di nuovi da realizzare, come il progetto Smart City Firenze avviato dal comune toscano nell’ambito del progetto europeo Replicate al quale collaboreremo con un intervento ad ampio raggio: creeremo una vera e propria smart city nelle tre aree pilota individuate dal progetto che interesserà oltre 92mila abitanti per un risparmio di 3.100 di tonnellate di CO2 annue; metteremo a disposizione 600 smart info per consentire ai cittadini di monitorare e gestire i consumi in modo intelligente, supporteremo attivamente il Comune nei progetti di mobilità sostenibile attraverso sistemi di monitoraggio, ricarica e informazioni smart da rendere disponibili alla popolazione locale; installeremo su cinque cabine primarie e oltre 100 cabine secondarie le funzionalità più evolute di controllo e automazione di rete favorendo anche l’integrazione delle rinnovabili.

 

2016: Italia più smart e sostenibile con Enel

sustainability_coverReti intelligenti, punti di ricarica veloce delle auto elettriche, sistemi di illuminazione pubblica a LED, digitalizzazione della rete di distribuzione e diffusione di dispositivi smart tech per il controllo dei consumi domestici: è lungo l’elenco degli avvenimenti che documentano la trasformazione smart dell’Italia portata avanti da Enel, un percorso che anche nel 2016 si appresta a compiere ulteriori passi dopo i tanti realizzati nell’anno appena concluso.​

La smart grid di EXPO di Milano – la prima realizzata green field a livello mondiale – il progetto RES NOVAE a Bari e Cosenza o i tanti sistemi per l’illuminazione intelligente implementati in molte città della Penisola, dall’Emilia Romagna alla Calabria, sono alcuni degli esempi più significativi degli interventi che il 2015 di Enel ha lasciato in eredità al nuovo anno. Il 2016 è già cominciato sotto il segno dell’evoluzione smart dell’Italia che, oltre all’avvio del piano per l’installazione a livello nazionale dei contatori elettronici di nuova generazione, vedrà iniziare o entrare nel vivo diversi progetti significativi.

Firenze nel 2016 darà il via al suo progetto smart city nell’ambito del programma europeo Replicate. Grazie a un investimento di circa 1,4 milioni di euro e interventi di innovazione digitale sulle reti elettriche, il progetto renderà il capoluogo toscano uno degli esempi più avanzati di città intelligente a livello europeo grazie allo sviluppo di efficientamento energetico, mobilità sostenibile, innovazione tecnologica. Enel è tra i partner del Comune di Firenze e creerà una vera e propria smart city nelle tre aree pilota individuate dal progetto – i quartieri di Novoli, Cascine e Piagge – che interesserà oltre 92mila abitanti per un risparmio di 3.100 di tonnellate di CO2 annue. Enel metterà poi a disposizione 600 smart info, che consentiranno ai cittadini di monitorare e gestire i consumi in modo intelligente, e supporterà attivamente il Comune nei progetti di mobilità sostenibile attraverso sistemi di monitoraggio, ricarica e informazioni smart da rendere disponibili alla popolazione locale. Il contributo di Enel prevede, inoltre, interventi su cinque cabine primarie e oltre 100 cabine secondarie sulle quali verranno installate le funzionalità più evolute di controllo e automazione di rete favorendo anche l’integrazione delle rinnovabili.

In Puglia rinnovabili e smart technology saranno ancor più protagoniste grazie al progetto Puglia Active Network (PAN), che nell’arco del quadriennio 2014-2018, prevede di mettere in campo una serie di interventi che interessano oltre l’80% delle Linee di medi a tensione ed oltre 8.000 cabine (tra primarie e secondarie) presenti nelle aree a bassa e media densità abitativa della regione, dove si registra una forte penetrazione di rinnovabili. Il PAN ha l’obiettivo di ottimizzare le performance della rete elettrica abilitandola a una gestione innovativa, per ottenere il miglioramento del servizio sia in termini qualitativi sia di riduzione delle interruzioni. Nell’ambito di Puglia Active Network, che insieme alla distribuzione del kit Enel Info+ ha già registrato i primi interventi per l’automazione digitale delle cabine di trasformazione, sono previsti anche interventi per l’implementazione di punti di ricarica per auto elettriche nel territorio regionale che vanta già oggi progetti di e-mobility avanzati nelle città di Bari, Brindisi e Lecce.

 

Enel, la sostenibilità nasce dal basso

fortuna_panamaL’energia del futuro, sostenibile e pulita, nasce dal basso. Lo dicono fatti e storie che uniscono la giungla del Mato Grosso in Brasile con i laghi salati e i vulcani del deserto di Atacama in Cile, ma anche con la intraprendente e sviluppata pianura lombarda in Italia: luoghi diversi per storia, ambiente, popolazione che tuttavia condividono nell’esperienza di Enel quel modello di sviluppo che un famoso articolo dell’Harvard Business Review, pubblicato nel febbraio 2011, ha sintetizzato nell’espressione oggi ormai comune Creating Shared Value (CSV), creazione di valore condiviso.

Costruire impianti, metterli in esercizio e mantenerli efficienti negli anni non è mai stata impresa facile: è grande l’impegno ingegneristico, l’investimento economico e il lavoro quotidiano. Oggi questo percorso nel tempo è arricchito e reso più semplice dalle nuove tecnologie. Ma a renderlo più efficace e a garantire che le infrastrutture portino vantaggi più duraturi a chi beneficia dell’elettricità prodotta come a chi costruisce gli impianti è un nuovo modo di concepire la sostenibilità nel quale il dialogo tra aziende e comunità svolge un ruolo sempre più importante.

In Enell’approccio CSV è ormai una consuetudine per Enel Green Power, la società delle rinnovabili che all’interno del Gruppo ha più sviluppato negli ultimi anni nuovi impianti tra Africa, Americhe ed Europa. E da EGP vengono numerosi esempi di iniziative di ascolto, rivolte alle comunità interessate dalla costruzione di nuovi impianti e dall’ammodernamento di esistenti, che hanno portato a identificare i vari bisogni locali e a sviluppare progetti per lo sviluppo socio-economico del territorio e la conservazione del patrimonio naturale.

In zone remote del Brasile e del Cile, ma anche in aree industrializzate dell’Italia, questo “stile” ha portato alla realizzazione di progetti integrati e multi-settore con il contributo diretto delle comunità locali. Nello Stato brasiliano del Mato Grosso, ad esempio, Enel Green Power sta realizzando il complesso idroelettrico di Apiacás per rispondere alla domanda di energia che cresce al ritmo del 4% annuo. Ma ben prima di avviare la costruzione di turbine e condotte EGP ha viaggiato per i villaggi della municipalità di Alta Floresta per scoprire i bisogni degli abitanti e avviare progetti educativi, di tutela dell’ambiente e riforestazione, di sviluppo delle infrastrutture e dell’imprenditoria agricola locale.

Altro parallelo e altro Paese, lo stesso “stile” di Apiacás si ritrova in Cile dove EGP sta costruendo il primo impianto geotermico di tutta l’America Latina a Cerro Pabellón e insieme alle comunità atacameñe e quechua ha posto le basi per progetti di tutela di specie protette, di valorizzazione del territorio e per l’avvio di iniziative di micro-imprenditoria. Cambio di continente e di storia e l’’mpostazione CSV di EGP si trova come filo rosso anche nelle centrali idroelettriche di San Pellegrino e Mura, impianti del Novecento ristrutturati secondo il modello di “cantiere sostenibile” e con il costante confronto con le amministrazioni pubbliche locali.

Enel, rinnovabili e i vantaggi della sostenibilità a km 0

solare_domesticoI mini-impianti fotovoltaici ed eolici “fai da te” per l’autoconsumo domestico, i sistemi di teleriscaldamento geotermico, i green job e le filiere manifatturiere territoriali legate alle fonti verdi. Le rinnovabili hanno introdotto nella nostra vita quotidiana la possibilità di utilizzare abitualmente l’energia pulita ma anche un modello di sostenibilità a km zero in grado di rispettare maggiormente il territorio e allo stesso tempo generare ricadute economiche virtuose a livello locale.

Il successo delle mini-rinnovabili interessa un po’ tutte le tecnologie verdi, dal fotovoltaico all’eolico, dalle biomasse all’idroelettrico, e recenti proiezioni prevedono che la generazione distribuita passerà a rappresentare dal 15% attuale al 20% del sistema energetico italiano entro il 2020 grazie soprattutto al boom di installazioni di piccoli impianti solari per l’auto-consumo. La rete elettrica della Penisola, all’avanguardia in fatto di automazione e digitalizzazione, sta evolvendo per supportare questo nuovo modello nel quale i consumatori diventano anche produttori e rispondono al proprio fabbisogno energetico quotidiano in autonomia.

La transizione verso la generazione distribuita, chiamata a soppiantare la tradizionale ‘egemonia’ di quella centralizzata, trova nell’innovazione tecnologica un alleato prezioso che offre soluzioni sempre più sofisticate per sostenere lo sviluppo sostenibile a km zero. Da oltre dieci anni il contatore elettronico ha introdotto nelle rete elettrica la bi-direzionalità avviando un’evoluzione smart della rete che oggi si sta arricchendo di nuove soluzioni: dai sistemi di storage che permettono di conservare l’energia prodotta dalle rinnovabili anche a livello domestico, sino alle batterie delle auto elettriche destinate a diventare veri e propri magazzini ambulanti di energia.

Lo sviluppo dei green job è un’altra documentazione di come le rinnovabili possano generare benefici per i territori dove sorgono gli impianti di energia pulita. Le ricadute occupazionali della geotermia Toscana di Enel Green Power sono un esempio di questa sostenibilità economica. I 35 impianti di EGP operanti nelle tre province di Pisa, Grosseto e Siena, sono infatti alla base dello sviluppo di una vera e propria filiera industriale territoriale che, di recente, ha portato anche alla sigla di un protocollo d’intesa tra i Comuni dell’area geotermica tradizionale ed EGP per la promozione di iniziative finalizzate alla massimizzazione delle ricadute socio-economiche, occupazionali e alla qualificazione delle imprese locali.

Enel, il benessere diventa sostenibile

421-a806541_137x112Benessere e sostenibilità. Due concetti che racchiudono in sé un universo di equilibri e la continua ricerca da parte di istituzioni, aziende e associazioni di misure e azioni per assicurare crescita e innovazione nel rispetto di ambiente, risorse, tradizioni e culture.

Per discutere di questo delicato argomento, la Fondazione Simone Cessarti– con il supporto della Regione Toscanae dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, la collaborazione del Comune di Firenze, dell’UniCeSV-Università di Firenzee del CESET– ha promosso nei giorni scorsi a Firenze la prima edizione del Sustainability of Well-being International Forum.

Articolata in tre giornate di lavori e ospitata nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, l’iniziativa punta a diventare un appuntamento stabile nel panorama del dibattito internazionale sul benessere e la sua sostenibilità. Food for Sustainability and not just food il focus scelto per la prima edizione del Forum, che si inserisce inoltre nell’ambito delle attività della Regione Toscana per promuovere sul territorio dibattiti ed eventi collegati al tema di Expo Milano 2015, Nutrire il Pianeta, Energia per la vita.

Il focus sul ruolo del Food Systems ha permesso di valorizzare il know-how sviluppato, di promuovere il dibattito scientifico, culturale, istituzionale e imprenditoriale sul passaggio dalla “visione antropocentrica” dell’agroalimentare, a quella più universale di Food for Sustainability. Ma il tema centrale del Forum, affrontato nelle giornate di apertura e di chiusura, resta la sostenibilità del benessere nel suo senso più ampio.

Ad aprire i lavori, infatti, è stata la Lectio Magistralisdell’economista francese Jean Paul Fitoussi, al cui intervento sono seguite testimonianze di esperti italiani e internazionali sulle problematiche strettamente connesse al raggiungimento della sostenibilità del benessere, quali: religione, governance, impresa, lavoro. La tavola rotonda conclusiva del Forum, dal titolo The Sustainability of Well-being: towards the future, ha avuto invece come obiettivo quello di delineare prospettive future e linee di indirizzo sulla sostenibilità del benessere e ha visto il contributo di Enel, con l’intervento di Marina Migliorato responsabileInnovazione e Sostenibilità per il rapporto con gli Stakeholders.

Migliorato ha affrontato il tema della responsabilità di impresa come strategia per la sostenibilità, portando l’esperienza di Enel non solo come azienda leader nel settore energetico, ma da tempo impegnata nel dibattito internazionale sul ruolo delle imprese per uno sviluppo sostenibile capace di conciliare crescita e rispetto dell’ambiente, delle risorse e delle comunità locali. Un impegno ribadito di recente con l’avvio della campagna #energyaccess, realizzata in collaborazione con la piattaforma online del quotidiano inglese The Guardian.

La tavola rotonda conclusiva del Sustainability of Well-being International Forum è stata inoltre animata dagli interventi di Stefano Paleari, presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, Paolo Soprano, responsabile divisione II della Direzione Generale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, e di Timothy E. Josling Professore Emerito dell’Università di Stanford.

Enel, da tecnologia e consapevolezza nascono efficienza e sostenibilità

Woman holding glowing compact fluorescent bulb

Woman holding glowing compact fluorescent bulb

Evitare gli sprechi nel consumo di energia è il primo passo verso uno stile di vita rispettoso dell’ambiente
e delle risorse del Pianeta. Secondo l’International Energy Agency (IEA), il risparmio energetico rappresenta oggi un’esigenza vitale per la società “uno sforzo strutturale organizzativo” il cui obiettivo è ridurre i consumi senza modificare la qualità e il livello di vita.

Un tema centrale che riguarda da vicino le famiglie e sul quale la FLAEI-Cisl (Federazione Lavoratori delle aziende elettriche) in collaborazione con l’Associazione ambiente e società, ha promosso a Roma un dibattito con il convegno Consumo Energetico Consapevole e Sostenibile Ovvero Come Risparmiare Denaro e Risorse Energetiche.

Tra gli esperti chiamati a fare il punto sullo scenario italiano, LucaMarchisio, Responsabile Sostenibilità Italia di Enel. L’efficienza energetica, ha spiegato Marchisio, deve partire dalle fondamenta, quindi dai comportamenti sostenibili messi in atto dalle famiglie, che possono però essere aiutate dall’uso di tecnologie innovative. È così che si può mettere in moto un circolo virtuoso: “Sostenibilità significa essere in grado di generare valore economico e, allo stesso momento, benefici per la società, in termini di impatto positivo sull’ambiente e sulla comunità – ha sottolineato  Marchisio – Proprio per questo l’efficienza energetica rappresenta una grande opportunità, permettendo di coniugare il risparmio della spesa energetica (e la riduzione delle emissioni) alla possibilità di rilancio economico del Paese”.

Dal 2010 al 2013 i consumi energetici delle famiglie italiane sono diminuiti del 9 per cento grazie a comportamenti più consapevoli e a tecnologie efficienti: elettrodomestici a ridotto consumo, caldaie a pompa di calore, lampade a LED e impianti fotovoltaici di autoproduzione. Ma molto rimane ancora da fare soprattutto, ha aggiunto Marchisio, per rimuovere gli ostacoli alla diffusione su ampia scala della cultura dell’efficienza energetica e aumentare la consapevolezza dei consumatori, guidandoli verso scelte efficaci. Un obiettivo questo su cui si basa il modello di business di Enel Energia: offerte su misura e “chiavi in mano” che alleggeriscono le famiglie da incombenze burocratiche e dall’impatto della spesa iniziale, fattori che spesso frenano i clienti.

Tra i nodi evidenziati nel corso del convegno di Roma, anche quello della necessità di favorire lo sviluppo della mobilità elettrica, sia pubblica sia privata. Enel già oggi è in grado di offrire, con il pacchetto Enel Drive soluzioni complete per soddisfare ogni tipo di esigenza.

Durante il convegno di Roma, oltre a Luca Marchisio di Enel, altri contributi sono arrivati da Alberto Carriero del Servizio ricerca e studi della Cassa Depositi e Prestiti, Ottavio Zirilli, Responsabile dell’Area di Ricerca CNR di Pisa e Carlo De Masi, Segretario Generale FLAEI Cisl.

Enel, sostenibilità e innovazione

salone_csr_1Il tema della Corporate Social Responsibility (CSR) – sempre più centrale nelle strategia delle aziende, grandi e piccole – assumerà un ruolo sempre più determinante grazie alla formazione di manager impegnati in quest’ambito.

Evoluzione e futuro della Responsabilità Sociale d’Impresa sono stati i temi della seconda edizione del Salone della Csr e dell’Innovazione sociale di Roma, organizzato da Next – Nuova Economia X Tutti,  Anima per il sociale nei valori d’impresa e Koinètica e ospitato dalla LUISS – Guido Carli.

Enel, partner istituzionale del Salone, la cui prossima tappa è prevista in ottobre a Milano, ha partecipato all’evento nella Capitale portando il proprio contributo nell’ambito del panel Professione CSR: quali competenze per il futuro? Obiettivo, mettere a fuoco il ruolo dell’Università nella formazione dei futuri Sustainability manager.

Patricia Navarra, Sustainability Manager di Enel, ha ripercorso l’esperienza di oltre dieci anni di attività del Gruppo nelle policy di CSR, partendo dai risultati di un Working Paper dell’Harvard Business School, dell’agosto 2014. Secondo lo studio, il livello gerarchico di un Chief Sustainabiliy Manager aumenta in proporzione al rafforzamento dell’impegno dell’impresa nella “sostenibilità”. Un percorso graduato, nel lavoro della Harvard Business School, in tre passaggi: compliance, efficiency, innovation.

“Nella fase di “compliance” – ha spiegato Navarra – rientrano le aziende che cominciano ad approcciarsi alle attività di CSR, legate al rispetto dei regolamenti, in continua evoluzione sul tema, comprendendone la necessità e le opportunità, ma svolgendo azioni raramente coordinate o legate a una strategia di business.  In seguito, nella seconda fase di “efficiency”, diventa sempre più determinante strutturare processi per introdurre la CSR all’interno del business.

La formazione universitaria specialistica dei futuri manager in materia di responsabilità sociale d’impresa rappresenta oggi una discriminante importante per ricoprire una posizione ormai “isituzionalizzata”, rispetto al recente passato, quando quello del CSR manager era un ruolo da inventare. Non va infatti dimenticato l’impegno della prima generazione di “addetti ai lavori”, che si sono attivati per far crescere la consapevolezza all’interno dell’azienda e soprattutto per convincere i propri vertici dell’importanza di un investimento in responsabilità sociale. A guidare questa prima generazione di manager, i cui unici riferimenti erano le best practice internazionali e l’inclinazione dell’organizzazione aziendale, sono state la passione e l’ispirazione.  “Tanto più forte e determinante – ha spiegato Navarra – quanto più all’interno dell’azienda il percorso è andato avanti, posizionandosi nei vari passaggi di compliance, efficiency o innovation”.

Enel oggi si trova nel terzo step, quello dell’innovazione. “La recente riorganizzazione – ha ricordato Navarra – ha visto infatti nascere un’area a diretto riporto dell’amministratore delegato: “Innovation and Sustainability” dove il binomio innovazione-sostenibilità è sinonimo di sviluppo sostenibile, inteso come progresso. Tutto questo in ottica di massima condivisione e di creazione di valore, non solo per l’azienda ma per la collettività tutta”.

Enel, FareAmbiente per coinvolgere i consumatori

81_manager_professional_150x106Sostenibilità, responsabilità sociale, collaborazione con le organizzazioni e le comunità territoriali. Di questi e altri temi, al centro della visione di Enel, si è discusso in un convegno organizzato in collaborazione con il movimento Fare Ambiente, presso la Camera dei Deputati.

L’incontro rientra nell’ambito delle molteplici iniziative di informazione e sensibilizzazione rivolte ai cittadini sul tema dell’energia, per diffondere la cultura di un utilizzo intelligente e consapevole. All’evento hanno partecipato, tra gli altri, il Presidente nazionale di Fare Ambiente Vincenzo Pepe, il sottosegretario al Ministero della Giustizia Cosimo Maria Ferri, il responsabile Associazioni e stakeholders Italia di Enel Claudio Fiorentini e il responsabile Sostenibilità Italia di Enel Luca Marchisio.

Secondo quest’ultimo, la vera sfida del futuro è la creazione di valore condiviso, perché una produzione di energia più attenta alle esigenze dei territori può rendere il consumatore protagonista del sistema energetico del futuro. Una formula che permette di combinare educazione energetica, cultura sostenibile ed efficienza.

L’intervento di Fiorentini ha riguardato i rapporti di Enel con le associazioni, che vanno oltre la semplice gestione delle relazioni quotidiane: è il cosiddetto engagement, il coinvolgimento degli stakeholders in progetti di comune interesse. “Ci confrontiamo ogni giorno con consumatori, associazioni ambientaliste, imprenditori: categorie con richieste completamente diverse e a volte contrapposte” spiega Fiorentini. “Lavoriamo con loro per intraprendere un percorso comune o trovare punti di incontro, nel rispetto dei valori e degli obiettivi aziendali”.

Enel è stata una delle prime aziende in Italia a intraprendere un percorso di confronto costante e continuo con gli stakeholder. In particolare, è stata la prima utility a elaborare un regolamento di conciliazione paritetico per la gestione delle controversie con i clienti: un esempio concreto della capacità del Gruppo di guardare avanti e innovare anche nella gestione delle relazioni.

Responsabilità Sociale d’Impresa, valore del Gruppo Enel

endesa_sostenibilitaIl Club di Eccellenza nella Sostenibilità, con il sostegno della Direzione Generale Lavoro Autonomo, Economia Sociale e Responsabilità Sociale delle Imprese del Ministero del Lavoro e della Previdenza, ha presentato la strategia spagnola di Responsabilità Sociale d’Impresa, lo scorso 17 dicembre presso la sede di Endesa a Madrid.

Il Club consiste in un’associazione costituita da un gruppo di grandi aziende che si impegnano per una crescita sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale, e in Spagna rappresenta il forum di riferimento per la diffusione e la promozione di pratiche responsabili.

A presentare le linee guida Miguel Ángel García Martín, responsabile per il Ministero del Lavoro Spagnolo di Economia Sociale e Responsabilità Sociale delle Imprese, strutturate in tre parti: la trasparenza, il buon governo e l’esempio; la promozione prioritaria del lavoro; e infine la creazione di un quadro di riferimento comune per tutto il territorio. Obiettivo, coinvolgere imprese pubbliche e private per una società più competitiva, sostenibile e inclusiva, incoraggiando la promozione e lo sviluppo della CSR nel tessuto produttivo della Spagna.

A spiegare nel corso dell’evento le nuove tendenze in materia di CSR il segretario generale del Club di Eccellenza nella Sostenibilità, Juan Alfaro. Quest’ultimo le ha illustrate “sulla base di studi e osservazioni che la nostra istituzione conduce, e da cui emergono i migliori esempi del settore, che includono temi come l’uguaglianza, l’influenza degli investitori istituzionali, la comunicazione o la mobilità sostenibile”.

La giornata ha visto, inoltre, la presentazione di best practice di alcune aziende quali Endesa, Mahou San Miguel, ORANGE, Red Eléctrica de Spagna e Seat.

“La città del futuro richiede una visione integrata, incentrata sul cambio delle abitudini comportamentali e sulle necessità del cittadino, che vada di pari passo con lo sviluppo dell’ambito tecnologico”, ha sottolineato Fernando Ferrando, responsabile Sostenibilità di Iberia. “Il nostro obiettivo è proprio rispondere alle esigenze dei clienti, in maniera efficiente e sostenibile”.

L’obiettivo principale del ciclo di workshop organizzati è stato quello di favorire e promuovere la CSR in tutto il Paese come fattore di competitività, sostenibilità e coesione sociale in aziende private e in organizzazioni pubbliche, tra imprenditori e liberi professionisti, e nei centri di formazione. Madrid ha rappresentato l’ultima tappa del ciclo di conferenze promosso dal Club di Eccellenza nella Sostenibilità, dopo quelle in Catalogna, nei Paesi Baschi, e in città come Valencia, Castilla e León.

Enel, la sostenibilità che va dai cantieri alla Borsa

sostenibilita_enelLa sostenibilità è un comune denominatore dell’attività di Enel a livello sociale, economico e ambientale, e si articola in diverse forme sulla base dei principi fondamentali rappresentati dal Codice Etico, dal Piano “Tolleranza Zero alla Corruzione”, dalla Policy sui Diritti Umani, e dal Modello Organizzativo e Gestionale 231. Tutto questo si concretizza anche in aspetti operativi, a volte meno noti.

È il caso dei cantieri sostenibili, caratterizzati da un utilizzo razionale delle risorse e dall’attenzione alla salute dei lavoratori. Ogni fase del cantiere è nel segno della sostenibilità: dalla selezione dei differenti materiali che verranno utilizzati in fase d’opera, alla gestione ecocompatibile del cantiere una volta iniziati i lavori, sino alla fase funzionale dell’impianto. Il modello di “cantiere sostenibile” prevede inoltre il monitoraggio costante delle attività con lo scopo di ottenere un mappa delle performance ambientali all’interno dei cantieri.

Nell’ambito della produzione, la sostenibilità viene perseguita anche attraverso lo strumento dell’efficienza. Nel comparto termoelettrico, in particolare, l’innovazione tecnologica e quella dei processi produttivi e di gestione rivestono un ruolo fondamentale nel mitigare gli impatti ambientali e ridurre le emissioni di gas serra.

Nel settore delle fonti rinnovabili, Enel Green Power ha puntato con successo sull’eccellenza nelle operazioni di Engineering, procurement and construction e Operations and maintenance. L’efficacia nella costruzione e nella gestione degli impianti e l’ottimizzazione della manutenzione e dei costi di esercizio, infatti, sono elementi che si traducono in maggiore produzione, minore impatto ambientale, sviluppo delle economie di scala e miglioramento continuo dei risultati.

Per quanto riguarda la distribuzione, l’automazione delle rete operata da Enel nel corso degli anni è stata in grado, oltre a migliorare la qualità del servizio e i costi operativi, di ridurre i consumi e la dispersione di energia, con ricadute positive a livello ambientale. I sistemi di telecontrollo installati da Enel in tutte le cabine primarie e secondarie presenti sul territorio italiano, inoltre, hanno significato un miglioramento costante del servizio di fornitura di elettricità per gli utenti finali.

La sostenibilità e la responsabilità sociale si esprimono infatti anche nel rapporto con i consumatori finali dell’energia. In questo settore, Enel ha adottato soluzioni smart per il controllo dei consumi e la partecipazione attiva degli utenti, dalla sperimentazione di Enel Info+ al servizio già attivo Bolletta Zoom per i clienti Enel Energia.

L’impegno di Enel per la sostenibilità è riconosciuto a livello internazionale e ha trovato conferma nella recente ammissione del Gruppo nel prestigioso indice CDP Italy Climate Disclosure Leadership 2014 e nello STOXX Global ESG Leaders, che raccoglie le società leader a livello globale per la sostenibilità in termini ambientali, sociali e di governance. Enel è stata inoltre nuovamente confermata negli indici FTSE4Good e lo scorso settembre, in occasione della revisione semestrale del FTSE4Good, ha debuttato nell’indice anche Enel Green Power.

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