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Il mondo dell'energia sotto una nuova luce

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L’efficienza di Enel per l’economia e per l’ambiente

mancini_egs_torino“L’introduzione su vasta scala delle nuove tecnologie – dal fotovoltaico alle caldaie a condensazione, dalle pompe di calore all’illuminazione a basso impatto – permetterebbe di risparmiare, fino al 2020, fino a 288 Twh, con una riduzione di oltre 71 milioni di tonnellate di anidride carbonica”. Sono le ricadute di una vasta politica di efficienza energetica secondo il rapporto ‘Stato e prospettive dell’efficienza energetica in Italia’, presentato nell’ambito del tour di Enel Energia dedicato all’efficienza energetica e alle Enel Green Solution, che dal 19 al 22 giugno fa tappa a Torino.

Per lo studio, inoltre, le ricadute ambientali positive proverrebbero per oltre il 52% da soluzioni tecniche che hanno a oggetto il vettore elettrico.

Gianfilippo Mancini, direttore divisione Generazione, Energy Management e Mercato Italia di Enel ha auspicato che si possa “rimuovere la progressività della tariffa elettrica, perché penalizza proprio la penetrazione del vettore elettrico, che è anche il più pulito”. Secondo Mancini, “oggi ci sono i fattori abilitanti per far sì che l’enorme potenziale rappresentato dall’efficienza energetica possa svilupparsi. Resta però l’esigenza di una semplificazione e standardizzazione del sistema di regole e degli iter autorizzativi. Oltre che un sistema di detrazioni a cui dare stabilità”.

“Una simile politica genererebbe, da oggi al 2020, un volume d’affari complessivo, diretto e indotto tra i 352 e i 511 miliardi di euro, con un impatto sul Pil tra il 2% e il 4% annuo. Ancora oggi, però, questa rivoluzione si scontra, sottolineano i ricercatori, “con barriere di tipo culturale, economico e burocratico che andrebbero abbattute per arrivare a raggiungere questi obiettivi vantaggiosi”, ha concluso Mancini.

Enel per il Festival dell’Energia 2014

enablingDall’efficienza energetica in Europa all’energy divide dei Paesi in via di sviluppo, dalle offerte per i consumatori domestici italiani ai progetti per portare elettricità dove ancora oggi non arriva. L’esperienza di Enel in Italia e nel mondo è stata protagonista a tutto campo dell’edizione 2014 del Festival dell’Energia, svoltosi a Milano dal 15 al 17 maggio, al quale sono intervenuti Gianfilippo Mancini, direttore della divisione Generazione, energy management e mercato Italia di Enel, e Marina Migliorato, responsabile dell’unità CSR dell’azienda.

La tavola rotonda “Energia sostenibile per tutti” ha messo a tema il cosiddetto energy divide che pesa come una zavorra sulla vita quotidiana e le possibilità di sviluppo di 1 miliardo e 300 milioni di persone che nel mondo, ancora oggi, non hanno accesso all’elettricità. Marina Migliorato ha raccontato il programma Enabling electricity che il Gruppo ha avviato in risposta all’iniziativa delle Nazioni Unite del 2011, ‘Energia sostenibile per tutti’. “Il segretario Onu Ban Ki-moon ha lanciato un appello al settore privato per far fronte al bisogno energetico di queste popolazioni” ha spiegato Migliorato, ed Enel ha risposto lanciando «un programma che sviluppa un nuovo modello di business e in cui il vantaggio competitivo dell’azienda si unisce a quello del consumatore>>.

L’obiettivo di Enabling electricity è “raggiungere le comunità isolate e ha il vantaggio di rafforzare il ruolo delle donne nelle comunità, migliorare salute e sicurezza e esplorare nuovi mercati”. Innovazione e coinvolgimento diretto delle popolazioni interessate sono tra gli elementi chiave dei progetti di Enabling Electricity che “non ricevono donazioni – ha sottolineato Migliorato – ma si basano su un modello di business finanziato da Enel”.  Tra gli esempi di successo portati al Festival, il progetto Ecoelce in Brasile grazie al quale i clienti pagano l’elettricità conferendo a Enel la spazzatura raccolta nelle favelas; il valore dei rifiuti raccolti viene caricato su una carta attraverso cui si paga la bolletta. “Con questo progetto in tre anni abbiamo avuto una crescita del 7 per cento della base clienti – ha spiegato la responsabile della unità CSR di Enel – e le persone hanno migliorato la qualità della loro vita”.

L’elettricità è un benchmark globale e se la sua mancanza rappresenta un ostacolo grave allo sviluppo, il suo spreco e consumo inefficiente si traducono in costi economici e ambientali insostenibili. Nella tavola rotonda “A caro prezzo. Energia tra costo e valore. Povertà energetica in Europa” il direttore della divisione Generazione, energy management e mercato Italia di Enel, Gianfilippo Mancini, ha descritto le attività del Gruppo per promuovere l’efficienza energetica in Italia tra vantaggi economici, ambientali e occupazionali che interessano tutti i consumatori.

Un potenziale di 300 mila posti di lavoro, un contributo al Pil del 2 per cento e un risparmio di 9 miliardi di euro l’anno in costi di importazione di energia da qui al 2020. Sono alcune delle stime relative all’applicazione di politiche di efficienza energetica in Italia, illustrate da Mancini. Che ha sottolineato come essa “significhi avere le stesse performance con meno energia primaria e nello stesso tempo riuscire a risparmiare, ridurre le emissioni ambientali e anche la dipendenza energetica dell’Italia da altri Paesi”.

I benefici interessano sia l’ambito domestico che industriale. Enel utilizza, ad esempio, il sistema delle pompe di calore elettriche o quello dei sistemi di cogenerazione “che danno un grande risparmio e azzerano rischi ed emissioni delle caldaie a gas”. Con un offerta su misura dei consumi, Enel offre anche “un contributo – ha spiegato ancora Mancini -, finanzia in ambito domestico e industriale chi vuole installare le pompe di calore e il costo viene ripagato dall’utente a rate mensili in bolletta”.

Enel Green Solution, al via il tour

mancini_gianfilippoDodicimila posti di lavoro e un risparmio in bolletta del 20% per le famiglie e del 10-15% per le imprese. Questi i numeri che punta a raggiungere Enel attraverso la nuova offerta “Green Solution” presentata il 10 aprile a Napoli, città scelta come prima tappa del road show che toccherà in tutto 25 città italiane, e presentato nel corso del convegno “Efficienza energetica per una nuova crescita. Le sfide per un’energia accessibile, sicura e sostenibile”.

“Abbiamo scelto Napoli – spiega Gianfilippo Mancini, direttore della Divisione Generazione, Energy Management e Mercato Italia di Enel – perché è una città particolarmente ricettiva per questo tipo di soluzioni e di offerte, senza dimenticare che queste iniziative comportano anche interessanti prospettive occupazionali visto che prevediamo la creazione di dodicimila posti di lavoro diretti”.

 

Una campagna con obiettivi ambiziosi per i risparmi che può portare a famiglie e imprese: “Sulle aziende – sottolinea Mancini – il risparmio dipende dalla categoria merceologica, ma in generale si può intervenire su diverse aree, dal condizionamento dell’aria all’aria compressa, ai centri elaborazione dati, consentendo agevolmente di abbattere il costo di gas e elettricità del 10-15%. Anche in casa si può risparmiare moltissimo, arrivando al 20%, un obiettivo che pensiamo sia raggiungibile da qui al 2020”. Obiettivi che porteranno anche una ricaduta occupazionale con 12.000 posti di lavoro diretti per lo sviluppo di questa campagna”.

La gamma di offerte comprende il fotovoltaico e solare termico, le caldaie a condensazione, i climatizzatori e gli scaldacqua a pompa di calore. In particolare l’installazione di un impianto fotovoltaico, con una vita media di circa 25 anni, permette di produrre energia elettrica e ridurre i prelievi dalla rete elettrica, con beneficio sul costo della bolletta. Tra gli altri prodotti per l’efficienza energetica della casa, ci sono i climatizzatori ad alta efficienza energetica che possono essere tra l’altro controllati da remoto anche fuori casa da tablet o smartphone, senza dimenticare le lampadine a LED, in grado di ridurre in media i consumi di energia dell’80%.

Casa e consumi, alla scoperta di Enel Green Solution

edifici_sostenibiliLe nostre case sprecano energia. I dati sui consumi delle abitazioni italiane rilevano che l’energia utilizzata per riscaldamento e condizionamento, produzione di acqua sanitaria e cucine sono ancora ben al di sopra della media europea e lontane dagli obiettivi posti dall’UE per il prossimo decennio. Le ragioni vanno cercate nell’utilizzo elevato di gas rispetto a quello dell’elettricità, ma anche nelle poca efficienza degli edifici, degli elettrodomestici e delle soluzioni per riscaldare gli ambienti, l’acqua e per utilizzare l’energia nella vita quotidiana.

Efficienza energetica significa risparmio e tutela dell’ambiente. E le nostre case possono contribuire in modo molto significativo sia alla riduzione della spesa della bolletta sia delle emissioni clima alteranti, soprattutto nelle nostre città. Complici una cultura dell’efficienza poco diffusa e un livello ancora troppo elevato di burocrazia, gli interventi e le scelte per rendere più efficienti le nostre case sono ancora poco diffusi nonostante il settore residenziale possa generare da solo un risparmio di 10 miliardi di euro con benefici per i cittadini come per i produttori e distributori di energia oltre che per l’intero sistema nazionale.

Le proposte Enel Green Solution nascono per “offrire al cliente la soluzione più semplice per installare in casa oggetti come pompe di calore, caldaie a condensazione, pannelli fotovoltaici e solare termico che permettono di ridurre i consumi”, spiega Gianfilippo Mancini, direttore della Divisione generazione, energy management e mercato Italia di Enel. “Siamo appena partiti in alcune province e entro il 2014 arriveremo in tutta Italia”.

Sei soluzioni chiavi in mano per una promozione speciale che permette di rateizzare in bolletta il costo degli interventi e prevede la restituzione del costo degli interessi. I prodotti Enel Green Solution pensati per i clienti del mercato libero dell’energie elettrica e del gas sono:

  • impianti fotovoltaici che producono energia elettrica dal sole per tutta la casa
  • caldaie a condensazione per riscaldare acqua e casa con un risparmio medio del 20% rispetto a una caldaia di vecchia generazione
  • scaldaacqua e pompe di calore che sostituiscono gli scaldabagni tradizionali riducendo gli sprechi
  • solare termico per produrre sino al 70% di acqua calda gratuitamente solo con l’energia del sole
  • climatizzatori classe A++ per raffrescare e riscaldare gli ambienti domestici senza sprechi.

L’offerta di Enel Energia è già disponibile per i clienti di Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e per quelli residenti nelle province di Padova, Treviso, Udine, Venezia, Vicenza. Dall’ Autunno 2014 le soluzioni Enel Green Solution saranno disponibili anche per Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Trentino Alto-Adige, Valle d’Aosta e Veneto.

Enel, efficienza energetica e risparmio su misura

contatore_elettronicoEfficienza energetica chiavi in mano e su misura. È il vero orizzonte verso il quale devono muovere i servizi ai clienti residenziali alla ricerca di soluzioni efficaci e vantaggiose per risparmiare sulle spese, ridurre i consumi e tutelare ambiente e salute. Al convegno organizzato il 18 febbraio 2014 da Arel su “L’informazione sui consumi per lo sviluppo dell’efficienza energetica”, l’esperienza e le iniziative di Enel Energia hanno rappresentato un esempio di innovazione e sviluppo nei servizi ai consumatori.

Pacchetti di efficienza energetica chiavi in mano, direttamente rateizzati in bolletta a tasso zero: è l’idea lanciata da Enel per portare nelle case di tutti il risparmio energetico con le proposte Enel Green Solution. “Siamo appena partiti in alcune province e entro il 2014 arriveremo in tutta Italia” ha spiegato Gianfilippo Mancini, direttore della divisione generazione, energy management e mercato Italia di Enel. L’obiettivo è “offrire al cliente la soluzione più semplice per installare in casa oggetti come pompe di calore, caldaie a condensazione, pannelli fotovoltaici e solare termico che permettono di ridurre i consumi”.

Gli interventi di efficienza sulle case sono ancora poco diffusi ma potrebbero portare grandi risultati. “Si stima che nei prossimi anni potremmo arrivare a un risparmio di 10 miliardi di euro solo da questo settore – ha puntualizzato Mancini – senza contare che questi strumenti sono i migliori per ridurre le emissioni nelle città”.

La strada verso l’efficienza energetica passa attraverso la costruzione di una vera e propria cultura dell’efficienza, fattore essenziale perché politiche e interventi possano trovare terreno fertile e utilizzo diffuso. Dal punto di vista normativo invece “la prima cosa da fare è la sburocratizzazione, creando uniformità sugli adempimenti su tutto il territorio” ha spiegato Mancini. Aggiungendo che “occorre eliminare la progressività della tariffa elettrica – siamo l’unico paese in Europa dove si spende di più all’aumentare dei consumi – e stabilizzare le detrazioni”.

I contatori elettronici sono stati il primo decisivo passaggio ideato da Enel per aprire la strada dell’efficienza nel servizio e nel consumo di elettricità. Come ha spiegato Mancini, le informazioni che si possono raccogliere con questi strumenti sono utili in primo luogo ai cittadini, che possono conoscere il proprio consumo e ottimizzarlo, ma anche all’azienda che può confrontare i diversi profili e offrire lo stesso tipo di soluzioni a clienti con caratteristiche simili.

L’esperienza diretta dei vantaggi è la leva migliore per diffondere la cultura dell’efficienza energetica tra la popolazione e i consumatori. Il convegno di Arel è stata infatti l’occasione per discutere anche di una tendenza diffusa negli Usa dove – ha raccontato Mancini –  emerge che “segnalare a un consumatore che ci sono suoi vicini che, con simili caratteristiche dell’abitazione, risparmiano più energia, funziona più dell’idea di risparmiare soldi o proteggere l’ambiente”.

Da Enel Lab, 15 milioni in 3 anni per le startup

sostenibilita_economiaE’ di 15 milioni di euro in tre anni la dotazione per il progetto che Enel Lab ha realizzato a sostegno delle start up e dell’imprenditoria giovanile. Sono sette le società (sei italiane e una spagnola) che, entrate nel laboratorio d’impresa per la Clean Technology, hanno ricevuto la prima tranche di finanziamento.

I vincitori sono stati scelti tra 13 start up finaliste dopo un percorso di selezione, partito nel luglio 2012, a cui hanno partecipato 215 aziende, e propongono progetti che riguardano le energie rinnovabili, le smart grids, lo stoccaggio di energia, l’automazione, la digitalizzazione e i sistemi di comunicazione e l’efficienza energetica.

“Lo sviluppo di nuove tecnologie nel campo delle energie rinnovabili è fondamentale soprattutto per gestirle al meglio attraverso sistemi elettronici e informatici – ha sottolineato l’amministratore di Enel Green Power Francesco Starace, nel corso del convegno dedicato al mondo delle start up Mind the Bridge. Venture Camp 2013 il 9 novembre scorsoL’iniziativa punta a seguire i nuovi imprenditori anche in fase avviata, proprio per accelerarne la maturità commerciale”, ha concluso l’ad di Egp.

Tra i progetti innovativi in fase di test anche quello di una pala eolica non invasiva per il paesaggio e che sfrutta venti deboli, progettata dall’architetto Renzo Piano, e la collaborazione di Enel Green Power con la società 40South Energy per lo sviluppo dell’energia prodotta dalle onde del mare. Entrambe a  testimonianza del fatto che l’innovazione e la ricerca sono prioritari anche per un’offerta competitiva nell’ambito dell’efficienza energetica.

Le aziende vincitrici, oltre a ricevere un contributo economico potranno crescere all’interno del Gruppo Enel, che le supporterà mettendo loro a disposizione competenze ingegneristiche, tecnologiche, legali e di mercato che solo un’azienda multinazionale leader nel settore può offrire.

“Stiamo lavorando  con i ricercatori dell’Università di Trento  a un progetto per elaborare, con appositi motori di ricerca, la mole di dati del web – ha aggiunto il direttore Divisione Generazione ed Energy Management e Mercato Italia di Enel, Gianfilippo Mancini – in modo da creare profili chi ci consentano di conoscere stili di vita e abitudini dei consumatori, ed elaborare offerte personalizzate. Un modo – ha concluso Mancini – per creare una rete di eccellenze sul territorio italiano”.

Enel: l’efficienza energetica è il futuro del Paese

tetto_fotovoltaico_famiglia“Il tema dell’efficienza energetica rappresenta uno dei trend con le maggiori prospettive per il Paese, in termini di sviluppo e di ricaduta per la nostra economia”. A sottolinearlo Gianfilippo Mancini, direttore della Divisione Generazione, Energy Management e Mercato Italia di Enel, intervenendo al summit “Verona Efficiency”, nell’ambito della fiera internazionale “Smart Energy Expo”, inaugurata il 9 ottobre a VeronaFiere.

«E’ un settore che da qui al 2020 garantirà centinaia di migliaia di posti di lavoro e sino a 2 punti di Pil, a cui si aggiungono risparmi di emissione di CO2 nell’ambiente», ha spiegato ancora Mancini. Lo testimonia il fatto che Enel sta facendo molto per l’efficienza energetica, in particolare vanta una serie di conoscenze e competenze che sta mettendo a servizio dei propri clienti per raggiungere vantaggi notevoli sotto il profilo dei risparmi tanto nel settore residenziale che in quello industriale.

“Nei vari sopralluoghi che vengono effettuati quotidianamente dai nostri tecnici individuiamo la possibilità di risparmiare mediamente il 20-25%, ma sino a punte del 40%. Nelle prossime settimane Enel lancerà delle proposte innovative per il mercato residenziale”, ha aggiunto ancora Mancini.

Presente alla rassegna “Smart Energy Expo” uno stand Enel, nel quale vengono presentate le tecnologie e le offerte per il mercato residenziale come pompe di calore, solare fotovoltaico, cucine ad induzione ma anche impianti di aria condizionata, inverter e cogenerazione. “Si tratta di strumenti – ha detto Mancini – di cui molti nostri clienti stanno beneficiando in termini di risparmi”.

Un’altra priorità di Enel è quella della mobilità elettrica: “I numeri in Italia sono ancora piccoli, anche perché non c’è stata una campagna di incentivazione fiscale come in altri Paesi – ha tenuto a precisare Mancini – Tuttavia la strada intrapresa in questo settore ci sorprenderà per l’accelerazione che avrà nei prossimi anni. La mobilità elettrica è già presente in tutte le città emiliane, ma anche a Milano e Roma. Sono in forte aumento le colonnine pubbliche per la ricarica elettrica, ma anche le flotte aziendali”.

Si rinnova l’idroelettrico di Enel

idroelettrico_soverzeneRestyling da 30 milioni di euro per la centrale idroelettrica Enel di Soverzene, che con i suoi 220 megawatt di potenza installata è la più importante del Veneto. Un rinnovamento, necessario dopo 60 anni di funzionamento, che sabato 29 giugno ha avuto il battesimo nel cantiere da parte del ministro per lo Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, accolto dal direttore della divisione Generazioni energy management e Mercato Italia di Enel, Gianfilippo Mancini.

Il responsabile del dicastero dello Sviluppo economia ha visitato i diversi comparti dell’impianto percorrendo il lungo tunnel di 500 metri che porta alla sala macchine e una delle celle che ospitano i dodici trasformatori. Ad accompagnarlo, tra gli altri, anche i responsabili Enel della Generazione Idroelettrica d’Italia e del Veneto, Sergio Adami e Francesco Bernardi.

L’impianto intitolato ad Achille Gaggia, autore dell’opera entrata in esercizio nel 1950, produce energia a “zero emissioni”, sufficiente al fabbisogno annuo di oltre 200 mila famiglie, valorizzando la spinta del sistema fluviale dell’Alto Piave, del Boite che arriva dal Cadore e del Maè che scende dalla val di Zoldo.

“È un cantiere che durerà due anni” ha spiegato Gianfilippo Mancini. “Rinnoviamo completamente la parte meccanica; è un impianto che contribuisce in maniera decisiva a dare sicurezza e approvvigionamento del sistema elettrico del Veneto. Le turbine saranno progettate e prodotte in uno stabilimento di Vicenza”.

La centrale in provincia di Belluno ha già visto iniziare le operazioni propedeutiche all’avvio del cantiere per la sostituzione dei quattro gruppi turbina e delle valvole elettriche. Il progetto di restyling consentirà di continuare a fruire di energia elettrica da fonte rinnovabile, evitando ogni anno il rilascio in atmosfera di circa 300 mila tonnellate di anidride carbonica.

Enel: efficienza energetica, risparmio e innovazione

090027d981f12238Trasformare le difficoltà in punti di forza, usando l’efficienza energetica per incidere positivamente sulle bollette dei consumatori, sull’ambiente e soprattutto sulla creazione di una filiera energetica compiutamente italiana. È questa l’esperienza che Gianfilippo Mancini, direttore della divisione Generazione ed energy management (GEM) di Enel, ha portato al convegno “Strategia energetica nazionale e competitività del sistema elettrico italiano”, organizzato a Roma da Assocarboni.

“È indubbio – ha spiegato Mancini – che il nostro Paese stia scontando un contesto sfavorevole rispetto agli altri partner europei”. Il prezzo medio dell’energia è mediamente superiore alla media Ue, principalmente per effetto di un mix di generazione sbilanciato sulle fonti fossili più costose (55% gas e petrolio contro 23% media Ue) e con un utilizzo del carbone che in Italia si attesta al 12% mentre in Germania è al 45%.

Alla forte dipendenza dall’estero, con il 90% delle forniture di gas che vengono da Algeria, Russia e Libia, si aggiunge poi il nodo rinnovabili: “Al settore sono stati dati incentivi molto alti, che si riflettono in bolletta, in una fase ancora immatura della tecnologia” ha spiegato Mancini. “La forte penetrazione delle rinnovabili richiede inoltre adeguata capacità di backup e l’integrazione dei mercati di bilanciamento con i paesi confinanti”.

Alle criticità che il sistema energetico nazionale si porta dietro da tempo, si affiancano però elementi positivi. “Il mercato elettrico italiano è oggi uno dei più liberalizzati in Europa”  ha ricordato Mancini sottolineando che “la liberalizzazione ha promosso grandi investimenti, quantificabili, ad oggi, in 110 miliardi di euro,” che hanno provocato un aumento dell’efficienza del parco di generazione e un miglioramento della qualità del servizio, con ripercussioni positive sulla bolletta delle famiglie.

“È da qui che dobbiamo partire: abbiamo sviluppato tecnologie in grado di produrre energia in maniera efficiente ed eco-sostenibile. Sfruttiamo queste capacità per aumentare la nostra competitività e ridurre la dipendenza dall’estero, investendo su settori ad alta incidenza di consumo, che fino ad oggi hanno realizzato una quota minima di efficienza, ossia trasporto e civile termico”. Due comparti che incidono per il 60% sui consumi finali e rappresentano una delle principali fonti di inquinamento.

Alcune stime rilevano che, con 1 milione di vetture elettriche e 5 milioni di pompe di calore si otterrebbero 8Mt in meno di emissioni di CO2 l’anno, 3 miliardi di euro l’anno di risparmi per minor impiego di idrocarburi e si metterebbe in moto un giro d’affari di 65 miliardi di euro. Ma per rendere possibile questo scenario, ha concluso Mancini, occorrono due importanti cambiamenti: “Superare il problema della progressività della tariffa elettrica e offrire un quadro regolatorio certo, con detrazioni fiscali stabili”.

Risorsa rifiuti: il modello della centrale Enel di Fusina

carbone_centrale_tvnAnche i rifiuti sono una risorsa nazionale da valorizzare per produrre energia, anziché gettare in discarica. Lo hanno capito da tempo tutti i maggiori Paesi industrializzati, e ora anche l’Italia, sebbene con molte controversie, pur essendo il Paese che più patisce l’impatto negativo delle discariche e che più dipende dalle importazioni di energia.

Per diffondere ulteriormente la pratica della valorizzazione energetica dei rifiuti è indispensabile assicurare adeguate garanzie ambientali alle popolazioni che ospitano gli impianti sul proprio territorio. Cosa possibile adottando le migliori tecnologie disponibili e incrementando gli sforzi per ridurre le emissioni ed elevare l’efficienza degli impianti stessi.

In questo senso la centrale Enel di Fusina rappresenta un esempio di successo: un vero e proprio emblema della sostenibilità, che consente ad Enel – ha affermato Gianfilippo Mancini, direttore della divisione Generazione ed Energy Management – “di proporre un modello di sviluppo in grado di assicurare energia a prezzi competitivi, il pieno rispetto dell’ambiente, una soluzione innovativa ed originale al problema dello smaltimento dei rifiuti”.

Nella centrale di Fusina, infatti, da anni si sperimenta la co-combustione del carbone con quote crescenti di combustibile derivato dai rifiuti (CDR). Nel triennio 2010-2012, a seguito di un accordo tra Enel ed Ecoprogetto Venezia, sono state così smaltite oltre 160 mila tonnellate di CDR, un vero e proprio record internazionale. Ora, con il rinnovo dell’accordo siglato a Mestre il 18 gennaio, si apre una nuova sfida: portare i rifiuti da valorizzare a ben 210 mila tonnellate nel prossimo triennio, cioè 70 mila tonnellate di CDR l’anno, pari ai rifiuti prodotti da 150mila persone.

Il CDR conferito all’impianto è prodotto dal trattamento della frazione secca dei rifiuti solidi urbani a valle della raccolta differenziata. Il suo smaltimento nella centrale di Fusina, unito ad un efficiente sistema di raccolta differenziata, fa si che nel territorio di Venezia sia stato quasi azzerato l’utilizzo delle discariche. Inoltre il sistema permette di contenere le tariffe e assicura adeguate garanzie ambientali, grazie anche alle moderne tecnologie di abbattimento degli inquinanti adottate da Enel nella centrale, tra cui precipitatori elettrostatici ad alta efficienza che abbattono il 99,7% del particolato prodotto dalla combustione.

Quella di Fusina è una esperienza da prendere ad esempio in Italia per la collaborazione tra Enel e gli Enti locali, ma anche un “modello virtuoso” da esportare per la generazione di energia elettrica e per la valorizzazione sostenibile dei rifiuti.

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