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Geotermia a bassa entalpia: la leadership di Enel

geotermia_bassa_entalpiaUna delle innovazioni più promettenti nel settore dell’energia geotermica è la possibilità di generare  energia elettrica da fonti a medio-bassa entalpia: cioè, prevalentemente, bacini idrotermali a temperature comprese fra 130 e 170 gradi centigradi.

Tradizionalmente per la produzione elettrica si utilizzano fluidi geotermici a temperatura di 180 °C o superiore, in grado di produrre il vapore necessario ad azionare le turbine. È il caso, per esempio, delle centrali Enel in Toscana, che soddisfano circa il 25% dell’intera domanda elettrica della Regione. I fluidi a temperatura inferiore sono invece finora stati utilizzati solo per scopi termici.

La possibilità di generare elettricità da fonti a medio-bassa entalpia presenta diversi vantaggi e apre nuove prospettive allo sviluppo dell’energia geotermica. Contrariamente alle prime, infatti queste fonti sono largamente diffuse in tutto il pianeta, anche in quei numerosi Paesi che non dispongono di risorse geotermiche di tipo convenzionale. Offrono quindi una concreta possibilità di aumentare la produzione elettrica da fonti rinnovabili senza significative emissioni di CO2.

Per cogliere queste nuove opportunità sono in fase di sviluppo diverse tecnologie che si basano sulla tecnica del ciclo binario. Poiché le temperature in gioco non sono sufficienti a produrre vapore con la pressione necessaria ad azionare le turbine, si usa un circuito secondario a ciclo chiuso, in cui scorre un fluido a basso punto di ebollizione (per esempio ammoniaca o isobutano). È questo secondo fluido che, riscaldato dal calore geotermico, vaporizza azionando le turbine.

Tuttavia, per poter sfruttare le sorgenti a media-bassa temperatura in modo competitivo è necessario investire su tecnologie più efficienti rispetto a quelle oggi disponibili.

Occorre cioè un ulteriore sforzotecnologico, che la Ricerca di Enelsta effettuando  forte del suo ruolo di leader storico nel campo della geotermia. Nell’area sperimentale di Livorno si sta infatti realizzando un nuovo motore, in grado di migliorare significativamente le prestazioni degli attuali impianti di conversione. L’impianto prototipo, unico al mondo per tecnologia e taglia (500 kW), consentirà in breve tempo di validare i criteri di progetto e mettere le basi per un impianto dimostrativo di taglia commerciale in uno dei siti che Enel Green Power sta sviluppando negli USA proprio per lo sfruttamento delle sorgenti a bassa entalpia.

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