L'interruttore

Il mondo dell'energia sotto una nuova luce

Enel Lab, per i giovani e la clean technology

Un laboratorio di impresa dedicato alle start up nel settore della tecnologia e dell’energia pulita, con un investimento da 15 milioni di euro in tre anni per “supportare le idee imprenditoriali dei giovani”.

È il progetto Enel Lab, lanciato dall’azienda energetica in occasione del suo 50esimo anniversario e presentato il 15 ottobre nella sede di Assolombarda a Milano. Finora sono 130 le start up, italiane e spagnole, che si sono candidate per entrare nel percorso di incubazione.

Dal 30 novembre, quando terminerà la fase di raccolta delle candidature per il primo anno, ne verranno scelte sei, che riceveranno un finanziamento fino a 650mila euro, oltre a un supporto tecnologico, formazione imprenditoriale e assistenza legale.

“Per rilanciarsi il nostro sistema ha bisogno di una nuova generazione di imprenditori che affronti con coraggio la competizione globale – ha spiegato Gianluca Comin, direttore relazioni esterne di Enel – siamo così convinti dell’importanza di intercettare nuove idee imprenditoriali che, nell’ambito del programma per i nostri 50 anni, abbiamo deciso di rendere la stessa Enel un laboratorio d’impresa innovativa. Enel premierà, finanzierà e farà crescere al suo interno le più brillanti idee d’impresa sui temi dell’energia e della sostenibilità”.

I settori sui quali punta Enel Lab sono quelli dell’efficienza energetica, delle energie rinnovabili, dello stoccaggio di energia, dei sistemi di comunicazione, della mobilità elettrica e delle tecnologie a basse emissioni, anche attraverso la creazione di un laboratorio a disposizione delle start up.

Una volta conclusa la secondo fase Enel valuterà se stringere accordi di partnership con l’azienda e inserirsi nel capitale sociale. “Il nostro obiettivo é quello di avere un ruolo importante in un momento in cui il Paese sta affrontando una fase di rilancio – ha spiegato Alberto De Paoli, responsabile pianificazione strategica di Enel – e favorire l’innovazione nei settori sui quali si concentrerà lo sviluppo”.

L’idea piace anche al vicepresidente di Confindustria Aurelio Regina e al presidente di Assolombarda Alberto Meomartini, che hanno partecipato alla presentazione.

“In Italia ci sono le idee, la qualità e le imprese – ha sottolineato Meomartini – ma spesso quello che manca è il sostegno alle start up”. In un ambito nel quale, secondo il direttore generale di Confindustria Marcella Panucci, “è rilevante il ruolo che possono giocare i privati, anche attraverso la collaborazione con il pubblico”.

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